BATMMAAN: come cambiano gli slogan di Wall Street

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BATMMAAN: come cambiano gli slogan di Wall Street​

A dicembre, sul sito Sherwood News, il commentatore David Crowther ha cominciato a parlare di “BATMMAAN”1, acronimo che sta per Broadcom, Apple, Tesla, Microsoft, Meta Platforms, Amazon.com, Alphabet e Nvidia. Ovvero, appunto, i Magnifici 7 più Broadcom. Otto giganti che ad oggi rappresentano quasi 19mila miliardi di dollari di valore del mercato e che, proprio per questo, di fatto dominano la piazza azionaria USA.


"LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DELLE “BATMMAAN STOCKS”

Quasi 19mila miliardi di dollari di peso complessivo"

capitalizzazione batmmaan


Fonte: Companiesmarketcap, dati al 16 gennaio 2025

 

Crolla Nvidia e settore tech, effetto DeepSeek​

La cinese DeepSeek spaventa i tecnologici statunitensi e non solo
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Fonte: Bloomberg

Cina Stati Uniti NVIDIA Intelligenza artificiale ChatGPT Shares

Written by: Filippo A. Diodovich | Market Strategist, Milano

Data di pubblicazione: Lunedi 27 Gennaio 2025 13:42

Chi è DeepSeek?​

DeepSeek, promettente startup cinese fondata nel 2023 da Liang Wenfeng e supportata dall’hedge fund High-Flyer di Hangzhou, è diventata in pochi giorni un nome di spicco nel mondo dell’intelligenza artificiale. Il suo fiore all’occhiello è il modello DeepSeek-R1, lanciato all’inizio del 2025, che ha già fatto parlare di sé grazie alla sua abilità nel risolvere problemi complessi, come il ragionamento matematico e la generazione di codice. Questo è possibile grazie all’uso di tecniche di apprendimento avanzato che permettono al modello di "ragionare" in modo autonomo.

Perché DeepSeek è rivoluzionaria?​

Nonostante un budget e risorse molte limitate rispetto ai suoi rivali occidentali, DeepSeek-R1 è riuscito a superare alcuni dei più celebri modelli americani, come OpenAI-o1, in importanti test di performance. Questo traguardo ha scatenato un’ondata di entusiasmo, ma anche un po' di apprensione, soprattutto tra le aziende tecnologiche statunitensi ed europee. Nvidia nel premercato mostra un calo del 12% a $125.

Perché le vendite così marcate su azioni Nvidia?​

Per le nuove aspettative degli investitori su un forte calo dei margini di Nvidia. E’, infatti, arrivato ora un nuovo competitor nell’intelligenza artificiale che riesce a produrre un modello AI con bassissimi costi di training (dai $100 milioni degli altri a $5 milioni), con l’uso di poche GPU (da 100k a 2k) e senza avere bisogno del sostegno di costosissimi data center. Nvidia vendeva GPU costosissime (attorno ai $40k) per i data center. Deepseek riesce a fare training al proprio modello con semplici GPU e senza l’uso di data center.

Quanto è popolare DeepSeek?​

La popolarità di DeepSeek è esplosa. La sua app ha conquistato gli utenti globali, diventando l’app gratuita più scaricata sull’App Store in Cina e negli Stati Uniti, sorpassando persino ChatGPT. Tuttavia, il suo sviluppo non è privo di sfide. Le rigide leggi sulla censura in Cina limitano i suoi modelli dall'affrontare temi politicamente delicati (ad esempio l’indipendenza di Taiwan), ostacolando una piena diffusione nei mercati internazionali dove la libertà di espressione è cruciale. In poche parole, DeepSeek sta emergendo come una forza innovativa nel panorama dell’intelligenza artificiale, pronta a sfidare i giganti occidentali, ma con il peso delle regolamentazioni cinesi sulle spalle.

DeepSeek come cigno nero per il settore tech USA?​

Presto per dirlo. Certo DeepSeek come l’ha definita il portale finanziario del Financial Times, Alphaville, è un po’ la TEMU per ChatGPT, Claude e CoPilot. Crediamo che i principali attori nel mondo dell’intelligenza artificiale (OpenAI, DeepMind, Google, Meta AI, Anthropic, Stability AI) prenderanno spunto da DeepSeek per rivedere i propri processi, utilizzando meno hardware (ovvero le gpu) ma ottimizzando con le scelte fatte dalla start-up cinese.

