Telecom Italia (TIT) Beppe Grillo vuole scalare la Telecom per... (3 lettori)

tontolina

Forumer storico
da quel che ho capito è che pirelli ha utilizzato telecom per spiare i clienti


spero che risarcisca telecom con almeno 10 miliardi per il danno di immagine che ha generato
ovviamente fin tanto che pirelli sarà azionista di telecom difficilmente ilCDA promuoverà un'azione legale contro il troketto dell'infelicità
e contro Pirelli che ha utilizzato la rete telecom per azioni personali ed illegali senza il consenso nè del CDA nè dell'assemblea degli azionisti


insomma da quel che ho capito
per far sperperare a telecom 12500 euro bastava essere azionista e scrivere al tronketto che il servizio è scadente
 

tontolina

Forumer storico
Analisi Fondamentale mercoledì 28 marzo 2007
http://www.teleborsa.it/RubLente2.aspx


TELECOM ITALIA Lo scenario di riferimento cambia per l’ennesima volta, la terza nel giro di un decennio; troppe per qualsiasi azienda bisognosa di sviluppare con serenità le proprie strategie figuriamoci per Telecom, una delle aziende chiave del sistema Italia. Prima Colaninno, visione finanziaria, poi Tronchetti Provera, con una visione maggiormente industriale, nessuno di costoro è riuscito a trovare la ricetta magica per togliere Telecom dalle prolungate secche di una mediocrità ben poco aurea. Il mercato continua a tenere il titolo sotto pressione vicino ai minimi assoluti, una spia evidente del poco credito che il management riscuote presso la comunità finanziaria complice un bilancio in chiaro scuro.
“Il problema è che non sappiamo come sarà il futuro di questa società.In questa prospettiva è difficile investire ad un prezzo superiore a quello di mercato”: Chi parla è Alessandro Profumo, capo indiscusso di Unicredit e insignito da poco del premio “European business leader of the year award” per il 2007 con la motivazione “per la leadership dimostrata nel raggiungere gli obiettivi”.
Quando parla questo signore il mercato ascolta in silenzio e riflette.
“Non capisco cosa potrei raccontare agli investitori se dovessi comprare azioni Telecom a un certo prezzo, quando le potrei avere ad un altro prezzo (inferiore ndr) sul mercato. Se si paga un premio desidero sapere il perché”.
Il no del vate di Unicredit potrebbe anche essere una finzione, ma getta comunque lunghe ombre su tutta la vicenda Telecom.

L’imponente debito dell’ex monopolista è sostenibile? Quanto pesano sul conto economico di Telecom le liberalizzazioni del Dl Bersani tendenti a togliere alla telefonia mobile costi di ricarica e scatto alla risposta? Sono domande difficili che gettano un lungo alone di incertezza sulla vicenda accanto alla ostinazione (fuori luogo) nel volere considerare Telecom una cosa italiana tenendo a distanza le avances di Telefonica. Accanto ad un dividendo invariato rispetto al 2005 (forse per l’ultima volta) Telecom dichiara un indebitamento finanziario netto pari a 37,3mld di Euro, una montagna, in miglioramento di oltre 2,5mld di Euro rispetto al 31/12/2005; ma quanti di quei 2,5mld di Euro sono imputabili all’effettiva redditività della gestione caratteristica e quanti dalla violenta cura dimagrante del perimetro di consolidamento attuata l’anno passato? Probabilmente una soluzione si troverà, ma quanto sarà definitiva e non transitoria ancora una volta? Per la presenza dello Stato garanzie per gli investitori ce ne sono, ma quanto ai fondamentali e ad attrattiva guardandosi attorno, forse, sul mercato c’è di meglio.
 

tontolina

Forumer storico
Telecom I.:Bankitalia valuta impatto ingresso banche (fonti)

ROMA (MF-DJ)---Non ci sono soltanto le banche, gli advisor e i diversi management a lavorare su Telecom Italia. Anche la vigilanza della Banca d'Italia sta portando avanti delle analisi sulla societa' di tlc controllata da Marco Tronchetti Provera. E' quanto riferiscono fonti accreditate a Mf-Dow Jones. Il faro acceso da via Nazionale e' legato soprattutto alla verifica dell'impatto che un eventuale ingresso delle principali banche italiane nel capitale di Telecom Italia potrebbe avere sui requisiti patrimoniali sia delle singole banche che del sistema bancario in generale. Esiste infatti, secondo la Vigilanza, il pericolo che un'ulteriore esposizione nei confronti del gruppo telefonico, soprattutto alla luce del nuovo riassetto bancario, possa determinare un superamento dei limiti alla concentrazione dei rischi imposti dalla normativa. I tecnici della Banca d'Italia starebbero dunque valutando la fattibilita' di un'eventuale operazione di acquisizione da parte di alcuni istituti di credito italiani della quota detenuta da Pirelli in Olimpia. cat (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2007 MF-Dow Jones News Srl. March 28, 2007 09:55 ET (13:55 GMT)
 

tontolina

Forumer storico
tontolina ha scritto:
da quel che ho capito è che pirelli ha utilizzato telecom per spiare i clienti


spero che risarcisca telecom con almeno 10 miliardi per il danno di immagine che ha generato
ovviamente fin tanto che pirelli sarà azionista di telecom difficilmente ilCDA promuoverà un'azione legale contro il troketto dell'infelicità
e contro Pirelli che ha utilizzato la rete telecom per azioni personali ed illegali senza il consenso nè del CDA nè dell'assemblea degli azionisti


insomma da quel che ho capito
per far sperperare a telecom 12500 euro bastava essere azionista e scrivere al tronketto che il servizio è scadente

TELECOM:DEBITI E SPIE

di Sigfrido Ranucci
L'inchiesta di Report sulla rete degli spioni che era in grado di avere informazioni riservate da tutto il mondo, aveva rapporti con ex uomini della Cia e di altri servizi segreti, riusciva ad intrufolarsi nei conti correnti italiani e esteri.

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?ART_ID=452228
--------------------------------------------------------------------------------
27 Marzo 2007 2:50 ROMA


Questa e' la trascrizione della puntata di Report andata in onda domenica 25 marzo 2007 alle 21.30 su Rai3 (grazie da parte di WSI alla Rai, con cui collaboriamo tutti i giorni).


(WSI) – Pensionati e politici, giovani in cerca di lavoro e uomini della finanza italiana e straniera, calciatori ed extracomunitari, veline: tutti spiati. Migliaia di dossier, decine di società d’investigazione, milioni di euro su conti esteri bruciati per attività illegali.

E Telecom? E’ accusata di aver pagato le fatture agli spioni con i soldi delle bollette telefoniche degli spiati. Il settore security della Telecom era stato trasformato in una struttura d’intelligence all’ombra del suo capo Giuliano Tavaroli.

