Benetton (BEN) BENETTON

troppa incertezza

I supporti hanno retto. Benetton ha così spazzato via la debolezza che l'aveva investita nei mesi scorsi e con una prova di forza si avvia a riconquistare i livelli persi all'inizio dell'anno.
Il grafico si sta infilando in un canale parabolico acuto orientato positivamente che potrebbe accompagnare Benetton verso il rialzo oltre i 10 euro.
L'indicatore RSI ha segnalato la forza del titolo andando a violare l'evolvente parabolica di resistenza.
Resto dell'opinione che la situazione non è del tutto chiara e in questi casi preferisco uscire da una posizione. Ho chiuso così la posizione short aperta il 6 giugno scorso che era in sofferenza.
Seguirò ugualmente il titolo per capire dove ho sbagliato. :-?
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Nel giorno del grande crollo di Benetton, qualche mese fa, è venuta giù di circa 10% nel primo giorno e non avevo mai visto una roba simile per un titolo che avrebbe dovuto essere solido, non da nuovo mercato. Avevo uno stop loss che non è scattato perchè è scesa troppo velocemente. Ho aspettato qualche giorno sperando in un rimbalzo e alla fine ci ho rimesso il 25% ma ho tolto il titolo dal mio tabellone dei titoli che seguo.

Direi che quando è così chiaro che un titolo è manovrato da sporcaccioni senza limiti, non serva analizzare dove si è sbagliato. Questo titolo segue una logica finchè crediamo di averla capita ed in quel momento siamo pronti per diventare finanziatori benemeriti della famiglia proprietaria.
 
Nessundorma ha scritto:
Nel giorno del grande crollo di Benetton, qualche mese fa, è venuta giù di circa 10% nel primo giorno e non avevo mai visto una roba simile per un titolo che avrebbe dovuto essere solido, non da nuovo mercato. Avevo uno stop loss che non è scattato perchè è scesa troppo velocemente. Ho aspettato qualche giorno sperando in un rimbalzo e alla fine ci ho rimesso il 25% ma ho tolto il titolo dal mio tabellone dei titoli che seguo.

Direi che quando è così chiaro che un titolo è manovrato da sporcaccioni senza limiti, non serva analizzare dove si è sbagliato. Questo titolo segue una logica finchè crediamo di averla capita ed in quel momento siamo pronti per diventare finanziatori benemeriti della famiglia proprietaria.

Non ho detto che farò delle operazioni sul titolo, cercherò di seguirlo per "capire" che è cosa ben diversa.
Per quanto riguarda l'analisi degli errori sono convinto che debba essere una delle priorità per un trader.
Gli errori si pagano come le lezioni private da un professore. Non vedo perchè se pago per imparare devo buttare la lezione alle ortiche.
Dimenticavo, é sempre fatto salvo il diritto di chiunque di pensarla diversamente da me, ci mancherebbe (sono parecchio abituato ad andare controcorrente). :) :) :)
 
Forse la mia è sembrata la lezioncina di uno che la sa lunga... lungi da me. Ne so talmente poco da impormi di operare solo con titoli "facili" e quando ne trovo uno come questo faccio uno sfogo emotivo e mi dico che devo volermi bene, guadagnare e non cercare rogne se posso scegliere diversamente.

Sto guadagnando con Banca Ifis, con Premuda, e voglio proprio permettermi il lusso di eliminare emotivamente quelli che tradiscono la mia fiducia. Può essere benissimo che io non sia capace di vedere le cose difficili e lo accetto con serenità.

Mi rimane però la curiosità di sentire l'opinione degli altri: dalle linee che tracciavi due mesi fa, saresti stato capace di prevedere quel crollo in un giorno ? E poi nei giorni successivi ?
 
Nessundorma ha scritto:
Forse la mia è sembrata la lezioncina di uno che la sa lunga... lungi da me. Ne so talmente poco da impormi di operare solo con titoli "facili" e quando ne trovo uno come questo faccio uno sfogo emotivo e mi dico che devo volermi bene, guadagnare e non cercare rogne se posso scegliere diversamente.

Sto guadagnando con Banca Ifis, con Premuda, e voglio proprio permettermi il lusso di eliminare emotivamente quelli che tradiscono la mia fiducia. Può essere benissimo che io non sia capace di vedere le cose difficili e lo accetto con serenità.

Mi rimane però la curiosità di sentire l'opinione degli altri: dalle linee che tracciavi due mesi fa, saresti stato capace di prevedere quel crollo in un giorno ? E poi nei giorni successivi ?