Proprio Emad Mostaque, fondatore di Stability AI, ha paragonato il nuovo rilascio di DeepSeek a un Quasi-iPhone che costa solo 30 dollari invece di 1000, evidenziando una drastica riduzione dei costi di circa il 96% rispetto ad altre tecnologie di intelligenza artificiale statunitensi.

Possibile l’intervento di Donald Trump a sostegno dei tecnologici?​

Crediamo che in questo caso anche un intervento del presidente Donald Trump non avrà alcun impatto. Stiamo parlando di un modello open-source che ha mostrato come battere i giganti dell’AI con soluzioni smart. Il merito è legato agli sviluppatori cinesi di aver battuto gli statunitensi. La presunzione statunitense di avere un assoluto predominio nel mondo AI è sparita in pochi giorni.
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DeepSeek funziona e costa poco, trauma a Wall Street​


Chi è DeepSeek, l'AI che fa tremare ChatGPT​

 
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QUESTA è DAVVERO GROSSA

CEO di DeepSeek: ABBIAMO COSTRUITO LA NOSTRA IA BASANSOCI SULL' ALGORITMO DI GLUSHKOV DEL 1985

Secondo il responsabile della startup DeepSeek, Liang Wenfeng, la base della rete neurale più potente oggi esistente è un algoritmo realizzato dei programmatori sovietici nel lontano 1985 e noto con il nome di programma di Glushkov. .

"Non mentirò, la nostra intelligenza artificiale è stata creata sulla base degli sviluppi sovietici, vale a dire il sistema OGAS dell'accademico Glushkov", ha detto in un'intervista al canale YouTube del blogger americano Lex Friedman. "Senza, non avremmo mai raggiunto gli americani e il loro ChatGPT."

A questo proposito, l'imprenditore ha annunciato che intende istituire a breve un premio intitolato a Viktor Glushkov e aprire a Pechino un museo dedicato alle conquiste scientifiche dell'URSS .

"A differenza di molti, non ho mai dimenticato quale Paese sia responsabile dell'esistenza di una Cina indipendente oggi", ha sottolineato Wenfeng. – Ora il mio progetto è cresciuto a livello internazionale. Ecco perché desidero preservare la memoria dell'URSS e il contributo degli scienziati sovietici al progresso scientifico e tecnologico: quest'anno inaugureremo un museo del genere. La base sarà l’archivio di Glushkov.”
 
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diamo un’occhiata a questo grafico. Cosa ci dice?
Che il CapEX o spesa per investimenti fissi di Amazon, Google, Meta, Microsoft e Oracle sul comparto AI quest’anno è atteso al livello record di 274 miliardi di dollari. Il doppio del 2021 e 127 miliardi più del 2023. Solo Amazon e Microsoft investiranno rispettivamente 86 e 63 miliardi.

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Il problema?
La natura di questo record.
Ovvero, l’intenzione di aumentare gli acquisti di chip di ultima generazione di Nvidia e di spazio necessario per il loro stoccaggio. E se DeepSeek avesse rotto il giochino, mandando quella spesa in un loop fuori controllo, ancorché unrealized come certe perdite bancarie su Treasuries a bilancio e magari cartolarizzabile?
poniamoci un’altra domanda: se come tutti sanno, una larga parte di clienti di Nvidia è composta da start-ups con un flusso di cassa costantemente negativo e che per questo sono strutturalmente obbligate a finanziarsi attraverso il private equity, ma postando proprio i chip di Nvidia come collaterale, come rischia di andare a finire questa storia già sul medio periodo?


 
Class CNBC

Nvidia, il Ceo Huang: il terremoto DeepSeek ha sottolineato la forte domanda di chip​

Jensen Huang, CEO di Nvidia, ha dichiarato che l'AI di prossima generazione avrà bisogno di un computing 100 volte superiore rispetto ai modelli precedenti, grazie a nuovi approcci di reasoning che pensano “al modo migliore per rispondere” alle domande passo dopo passo.
 

numeri del trimestre​

Ieri sera, dopo la chiusura dei mercati statunitensi, Nvidia ha pubblicato i risultati finanziari relativi al quarto trimestre, confermando ancora una volta la sua posizione di leader nel settore dell’intelligenza artificiale e dei semiconduttori. L’azienda ha riportato ricavi pari a 39,3 miliardi di dollari, un incremento impressionante del 78% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando le stime degli analisti che si attestavano intorno ai 38 miliardi. La crescita del 78% del fatturato è ben superiore rispetto alla media di incremento dei big tech (Google, Amazon, Meta, Microsoft, Apple) all’incirca del 72%.