Complici gli amici d’infanzia Emanuele Cipriani, fiorentino, investigatore privato della Polis D’Istinto e Marco Mancini, il numero due del Sismi. Due ex brigadieri dei carabinieri dalla carriera velocissima arrivati ai vertici di Telecom e del Sismi. Con loro un ragioniere che si trasforma in un investigatore privato capace di archiviare in un cd notizie e informazioni riservate su 5.000 persone e 600 aziende. La rete degli spioni era in grado di avere informazioni riservate da tutto il mondo, aveva rapporti con ex uomini della Cia e di altri servizi segreti, riusciva ad intrufolarsi nei conti correnti italiani e esteri, fino a raccogliere dossier sulle società con sede nei paradisi fiscali.

Perché tutti quei dossier? A chi servivano e come sono stati utilizzati? Le incursioni informatiche dentro le grandi aziende partono dagli uffici Telecom. Un momento difficile per la più grande azienda di telecomunicazioni italiana, sommersa anche dai debiti.

______________________________________________

MILENA GABANELLI IN STUDIO Buonasera, Report con oggi riprende la programmazione e per 10 domeniche saremo qui. L`inchiesta di oggi tanto per aprire è dedicata alle vicende Telecom.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Il regno di Giuliano Tavaroli era in questa palazzina, in via Victor Hugo, negli uffici milanesi della Telecom, con tanto di vista sul Duomo. Era qui la centrale spionaggio che ispirava e collezionava dossier.

NEGOZIANTE So che c’è una sede Telecom qua, però mi sembra che sono andati via, sono sbaraccati... Tu sai da quanto tempo è che sono andati via quelli della Telecom? Sono un paio di mesi?

PORTIERE Nooo!

NEGOZIANTE Di più?

PORTIERE Sono andati via a Pasqua!

NEGOZIANTE A vedi il tempo è passato! Per pasqua,

SIGFRIDO RANUCCI Lei è il portiere?

PORTIERE Si.

SIGFRIDO RANUCCI Lei ha conosciuto Tavaroli?

PORTIERE Tavaroli l’ho conosciuto.

SIGFRIDO RANUCCI Ah era qui!

PORTIERE Si si Tavaroli era qua. Anche il dottor Sasinini era qua.

SIGFRIDO RANUCCI Ah, poi?

PORTIERE Poi anche il dottor Fabio Ghioni

SIGFRIDO RANUCCI Anche Ghioni, era qui?

PORTIERE Erano in affitto nella società Regus, è stata diciamo la Regus che ha affittato per la Telecom. Sono rimasti qui un anno o un anno e mezzo non di più.

SIGFRIDO RANUCCI Ma c’era la targa della Telecom no?

PORTIERE No.

SIGFRIDO RANUCCI Ma volutamente?

PORTIERE Volutamente sicuramente.

SIGFRIDO RANUCCI Quindi secondo lei...

PORTIERE Io lo so perché sono il custode, e anche alla società lo sapevano ed infatti venivano anche qua gli agenti di scorta. Avevo affittato sia il quarto che il quinto. Il quarto è comunicante con via Torino. Allora la porto su al quarto piano. Be’ conoscevo anche quello che si è ucciso.

SIGFRIDO RANUCCI Bove, Adamo Bove?

PORTIERE Si, si.

SIGFRIDO RANUCCI Quindi anche lui veniva qui?

PORTIERE Si, si.

SIGFRIDO RANUCCI Quindi venivano tutti?

PORTIERE Tutti.

SIGFRIDO RANUCCI Non sa lei che facevano qui?

PORTIERE No no qua non mi hanno detto...sono il custode e basta.

MILENA GABANELLI IN STUDIO Dentro a questi uffici della Telecom di Milano i magistrati hanno scoperto una centrale di spionaggio. I protagonisti di quella che si sta rivelando la più imponente operazione di spionaggio dai tempi del Sifar, sono: Giuliano Tavaroli, capo della Security del gruppo guidato da Tronchetti Provera. Fabio Ghioni, lavora alle dipendenze di Tavaroli ed è un esperto in spionaggio informatico, Guglielmo Sasinini, ex giornalista di Famiglia Cristiana. Emanuele Cipriani, titolare dell’agenzia Polis d’Istinto. Marco Mancini dirigente del Sismi. Sono stati tutti arrestati. Secondo l’accusa questa centrale avrebbe commissionato e confezionato dossier su circa 6 mila persone tra imprenditori, politici, banchieri, uomini dello sport e dello spettacolo, giornalisti e anche centinaia di dipendenti e azionisti del Gruppo Telecom Pirelli. Il testimone chiave della vicenda e’ l’investigatore privato ed ex collaboratore del Sisde Marco Bernardini. E poi c’è la morte misteriosa del capo della Security Tim, Adamo Bove. Sigfrido Ranucci ha ricostruito per noi questa intricata e complessa vicenda che nasce da tre inchieste giudiziarie diverse che conducono tutte all’investigatore Cipriani e alla sua agenzia Polis d’Istinto. La prima riguarda un gommista.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO E’ il 17, febbraio del 2004, due sottoufficiali della Guardia di Finanza di Bologna, Giuseppe Mazzocca e Piero Leuzzi , si presentano presso un importante rivenditore di gomme di Asti : l’ “Astigiana Gomme”.

UOMO GOMME Sono entrati dicendo che non era un controllo fiscale ma un controllo statistico, dovevano fare delle statistiche e avevano bisogno di alcune informazioni su clienti e fornitori. Quando non gli abbiamo dato questi documenti, queste fatture, questo ha preso queste fatture le ha messe nella borsa, ma senza molta cura e allora ci siamo insospettiti. Abbiamo detto “ma cavolo, che visita è questa qua?”. Tiro giù il telefono, chiamo il consulente e dico “guarda abbiamo avuto così, la visita di due finanzieri, c’ha chiesto delle fatture, noi gliele abbiamo date. Il consulente ci ha chiesto se avevano rilasciato un verbale, se avessero fatto qualcosa, non avevano fatto assolutamente niente. “E bravi ciurla! Non erano finanzieri!”

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO In realtà i finanzieri erano veri, le ispezioni, invece no, quelle erano false. La corsa dei due sottufficiali finisce a Viterbo alla Farnese Gomme dove tentano ancora una volta di impossessarsi dell’ elenco fornitori e clienti dell’azienda. Stavolta però vengono fermati dalla polizia e confessano che il mandante delle false ispezioni e’ a Firenze. E’ Emanuele Cipriani, un investigatore privato, che aveva avuto l’incarico dal Gruppo Pirelli di indagare su quelle e altre aziende. Ma per farlo Cipriani ha pagato agenti della polizia e della guardia di finanza. La sua agenzia e’ la Polis d’Istinto.