Secondo me non ci sono titoli facili e titoli difficili, tutto dipende se in passato hai analizzato un grafico simile oppure se è la prima volta.
In archivio c'è questo http://www.lepaginedeisoldi.it/analisi_2005/benetton20050129.pdf
il titolo si era infilato in un cuneo da cui doveva per forza di cose uscire. Certamente ho sbagliato l'enità dell'escursione ribassista, ma come tempistica mi sembra che ci siamo.
 
Ineccepibile ! Grazie, vedere i propri limiti fa risparmiare soldi. In questo momento in cui tutto sale e ci si sente bravi ciò è particolarmente utile.
 
Benetton/ Il gruppo di Ponzano si prepara a rilevare le quote di Hopa in Olimpia
Giovedí 09.03.2006 17:08

United Colors of Benetton: chi non ricorda le celebri campagne di comunicazione firmate da Oliviero Toscani per l’azienda tessile veneta fondata nel 1965 dai fratelli Luciano, Giuliana, Carlo e Gilberto?

Oggi, però, l’abbigliamento rappresenta solo una minima parte del gigantesco giro d’affari della famiglia, che con le Edizioni Holding è attiva in campi che vanno dalla ristorazione veloce (il 57,09% di Autogrill), alle infrastrutture (il 30,1% di Autostrade, il 16,8% di Olimpia, che controlla Telecom Italia, e il 13,1% di Grandi Stazioni, la società che gestisce le tredici principali stazioni ferroviarie italiane).

E non è finita: i Benetton hanno le mani in pasta nello sport (rugby e pallavolo), negli immobili (con il 100% della Maccarese) e persino nell’editoria grazie a una partecipazione di circa il 26% nella Sep, società editrice de Il Gazzettino.

Insomma – sostengono gli studiosi delle trasformazioni subite dal capitalismo italiano in questi ultimi anni – il Gruppo Benetton rappresenta in modo emblematico il passaggio da un sistema produttivo che puntava sull’innovazione a un sistema basato sulla rendita: che sia il pedaggio di un’autostrada, la rivalutazione di un immobile o una tariffa telefonica. In poche parole: le ragioni profonde di un declino della nostra economia che a molti addetti ai lavori sembra inarrestabile.


Eppure da Ponzano fanno sapere che è ancora l’abbigliamento il core business del gruppo: dal marchio Benetton al casual Sisley, fino a Playlife (tempo libero) e Killer Loop (per i più giovani), l’azienda produce circa 110 milioni di capi all’anno e può contare su 5000 negozi sparsi per il mondo. I gangli vitali dell’economia di un Paese non si tengono però dal settore tessile. Telecomunicazioni, mobilità, finanza: è qui che si misura il vero potere.

E in questi settori, i Benetton hanno trovato un alleato molto forte in Marco Tronchetti Provera: non solo controllano direttamente quasi il 5% di Pirelli & C., ma attraverso Olimpia, Telecom Italia. Persino in Grandi Stazioni, accanto a partner quali il Gruppo Caltagirone e le Ferrovie francesi (Snfc), i Benetton possono contare su un’alleanza con l’amministratore delegato di Telecom.

L’uomo simbolo del nuovo corso da rentier dei Benetton è Gilberto, vicepresidente di Olimpia e di Telecom Italia, e consigliere di amministrazione di Autostrade, Pirelli e persino Mediobanca. Dopo il benservito dato da Olimpia al finanziere bresciano Emilio Gnutti, potrebbe essere proprio Gilberto Benetton ad affiancare Tronchetti Provera per rilevare il pacchetto di azioni detenuto da Hopa.

Intanto il sessantacinquenne manager veneto ha dovuto dire addio ai propositi di espansione Oltremanica. Il Gruppo Benetton è stato eliminato dalla gara per l’acquisizione della britannica Select Service Partner, società di concessioni autostradali controllata da Compass. Già, perché una volta assicuratisi le rendite italiane, i fratelli di Ponzano puntano alle rendite su mercati stranieri. Sempre meglio che fabbricare magliette.

Mario Bonaccorso

http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/benettonerew.html?pg=1
 
Benetton dimessa, il retail la sua nota dolente

12/02/2007 13.15



Benetton è sofferente quest'oggi a piazza Affari in parte per la debolezza generale del mercato (-0,35% il Midex), in parte per i commenti negativi delle banche d'affari che continuano ad arrivare dopo i dati preliminari del 2006 pubblicati mercoledì scorso.

Dopo JP Morgan, che venerdì ha reiterato la view negativa sul gruppo di Ponzano Veneto (rating di underweight con un target price a 11,7 euro), oggi è la volta di Mediobanca, che ha portato la raccomandazione a underperform (sottoperformerà il mercato) da neutral e il target price a 12,4 da 14 euro, e di AbaxBank che, pur confermando il giudizio di hold (tenere in portafoglio), ha tagliato il prezzo obiettivo a 13,9 da 14,8 euro.