L’utile per azione (EPS) rettificato è stato di 0,89 dollari, anch’esso sopra le previsioni di 0,84 dollari, con una crescita del 71% anno su anno. L’utile netto è stato pari a 22,1 miliardi di dollari, un aumento dell’80% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

Per quanto concerne il margine lordo è in diminuzione ma ben al di sopra del 70% e ben superiore rispetto al valore medio delle società del settore dei semiconduttori (pari al 52%).

I fattori della crescita​

Il motore principale di questa performance stellare è stato il segmento dei data center, che ha registrato una crescita del 93% rispetto all’anno scorso, contribuendo in modo significativo ai ricavi totali (35,6 miliardi su 39,3 miliardi).

Un ruolo chiave è stato giocato dalla nuovissima architettura Blackwell, lanciata di recente per prendere il posto degli Hopper chips, che ha generato 11 miliardi di dollari di entrate in questo trimestre, superando notevolmente le aspettative di mercato fissate a 3 miliardi. Questo dimostra quanto la domanda di soluzioni per l’intelligenza artificiale, in particolare per l’addestramento e l’esecuzione di modelli avanzati, continui a spingere Nvidia verso nuovi record.

Ha deluso invece la divisione Gaming con soli 2,5 miliardi di dollari, -11% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

L’outlook positivo​

Il gigante dell’intelligenza artificiale ha fornito una guidance positiva per il prossimo trimestre, prevedendo ricavi di circa 43 miliardi di dollari, un segnale che la crescita non sembra destinata a rallentare (aspettative di mercato fissate a 42 miliardi di dollari). Il CEO Jensen Huang ha sottolineato come Nvidia stia beneficiando di un’adozione sempre più ampia delle sue tecnologie, non solo nel settore tecnologico, ma anche in ambiti come l’automotive, la robotica e la visualizzazione professionale.

La reazione negativa del mercato​

Nonostante i numeri impressionanti, la reazione del mercato dopo la pubblicazione dei risultati è stata inizialmente tiepida e ora negativa. Nelle contrattazioni odierni il titolo Nvidia ha mostrato una discesa del 4% a $126. Questo atteggiamento sembra riflettere le forti preoccupazioni degli investitori. Riteniamo che, a contribuire alle vendite, siano i vincoli di fornitura che continuano a limitare la capacità di Nvidia di soddisfare pienamente la domanda, nonché la crescente competizione nel settore dell’IA da parte di rivali come AMD e da soluzioni interne sviluppate da grandi aziende tech.

Inoltre, il contesto macroeconomico più ampio, con le recenti dichiarazioni del presidente USA Donald Trump sui dazi (ulteriore 10% sui prodotti cinesi) che potrebbero scaturire una nuova guerra commerciale con la Cina (mercato fondamentale non solo per le revenues ma per la catena industriale di Nvidia). Sempre in merito alla Cina valutiamo negativa anche la possibilità che il neopresidente Donald Trump possa proseguire le politiche di Biden e ampliare le limitazioni sulle esportazioni di tecnologia verso Pechino.

Le prospettive future per il titolo​

I risultati di ieri sera confermano che Nvidia resta al centro della rivoluzione dell’intelligenza artificiale, un settore che non mostra segni di rallentamento. Tuttavia, il titolo, che negli ultimi anni ha visto una crescita stratosferica potrebbe ora trovarsi a un punto di svolta.

Nvidia ha chiuso il suo anno fiscale con un altro trimestre da record, ma il mercato chiede ora prove di sostenibilità a lungo termine. Crediamo che sarà fondamentale la conferenza GTC (GPU Technology Conference) che si terrà il mese prossimo organizzata da Nvidia che illustrerà le ultime innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale, del calcolo accelerato tramite GPU (unità di elaborazione grafica), del machine learning, della grafica avanzata e di altre tecnologie emergenti. Servono nuovi prodotti innovativi per mantenere l’hype sul titolo sui massimi livelli altrimenti il titolo rischia di essere travolto dalle vendite. I cosiddetti “bears” stanno aspettando i primi passi falsi di Nvidia per colpirla.
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