UOMO AL CITOFONO Sì

SIGFRIDO RANUCCI Vorrei parlare con qualcuno della Polis d’istinto per cortesia

UOMO AL CITOFONO Non c’è nessuno, aspetti...

SIGFRIDO RANUCCI Non c’è nessuno?

UOMO AL CITOFONO No, non sappiamo se veniamo... se vengono, scusi

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Come non sapete se venite?

SIGFRIDO RANUCCI Ma non c’è nessuno?

UOMO AL CITOFONO Sì

SIGFRIDO RANUCCI Ma non c’è nessuno della Polis d’istinto?

UOMO AL CITOFONO No perché è in fase di liquidazione

SIGFRIDO RANUCCI Senta ma il consolato della Guinea è qui?

UOMO AL CITOFONO Non c’è più è cessato.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Cipriani oltre a fare l’investigatore ricopriva l’incarico di console della Guinea. Il cui ufficio era all’interno della Polis d’Istinto. E grazie a quella carica diplomatica aveva creato uno schermo giuridico ai documenti piu’ delicati della sua attività.

SIGFRIDO RANUCCI Ma il consolato quando l’ha aperto?

UOMO AL BAR Io penso almeno cinque o sei anni però come funzionasse, se funzionasse non lo so.

SIGFRIDO RANUCCI In cinque o sei anni ha visto due o tre persone

UOMO AL BAR Poche persone me l’hanno chiesto.

SIGFRIDO RANUCCI Ma lui che tipo era?

UOMO AL BAR Era abbastanza riservato, viaggiava sempre con la pistola.

SIGFRIDO RANUCCI Viaggiava sempre con la pistola? E i suoi dipendenti li ha mai visti?

UOMO AL BAR C’erano delle segretarie ma c’era sempre un cambiamento...

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO L’agenzia di Cipriani, secondo i magistrati di Milano, e’ al centro di una ragnatela d'intelligence messa in piedi, da Giuliano Tavaroli, responsabile della sicurezza del gruppo Telecom Pirelli.

SIGFRIDO RANUCCI Lei che ha lavorato per Cipriani ci puo’ dire quali erano le attività della Polis d’istinto?

AL TELEFONO Guardi io ho proprio timore capisce, sono cose così grosse che ho veramente timore.

SIGFRIDO RANUCCI Ma timore di che cosa? Di che cosa ha paura?

AL TELEFONO Ho paura che ci siano delle persone a cui non farebbe bene che io rilasciassi un’intervista.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Sono state proprio le segretarie di Cipriani a ricostruire ai magistrati le attività della Polis.

SIGFRIDO RANUCCI Quali erano i vostri principali clienti?

DONNA- EX DIPENDENTE “POLIS D’ISTINTO” Sicuramente Pirelli e Telecom, però c’erano anche la VCM, l’istituto di vigilanza di Milano, la Coca cola .

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Da un incarico della Coca Cola arrivano altri guai per Cipriani. Nel 2000 La multinazionale gli aveva chiesto di controllare un suo dirigente e Cipriani si rivolge a Marco Bernardini, un ex agente del Sisde.

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Mi fu chiesto di monitorarlo perché sul settimanale Panorama era uscito un articolo in cui si diceva che un prodotto della multinazionale conteneva coloranti dannosi per la salute. E conseguentemente ritenevano all’interno dell’azienda, però queste sono relata verba da parte del titolare della Polis, che fosse lui il responsabile di questa fuga di notizie.

SIGFRIDO RANUCCI Bernardini invia degli spioni davanti la casa del dirigente della Coca Cola ma i vicini si allarmano.

DONNA ANONIMA Erano li’ di fronte con la macchina, era dal mattino presto, erano anche saliti

SIGFRIDO RANUCCI E voi vi siete preoccupati quando avete visto queste persone?

DONNA ANONIMA Be’ abbastanza si eh?! Ma dico: state cercando qualcuno? Ma come mai? Perché è parecchio che siete qui vedo, che siete qui a sostare, cosa fate? Dice: “Per la vostra sicurezza”. Ha estratto un tesserino: “Polizia di Stato!”

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO A spiare il dirigente della Coca cola sono poliziotti corrotti, che una volta scoperti diffondono notizie secondo le quali l’uomo sarebbe stato controllato perché appartenente a una rete di pedofili. Notizie false dalle quali la vittima riesce a difendersi filmando con una videocamera gli spioni, che verranno arrestati. Ma l’integrità’ psichica e la vita familiare della vittima sono ormai compromesse.

DONNA ANONIMA Non viveva piu’ il poveretto, si era preoccupato e si rinchiudeva in casa, eh sì quando vuoi distruggere una persona psicologicamente.

SIGFRIDO RANUCCI Sa quanto è stato pagato Cipriani per le sue consulenze alla Coca Cola?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato No.

SIGFRIDO RANUCCI 131 milioni di vecchie lire.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Cipriani viene denunciato e la guardia di finanza di Firenze,comincia a indagare sulle sue societa’. Oltre alla Polis d’ Istinto spunta l’ “Immobiliare Labirinto” attraverso la quale Cipriani compra, tra le colline di Fiesole, per due milioni di euro, questa lussuosa villa. Ma grazie all’immobiliare si scoprono la Worldwide Consultans Security e la “Security Research Advisor “ con sede a Londra che fanno sempre capo a Cipriani sui conti di queste 2 società dal 1997 al 2004 dal solo gruppo Pirelli Telecom arriva un fiume di denaro : piu’ di 20 milioni di euro. A dicembre 2004 Bernardini riceve una telefonata dalla Pirelli.

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Mi viene chiesto da Pierguido Iezzi, direttore della Security di Pirelli, di distruggere tutto il materiale che loro avevano e che era stato prodotto dalla Polis d’Istinto. Ho inviato due dei miei, c’erano due funzionari della Securtity Pirelli presenti che hanno assistito alla distruzione dei dossier.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO I fascicoli vengono caricati su un furgone e portati in questa cava vicino Malpensa, utilizzata dalla polizia per far brillare gli esplosivi. I dossier prodotti da Emanuele Cipriani nascosti in fascicoli con la scritta “rischio paese” dovevano essere distrutti, fatti esplodere come un vecchio ordigno.

SIGFRIDO RANUCCI Ma le è stato detto perché veniva distrutto tutto questo materiale?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato No, ma immagino che si aspettassero una perquisizione imminente.

SIGFRIDO RANUCCI Questo a causa dei guai giudiziari di Cipriani?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Esattamente.

SIGFRIDO RANUCCI Com’è avvenuta questa distruzione?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Mi hanno raccontato che sono andati dentro una cava, hanno scavato una buca, hanno buttato della benzina, diavolino per favorire la cosa e... li hanno inceneriti.

SIGFRIDO RANUCCI Con il diavolino sono...

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Col diavolino sì.

SIGFRIDO RANUCCI ...sono evaporati.