Il titolo sta quindi cedendo sul Midex l'1,31%, scivolando a quota 12,9 euro, in compagnia, comunque, degli altri titoli del lusso (-1,52% Bulgari, -1,41% Valentino, -1% Tod's).

Se le anticipazioni sul 2006 di Benetton (vendite di 1.913 milioni di euro, in crescita dell'8,4%, e utile netto di 124-125 milioni) hanno mostrato un fatturato leggermente superiore alle attese di AbaxBank (1.908 milioni), ha deluso la marginalità evidenziata, dato che Elena Sottanella, analista della banca d'affari, si attendeva un utile netto di 134 milioni.

Il margine di contribuzione è così adesso stimato nell'ordine del 35% dal 35,5% precedente e l'Ebit margin a 9,4-9,5% delle vendite[/b], mentre la guidance prima era per un 10%. La minore marginalità è spiegata dall'esperta dal fatto che il quarto trimestre è stato meno brillante delle attese per il retail a causa del caldo, con vendite a parità di punti vendita piatte nei tre mesi.

Inoltre vi sono state diseconomie legate all'elevato riordino di capi leggeri sempre nel quarto trimestre, che hanno inciso sui piani di produzione/distribuzione, comportando una maggiore incidenza della produzione in Italia e maggiori oneri per consegnare rapidamente i capi.

Per il 2007 la società si aspetta ora vendite nette in crescita del 6-8%, stima che si basa sul sell-in della collezione primavera/estate 2007 (+12% in valore, +16% in volumi) e sui primi segnali degli ordini autunno/inverno sempre 2007.

"La nuova struttura dell'offerta e il maggior peso del retail hanno, tuttavia, ridotto la visibilità: gli ordini sono sempre più frammentati e il lasso temporale ordini-consegne si è ridotto", spiega Elena Sottanella, le cui stime 2007 si collocano però sulla parte alta della guidance (vendite +8% ed Ebitda di 315 milioni).

Ciò nonostante la nuova stima di utile netto (14,7 milioni) è inferiore dell'8% rispetto alla precedente a causa del minore Ebit (215 milioni da 230) e del maggior tax-rate (24-25% dal 22%). Poco importa che i vertici di Benetton abbiano previsto una crescita per quest'anno più accentuata all'estero, in particolare nel Bacino del Mediterraneo, nell'Est Europa, in Cina e in India, e che nemmeno in Italia dovrebbe andare male.

Antonella Marseglia

http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200702121122359383&chkAgenzie=TMFI
 
Benetton segue il mercato, non JP Morgan

08/03/2007 15.00



Benetton segue il mercato, non JP Morgan. Il titolo del gruppo di Ponzano Veneto registra infatti tra le medium cap un rialzo dello 0,48% portandosi a quota 12,14 euro, comunque meno rispetto al +1,22% dell'indice di riferimento. Per ora quindi non pesa il giudizio negativo di JP Morgan che questra mattina ha ribadito il rating di underweght (sottopesare in potafoglio) sull'azione con un target price a 11,70 euro in attesa del 16 marzo, giorno in cui verranno comunicati i risultati 2006 della società.

Benetton aveva già comunicato a febbraio il dato sulle vendite, per cui ora l'attenzione è tutta per i profitti.
In particolare, JP Morgan si attende un risultato operativo 2006 a 179,8 milioni di euro, in calo rispetto ai 205 milioni di euro del 2005, implicando un margine Ebit al 9,4%.

Invece l'utile netto è visto a 123 milioni di euro con un Eps di 0,68 euro per azione (in calo rispetto a 0,75 euro nel 2005).
"Ci aspettiamo anche un deterioramento della generazione di cassa a causa principalmente dell'incremento del capex (spesa per investimenti, ndr)", sottolineano gli analisti di JP Morgan. "Per cui Benetton dovrebbe mostrare un aumento del debito netto di 385 milioni di euro".

Il management del gruppo ha anche già dato la guidance 2007 che vede i ricavi salire in un range tra 6 e 8% con un Ebitda margin al 15% e un incremento del capex di 250-300 milioni di euro. Da quando Benetton ha comunicato questi dati e le vendite 2006 l'azione ha sottoperformato il mercato del 2%.

"A 12 euro il titolo tratta 15,5 volte il P/E 2007, livello che non appare molto conveniente data la bassa visibilità sul business, peggiorata dall'assenza dell'Ad, la vulnerabilità strutturale della rete e le questioni rigurdanti il posizionamento competitivo di Benetton sul mercato", concludono gli esperti di JP Morgan.

Francesca Gerosa
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200703081236019981&chkAgenzie=TMFI
 

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