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Però sembra che il diavolino sembra aver fatto le pentole ma non i coperchi!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO La diavolina o il diavolo che sia, non poteva certo sapere che la copia di quei dossier non è andata distrutta, sarà questa intercettazione a portare i magistrati di Milano a scoprire l’archivio segreto di Cipriani e spunta per la prima volta il nome di Tavaroli. Di Gangi parla di Tavaroli al telefono con un amico: “E’ Strano che non se lo siano ancora bevuto...Tutto il vertice di Città di Milano glielo aveva assunto Tavaroli... In effetti se li hanno fottuti è perché c'hanno il 348 e non il 335. Se c'hanno il 335 'sto figlio de 'na mignotta de Tavaroli li avvertiva subito...".

MILENA GABANELLI IN STUDIO Allora, come arriva la magistratura a scoprire che qualcuno sta accumulando illegalmente delle informazioni:nell’ambito di un’inchiesta che riguarda gli appalti all’istituto di vigilanza Città di Milano. I telefoni sono sotto controllo e salta fuori qualcuno che dice che secondo lui i vertici dell’istituto di vigilanza sono stati intercettati perché avevano in dotazione un 348 cioè un’utenza Vodafone, perchè se avessero avuto in dotazione un 335, cioè un’utenza Tim, Tavaroli in quanto responsabile della sicurezza Telecom, li avrebbe potuti avvertire. I magistrati saltano sulla sedia perché vuol dire che qualcuno potrebbe essere in grado di sapere in anticipo chi stanno intercettando e li avvisa. Indagano e nel maggio del 2005 parte la perquisizione dentro agli uffici del gruppo Pirelli-Telecom di Tavaroli, in quelli di Firenze di Cipriani, ovvero il Consolato della Guinea e trovato un pc, protetto da un sistema di password simile a quello usato dalle br, e dentro il pc trovano copia di quei dossier, che la Security di Pirelli aveva distrutto nella cava che abbiamo visto prima. Secondo i magistrati parte di quei dossier avrebbero addirittura finalità eversive.

MARIO SASSOLINI TADDEUCCI- legale di Emanuele Cipriani Dal mio punto di vista, parlo per Cipriani che si possa parlare di finalità eversiva, lo trovo sinceramente fuori luogo.

VINICIO NARDO- legale di Emanuele Cipriani Io vedo finalità aziendali.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Ci chiediamo quali finalità aziendali potevano avere i dossier conservati sotto nomi di copertura. Come “Operazioni ladroni” riguarda esempio l’arbitro di Calcio, De Santis, coinvolto in calciopoli, poi quelli sui politici Aldo Brancher e Cesa, il segretario dell’ Udc. Nominato come mr X sui report di Cipriani.

SIGFRIDO RANUCCI Chi svolgeva le investigazioni per Cipriani?

DONNA- ex dipendente “ Polis D’Istinto” C’era questo poliziotto della Digos di Firenze per esempio che noi avevamo soprannominato con il nomignolo “p doppi” che stava proprio per precedenti penali e p doppi svolgeva accertamenti su predenti penali delle persone da attenzionare. Poi faceva controlli anche sulle auto e sulle permanenze negli hotel. C’era uno invece, che chiamavano in codice “Inps” e lui invece faceva i controlli al catasto e sui redditi e un altro che mi ricordo era un personaggio che si chiamava “Bancomat”, che però io non mai visto e lui invece procurava i conti bancari delle persone e delle società.

SIGFRIDO RANUCCI C’erano altri accertamenti svolti da fonti riservate che lei sappia?

DONNA -ex dipendente “ Polis D’Istinto” C’era si un altro accertamento che noi chiamavamo “Telefono” io però non lo so chi lo facesse, so che riguardava il controllo delle utenze dei tabulati.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Tra i dossier di Cipriani spunta l’operazione Meeting, commissionata dalla Telecom, l’ordine questa volta e’ di attenzionare il sig. Fialdini Brigidino Vulgo Dino.

SIGFRIDO RANUCCI Buonasera signora

DONNA Buonasera

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Al sig. Fialdini e a sua moglie Silvia, entrambi pensionati, la Telecom, invia un modem per connettersi alla linea adsl. Per lui e’ l’inizio di un’odissea.

DINO FIALDINI- Azionista e utente Telecom Telefono, mi mandano il modem, mi rimandano il modem, ritelefono, mi rimandano un altro modem, mi ritrovo ad avere a casa quattro modem.

SIGFRIDO RANUCCI Che funzionano?

DINO FIALDINI- Azionista e utente Telecom Modem che dovevano poi essere allacciati. Ad un certo punto cosa succede? E’ divertente! Io telefonavo e loro mi dicevano: “Lei ieri ha disdetto tutto” “ma è impossibile, dicevo, guardi io son qui e ho bisogno di attaccarmi alla linea...

SIGFRIDO RANUCCI Faceva il 187?

DINO FIALDINI- Azionista e utente Telecom Facevo il 187, si parlava, va bene risolto il problema poi ricadeva la linea e via.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO A un certo punto il signor Fialdini si ricorda che oltre ad essere un utente e’ anche un azionista Telecom e scrive una lettera al Presidente Tronchetti Provera.

SIGFRIDO RANUCCI E come comincia questa lettera?

DINO FIALDINI- Azionista e utente Telecom Vergogna!

SIGFRIDO RANUCCI In grande?

DINO FIALDINI -Azionista e utente Telecom In grande, grosso perché era una situazione che faceva vergogna. Le scrivo dicendo che se non avesse provveduto a sistemare il mio problema, solo sistemare il mio problema sarei intervenuto in assemblea e avrei combinato un casino storico. Allora che è successo mi ha chiamato la segreteria di Tronchetti, proprio immediatamente e mi dicono: “guardi abbiamo ricevuto la sua lettera, stia tranquillo che provvediamo”. Il giorno dopo arrivano a casa mia tre tecnici, tre tecnici al livello anche abbastanza alto, mi è sembrato ed hanno sistemato tutto.

SIGFRIDO RANUCCI Quindi lei ha trovato gratitudine per l’argomento?

DINO FIALDINI -Azionista e utente Telecom Io ho provato gratitudine non solo, ma allora dico: “Cavolo io allora un pezzetto di Telecom... bene conto quanto Tronchetti Provera!!!”

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Ma il sig. Fialdini non sapeva che mentre la telecom con la mano destra cercava di risolvere i suoi problemi, con la sinistra la Security incaricava Cipriani di spiarlo.

DINO FIALDINI -Azionista e utente Telecom Cado dalle nuvole

SIGFRIDO RANUCCI Quindi lei non sapeva di essere stato spiato?

DINO FIALDINI- Azionista e utente Telecom Assolutamente niente!

SIGFRIDO RANUCCI Come viene a saperlo?

DINO FIALDINI- Azionista e utente Telecom Da voi!

SIGFRIDO RANUCCI Da noi l’ha saputo? Quant’è costato alle Telecom?

DINO FIALDINI- Azionista e utente Telecom Qui c’è la fattura: 139/04 del 3/11/04 emesso dalla SRA per 13 mila 680 euro.

SIGFRIDO RANUCCI Quindi da Cipriani, dalla società di Cipriani?

DINO FIALDINI- Azionista e utente Telecom Ma io chi sia, non lo so, però dicevo nei miei confronti sono stati spesi 27 milioni...

SIGFRIDO RANUCCI Di vecchie lire...

DINO FIALDINI -Azionista e utente Telecom Dei miei soldi, quindi probabilmente cercava qualche cosa nei miei confronti da usare perché in assemblea stessi zitto.

SIGFRIDO RANUCCI Senta ma lei ha chiesto spiegazioni su questo...

DINO FIALDINI- Azionista e utente Telecom A chi le chiedo? A chi le chiedo?

SIGFRIDO RANUCCI No perché la legge adesso dice che praticamente questi dossier dovrebbero andare distrutti.

DINO FIALDINI- Azionista e utente Telecom Se è stata decisa una cosa di questo tipo, se questa cosa fatta nei miei confronti deve essere strappata io penso che si strappa un pezzo di giustizia

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Ma almeno, dopo esser stato spiato per un costo di oltre 13 mila euro il sig. Fialdini ... ha risolto i suoi problemi con la Telecom ?

DINO FIALDINI -Azionista e utente Telecom Ho ancora dei problemi con la Telecom che non riesco a risolvere, è un mero di là, tant’è vero che io ora mi è venuta un’altra idea. Ora faccio un’altra e-mail all’amministratore delegato dico: “Caro amministratore delegato, l’altra volta io ho chiesto questo, avete speso 13 mila euro per indagarmi, fattura numero x, ora ho lo stesso problema, va bene? Se lei mi dice che lo facciamo gratis va bene, se lei mi dice che devo costare 13 mila euro alla collettività non lo facciamo.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Se è per questo i soldi delle nostre bollette sono stati utilizzati dalla Security Telecom anche per pagare centinaia di migliaia di euro una signora che per professione si definisce una rammendatrice. Margherita Fancello, in codice operazione “Fiordaliso”, nata a Dorgali, in provincia di Nuoro. E’ una consulente dalle amicizie molto importanti. Favoriva gli incontri tra i dirigenti della Telecom,politici e imprenditori. E come rammendatrice deve essere veramente brava se e’ riuscita a cucire anche la bocca del portiere della sua abitazione.

SIGFRIDO RANUCCI Buongiorno, Rai Tre. Noi cercavamo la Dottoressa Fancello.

PORTIERE Arrivederci!

SIGFRIDO RANUCCI Perché? Non è possibile chiamarla?

PORTIERE No. Non è possibile.

SIGFRIDO RANUCCI Perché?

PORTIERE Perché no!

SIGFRIDO RANUCCI Scambiamo due battutine al volo...

PORTIERE Ah, ancora! E’ la seconda volta che vieni!

SIGFRIDO RANUCCI Eh, ma la stiamo cercando...

PORTIERE E se ti ho detto di no è no, non ti posso far niente. Nada, no, nada, niente.

SIGFRIDO RANUCCI Ma non mi dice neanche che lavoro fa, nulla della sua vita?

PORTIERE Non posso dire niente.

MILENA GABANELLI IN STUDIO Ma a cosa servivano tutti questi dossier, chi lo sa, le finalità potrebbero essere diverse, per esempio coprire operazioni anomale come pagare la rammendatrice sarda dalle amicizie potenti, oppure fini ricattatori come suppone il signor Fialdini, e cioè raccogliere materiali per poter poi esercitare pressioni per eventualmente impedirgli di protestare durante l’assemblea degli azionisti. Cipriani è un investigatore privato, amico della famiglia Gelli e amico d’infanzia di Tavaroli capo o meglio ex capo della Security Telecom. Cipriani con la sua agenzia di investigazione Polis d`Istinto aveva messo in piedi una rete in grado di coprire le esigenze del gruppo Telecom Pirelli, in Italia, ma anche all’estero, sappiamo per esempio che era riuscito a penetrare le maglie della giustizia francese. Si serviva di 007 nazionali ma anche internazionali, per esempio Fulvio Guatteri funzionario dei servizi francesi, arrestato 3 giorni fa. Fulvio Guatteri in arte si chiamava Flò.

DONNA – ex dipendente “Polis d’Istinto” E’ un’operazione se non ricordo male chiamata Montecarlo, c’era Tronchetti Provera che era stato invitato su un’imbarcazione da un armatore libanese. E lui con l’informazione di Flò si scopri’ che il libanese era un trafficante d’armi.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Nel 2003 la Pirelli in Francia stava passando guai a causa di un appalto per una fornitura di cavi. Cipriani come si legge nell’ operazione “Open Door”, dopo aver agganciato fonti di primissimo piano rassicura sul fatto che l’inchiesta dell’ antitrust francese si sarebbe chiusa al massimo con una pena amministrativa nei confronti dell’azienda italiana.

SIGFRIDO RANUCCI Di quale agenzia di investigazione vi servivate all’estero?

DONNA – ex dipendente “Polis d’Istinto” All’estero c’era la jurgen evac situata a Berlino, poi c’era Still Business che invece ricopriva l’Asia, in Israele la Dragoman di Silvera e poi c’era la World Wide 2 diligens di John Poa.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO John Robinson Poa, ex poliziotto di Scotland Yard, un vero segugio nello scovare i denarinascosti in conti coperti all’estero, che appartenevo però a persone residenti in Italia.

JOHN ROBINSON POA Bahamas, Isole Vergini, Cayman...

SIGFRIDO RANUCCI Sono molte le società italiane che hanno investito nei paradisi fiscali?

JOHN ROBINSON POA Non mi ricordo, non mi ricordo. Tutte le carte sono distrutte.

SIGFRIDO RANUCCI Anche Lei ha distrutto tutto quanto?

JOHN ROBINSON POA Si, tutti i documenti sono distrutti

SIGFRIDO RANUCCI C’erano anche dei politici che Lei ricordi?

JOHN ROBINSON POA No... no... io sono vecchio... è tutto finito... tutto finito.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Tavaroli e Cipriani avevano mostrato un forte interesse nella ricerca di tangenti come quelle presunte della Telekom Serbia.

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato A dicembre del 2000, fine dicembre del 2000, mi è stato chiesto nuovamente sia da Tavaroli e poi in una seconda battuta sempre dalla Polis d’istinto di fare degli accertamenti finalizzati a deflussi di denaro che partivano dalla Serbia, passavano per la Macedonia, si inoltravano a Cipro e poi ritornavano in Austria.

SIGFRIDO RANUCCI Quindi tangenti, per capirci?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Non so se fossero tangenti. Erano dei pagamenti. Trovare documentazione riguardo determinate persone... poi nello svolgimento dell’incarico ho potuto acclarare che molti di questi erano nomi che ricomparivano poi nell’affaire Telekom Serbia.

SIGFRIDO RANUCCI Tavaroli si occupa di queste tangenti nel 2000 che interessa ha visto che Tronchetti compra la telecom nel 2001?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato CChiedetelo a lui.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Ma c’erano poi informazioni talmente delicate tanto spingere Cipriani a coprire addirittura il nome della sua fonte indicata sotto la scritta “nostri mezzi” ...

DONNA- ex dipendente “Polis d’Istinto” Noi non l’abbiamo mai visto, in ufficio lo associavamo ad un certo Marco.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Cipriani incontrava il suo amico Marco Mancini, l’alto dirigente del Sismi, in questo autogrill, all’uscita di Firenze nord. E’ qui che i due, secondo i magistrati, si scambiavano informazioni. Anche all’interno del gruppo Pirelli Telecom, come mostra questo documento, si attribuivano le informazioni provenienti dalla Security Research Advisor, cioè una delle societa’ straniere di Cipriani, al Sismi. Mancini sarà arrestato il 12 dicembre 2006.

LUIGI PANELLA – legale di Marco Mancini E’ stato privato il Dott. Mancini della sua libertà personale senza alcuna verifica preventiva in ordina alla veridicità o meno di queste notizie, cioè non si sa se queste notizie sono vere o sono false.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Vere o false informazioni provenienti da Mancini, secondo Cipriani, riguardavano tra l’altro, uomini dell’intelligence russa e cinese e personaggi al centro di traffici di armi con i paesi africani.

DONNA- ex dipendente “Polis d’Istinto” Le notizie, queste più riservate, erano scritte a mano su dei foglietti con una calligrafia che era illeggibile e ci venivano dettate direttamente da Cipriani quando rientrava.

SIGFRIDO RANUCCI E dal sismi secondo Cipriani sarebbero arrivate informazioni su operazioni di riciclaggio da parte della mafia come la costruzione di un parco marino nei pressi di Roma con soldi provenienti da BP probabilmente Bernardo Provenzano. A cosa servivano queste informazioni, è un mistero per esempio il motivo per cui Pirelli e Telecom pagano Cipriani per conoscere la struttura dei servizi segreti francesi. A chi potevano interessare notizie cosi’ riservate? E a queste si aggiungevano anche quelle provenienti dal sisde attraverso Marco Bernardini.

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Io ho chiesto a delle persone che erano in contatto se potevano fornirmi eventualmente delle documentazioni.

SIGFRIDO RANUCCI Cioè ex appartenenti del Sisde?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Si, almeno presunti tali.

SIGFRIDO RANUCCI Quanto li pagavano questi fascicoli?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Andavamo dai 1.500 ai 3.000 euro.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Cipriani e Tavaroli, secondo i magistrati , avevano messo insieme una banca dati che non aveva nulla da invidiare a un servizio segreto. Ma a cosa servisse questa banca dati non lo sappiamo. Una fonte che vuole rimanere anonima ci ha raccontato che tra la fine del 2004 e il 2005 alcuni tra i dossier piu’ delicati invece di essere distrutti sono stati portati tra le campagne di Asti in questi stabilimenti della Pirelli... E a pochi chilometri,in una zona altrettanto isolata, Bob Lady ex capocentro della Cia a Milano è in attesa di ricoprire un ruolo all’interno della Security Pirelli compra questa villa.Solo una coincidenza, per carità.

SIGFRIDO RANUCCI Quindi lui arriva nel novembre del 2004!

DONNA ALLA FINESTRA Si.

SIGFRIDO RANUCCI Che giorno di preciso non... ?

DONNA ALLA FINESTRA E’ adesso proprio dirle... non lo so... dovrei vedere proprio sul computer

SIGFRIDO RANUCCI Senta, e va via praticamente?

DONNA ALLA FINESTRA NNo, no... nel senso che io non so quando è andato via perché qui è ancora residente.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Lady lascia la villa dopo pochi mesi, nel gennaio del 2005, quando qualcuno lo avverte che sta per essere arrestato dalla Digos perché è coinvolto nel rapimento di Abu Omar.

MILENA GABANELLI IN STUDIO Chi dovrebbe controllare gli apparati di sicurezza è il Comitato di controllo presso il parlamento, ma non lo fa perché non ha potere inquirente. Dunque Cipriani, Mancini e Tavaroli sono tre ragazzi cresciuti insieme, che per un periodo in tre organizzazioni diverse hanno dominato il mercato delle informazioni in Italia. Ma nel 2004, come abbiamo visto, per Cipriani cominciano l’anno delle disgrazie: la magistratura indaga su di lui per le false ispezioni ai gommisti, per il pedinamento di un funzionario della Coca Cola, e per gli appalti agli istituti di vigilanza Città di Milano. A quel punto Cipriani è tritato, ma la rete non si deve fermare, e allora il testimone passa a Marco Bernardini.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO La scritta “Tritato” accanto alla società di Cipriani appare in questo punto della dirigenza Telecom datato ottobre 2004, per i magistrati starebbe a significare che la Telecom non la giudica piu’ affidabile e la maggior parte del lavoro passa alla global security service, la società dell’ ex agente Cia Paul Spinelli di cui la magistratura ha chiesto l’arresto 3 giorni fa e sul suo socio Marco Bernardini.

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Alla fine del 2004 mi viene chiesto di fare dei dossier, ma dossier diciamo quelli seri, quindi non quelli sul venditore che può fare dei piccoli affari collaterali con le gomme o con i telefonini e mi viene chiesto principalmente da Ghioni e da Sasinini.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Guglielmo Sasinini è un giornalista di Famiglia Cristiana, ingaggiato per centinaia di migliaia di euro da Tavaroli per il gruppo Pirelli Telecom.. Nel suo ufficio di Milano sono stati trovati documenti riservati del Sisde. In questa informativadel 1994 della Digos sulla falange armata un gruppo formato da ex uomini del Sisde e della folgore della quale report ne è venuto in possesso si legge che secondo una fonte confidenziale Guglielmo Sasinini sarebbe una spia del Sismi. Secondo i magistrati era tra coloro che spiavano i dossier insieme con Fabio Ghioni, responsabile della sicurezza informatica del gruppo, in arte Divine Shadow, ombra divina, come si fa chiamare in un fumetto da lui stesso disegnato, dove gioca alla guerra e a organizzare rapimenti, tipo quello compiuto dalla Cia a Milano ai danni dell’ egiziano Abu Omar. Ma e’ solo una coincidenza.

SIGFRIDO RANUCCI Tavaroli non Le ha mai chiesto nulla personalmente?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Tavaroli mi chiese di monitorare bene tutti quanti quegli ex dipendenti, ex dirigenti della Telecom che lavoravano a stretto contatto con Gnutti.

SIGFRIDO RANUCCI Anche su De Benedetti avete indagato?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Si.

SIGFRIDO RANUCCI Perché?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Anche lì mi era stata fatta una richiesta di fare un’attività di monitoraggio a 360 gradi sul Dott. De Benedetti e quindi io ho fatto...

SIGFRIDO RANUCCI Sempre Tavaroli questo?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Si. Però non so se fosse Tavaroli o Ghioni perché poi Tavaroli non è che mi desse gli incarichi. Ad un certo punto gli incarichi più delicati li dava Ghioni quindi...

SIGFRIDO RANUCCI E Ghioni a nome di chi li dava?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Ghioni li dava a nome suo, penso. Poi in alcuni casi, probabilmente per mettere una certa ansia e far si che uno mettesse il massimo delle risorse all’interno, diceva che erano cose seguite direttamente dalla Presidenza ecc... però...

SIGFRIDO RANUCCI Solo per mettere ansia questo?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Penso di si.

SIGFRIDO RANUCCI Lei ha attenzionato anche Della Valle?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Si, per un periodo si.

SILVIO BERLUSCONI- dal Tg1 “...Il Sig. Della Valle che scuote la testa. Allora, io vi dico quando penso perché un imprenditore se non è andato fuori di testa, può sostenere la sinistra io penso che ha molti scheletri nell’armadio, che ha tante cose da farsi perdonare e che si mette sotto il manto protettivo della sinistra e di magistratura democratica”.

SIGFRIDO RANUCCI E Lei quando ha visto queste immagini che cosa ha pensato?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Niente, nulla...

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Secondo quanto scritto in un appunto sequestrato a Guglielmo Sasinini. Prima delle elezioni del 2001 fu stipulato presso un notaio un accordo tra Forza Italia e la Lega. E Berlusconi avrebbe pagato 70 miliardi di vecchie lire la fedeltà politica di Bossi, circostanza smentita 3 giorni fa dagli interessati. Di fatto all’epoca viene incaricato Bernardini di trovare quell’accordo. Perche’ la Security Telecom si interessa a un contratto tra politici ?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Non ne ho idea.

SIGFRIDO RANUCCI E’ emerso tutto in questa vicenda o deve ancora arrivare altro?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Beh guardi, mi fa una domanda che io dovrei fare a lei visto che voi giornalisti siete piu’ informati. Penso che forse, manchi ancora qualche tassello fondamentale, il cui prodest, abbiamo milioni di dossier, migliaia e migliaia di dossier che forse c’hanno poco a che fare con la security telecom. Posso fare io una domanda? Cioè se veramente tutti ritengono che i vertici dell’azienda fossero all’oscuro di tutto!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Chissà se sono all’oscuro di quello che è successo il 5 novembre del 2004, in via Solforino a Milano al Corriere della sera, è pomeriggio un hacker invia 21 e-mail, apparentemente per aggiornare la configurazione di posta elettronica. In realtà invia un software che serve per sfilare documenti. L’ hacker usa una scheda telefonica brasiliana, un server svizzero e un pc che si trova negli uffici della Telecom a Roma, sul quale vengono trasferiti i file dei computer infettati:eek:vvero quello dell’ amministratore delegato del corriere Colao e di nove suoi uomini piu’ fidati tra cui quello del vice direttore Massimo Mucchetti.

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Mi avevano chiesto di monitorarlo perché faceva degli articoli sul gruppo e quindi volevano sapere quale fosse la fonte. Pensavano, ipotizzavano che potesse essere la Casiraghi.

SIGFRIDO RANUCCI Cioè era il sindaco dei piccoli azionisti Telecom, no?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Si.

SIGFRIDO RANUCCI Lei ha fatto degli articoli che hanno dato fastidio.

MASSIMO MUCCHETTI- Giornalista Corriere della Sera Pazienza. Dov’ è il problema?

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Massimo Mucchetti aveva scritto un articolo dedicato all’analisi dei conti di Pirelli e di quanta ricchezza degli azionisti era stata distrutta dalla scelta di Tronchetti di comprare la Telecom: un miliardo 377 milioni di euro. Un bagno di sangue. E per spiare il vicedirettore del corriere della sera, non si e’ badato a spese e’ stata inviata anche una ragazza attraente nel bar frequentato da Mucchetti.

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato L’abbiamo fatto impiegando diverse persone in diversi tempi, in diversi momenti, vedendo quali erano le sue abitudini. Abbiamo anche cercato di farlo affiancare da una ragazza per potere avere magari un’utenza che non era quella che lui usava ufficialmente...

MASSIMO MUCCHETTI- Giornalista Corriere della Sera Hanno fatto intrusioni presso le finanze per sapere come erano le mie dichiarazioni dei redditi.

SIGFRIDO RANUCCI Hanno visto anche i suoi conti...

MASSIMO MUCCHETTI- Giornalista Corriere della Sera Ma non sono i “miei” conti! Anche questa cosa qui... ne ho uno di conto corrente nella stessa banca davanti a casa, da venti... trent’anni... trentacinque, non lo so da quanto, dalla notte dei tempi... cointestato con mia moglie, su cui affluiscono gli stipendi. Sono andati a vederlo e hanno trovato quella roba lì. Loro pensavano che io invece magari potessi scrivere dietro pagamento da parte di qualcuno.

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato L’abbiamo osservato anche in treno perché potevamo pensare che magari in treno avvenisse uno scambio di documenti, invece niente.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Allora gli spioni cambiano strategia: l’ordine è di agire a 360 gradi.

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Quello che era stato chiesto riguardava anche la possibilità di avere e di acquisire indirizzi di posta elettronica...

SIGFRIDO RANUCCI E da chi Le è stato chiesto?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Da Ghioni.

SIGFRIDO RANUCCI Da Fabio Ghioni?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Da Fabio Ghioni! E quindi...

SIGFRIDO RANUCCI E perché?

MARCO BERNARDINI –Investigatore privato Non lo so perché! Non... penso che... lo immagino, ma lo immaginano tante persone poi. Tutti quelli che hanno avuto contatti con lui immaginano il perché.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO A cosa serve un indirizzo di posta elettronica, lo spiega proprio Fabio Ghioni, in una conferenza dell’ottobre 2004 in Malaysia. Il dirigente della sicurezza di Telecom parla di spionaggio informatico....

FABIO GHIONI ...ultimamente c’è stata una forte crescita di “organizzazioni asimmetriche” composte da persone che si organizzano in rete per rubare informazioni e venderle al miglior acquirente. Se lavorate in una grande azienda e volete sapere cosa fa il vostro concorrente basta conoscere una di queste organizzazioni e avrete quello che cercate. Basta avere i soldi per pagare...

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Ghioni spiega come si puo’ sfilare una formula chimica dai pc di una multinazionale concorrente. E spiega anche da quali semplici dati si puo’ partire per poter effettuare un attacco informatico...

FABIO GHIONI ...A voi basta avere il loro biglietto da visita. Nel biglietto da visita troverete tutti i dati di cui avete bisogno...

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Alla sua platea Ghioni indica anche la via per evitare di essere scoperti dalla polizia.

FABIO GHIONI ...Non potete attaccare dal vostro sito: avete bisogno di un server con i file crittografati situato in altro paese dove non esistono accordi di rogatoria con la nazione in cui fare l’attacco. Se la nazione è il Giappone, non mettete il server in Giappone altrimenti la polizia potrebbe scoprire il server e arrestarvi...

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Il meccanismo e’ lo stesso cheGhioni useràcon la squadra di hacker al servizio della Telecom, per attaccare il Corriere della Sera appena un mese dopo... oggi Ghioni è in carcere e le sue precauzioni non sono servite.

MILENA GABANELLI IN STUDIO Ghioni interrogato venerdì si dichiara estraneo ai fatti. Allora, abbiamo visto che il vicedirettore del Corriere della Sera, Massimo Mucchetti era stato spiato presumibilmente perchè aveva scritto articoli e un libro in cui criticava la decisione di Tronchetti Provera di acquistare la Telecom, un’operazione che aveva bruciato un’enorme ricchezza degli azionisti Pirelli. Ma per capire bisogna ripercorre qualche tappa. La Telecom e’ stata controllata dallo Stato fino al 1997, quando il governo Prodi decide di privatizzarla. Transitano Guido Rossi, Rossignolo e Bernabè. E poi nel 99 arriva qualcuno che fa un’offerta pubblica d’acquisto e si porta a casa, con una scalata in parte a debito, la più grande e strategica azienda del paese.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Nel febbraio del 1999 Colaninno, Gnutti e oltre 180 imprenditori, ai quali si unisce anche l’ Unipol, lanciano la scalata alla Telecom attraverso la Bell. A finanziare l’operazione sono una serie di potenti banche come l’ americana Chase Manhattan che mette a disposizione 50 mila miliardi di lire. Ma l’ operazione di Colaninno e Gnutti trasforma la piu’ importante società italiana di telecomunicazioni in un sistema di scatole cinesi. A capo c’e’ l’ Hopa che controlla la Bell, che controlla l’ Olivetti che controlla la Tecnost che ha la maggioranza della Telecom. E il solo fatto che la Bell avesse la sede in Lussemburgo, ha comportato qualche problema.

GIOVANNI PONS - Autore “L’Affare Telecom” Non è ancora chiaro se la Bell avrebbe dovuto pagare le tasse in Italia, al fisco italiano oppure secondo il fisco lussemburghese.

SIGFRIDO RANUCCI E se le avesse dovute pagare, quanto avrebbe dovuto pagare?

GIOVANNI PONS - Autore “L’Affare Telecom” Eh, insomma son diverse... cioè, siccome poi sono avvenuti diversi passaggi successivi, appunto la vendita di quel pacchetto alla Pirelli, sostanzialmente a Pirelli e Benetton, l’incasso, la plusvalenza che si è formata, di diversi miliardi di euro... bisogna vedere se una parte sarebbe dovuta andare al fisco italiano oppure no. Per adesso non c’è andata.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Il trucco di questa catena di Sant’Antonio sta nell’aver riposto nella Bell, una quantità di azioni Olivetti inferiore al 30% del suo capitale. E questo ha permesso poi a Tronchetti di comprare la Telecom evitando di lanciare un’offerta pubblica di acquisto

GIOVANNI PONS - Autore “L’Affare Telecom” C’è stata una sorta di trattativa privata tra la Pirelli e Benetton, cioè tra i compratori e i venditori che in quel caso erano appunto gli azionisti della Bell, tra cui Colaninno e Gnutti ma anche altri, che hanno potuto beneficiare di un prezzo molto elevato proprio perché quella partecipazione permetteva il controllo poi a valle non solo dell’Olivetti ma anche della Telecom, della Tim, di tutto.

SIGFRIDO RANUCCI Chi è che ci ha guadagnato e chi ci ha rimesso?

GIUSEPPE ODDO - Autore “L’Affare Telecom” Ci hanno guadagnato i soci della Bell perché tutto il premio di maggioranza è stato incamerato da coloro che avevano scalato la società.

SIGFRIDO RANUCCI E i piccoli azionisti?

GIUSEPPE ODDO - Autore “L’Affare Telecom” I piccoli azionisti guadagnarono, sostanzialmente all’epoca di Colaninno, ma poi non hanno visto il becco di un quattrino quando la società è stata comprata da Tronchetti.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Colaninno, Gnutti, i loro amici imprenditori e banchieri fanno il piu’ grande affare della loro vita: nelle loro tasche finiscono oltre 7 miliardi di euro. L’ex manager dell’ Unipol, Consorte e il suo braccio destro Ivano Sacchetti, intascano 50 milioni di euro per una ancora non meglio precisata “prestazione professionale”. Ma le scatole cinesi della Bell, hanno anche fatto sospettare di poca trasparenza. Non si è mai saputo chi ci fosse dietro l’ Oak Found, il fondo Quercia, con sede nelle Isole Cayman.

GIUSEPPE ODDO - Autore “L’Affare Telecom” Qualcuno dice che probabilmente potesse esserci anche lo stesso Colaninno dietro questo fondo.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Franco Bernabè, al vertice della Telecom nel 1999, cerca di opporsi alla scalata di Colaninno e convoca un’ assemblea degli azionisti alla quale però non si presentano né la Banca d’Italia ne’ il direttore generale del Tesoro

GIUSEPPE ODDO - Autore “L’Affare Telecom” D’Alema invitò Draghi a non partecipare a questa assemblea che poteva essere un passaggio importante diciamo per porre un freno alla scalata e che Draghi sostanzialmente non era d’accordo, aveva un punto di vista diverso e invitò D’Alema a mettere per iscritto sostanzialmente questa sua richiesta.

SIGFRIDO RANUCCI E questa lettera è stata mai trovata?

GIUSEPPE ODDO - Autore “L’Affare Telecom” Questa lettera è stata cercata anche di recente però non è mai uscita fuori.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Colaninno e Gnutti comprano la Telecom, ma la luna di miele con gli azionisti finisce presto perché invece di ridurre i debiti comprano in varie parti del mondo e alcune operazioni sono discutibili. Come l’acquisto della Seat, l’azienda delle pagine gialle. Il governo nel ‘96 decide di scorporarla dalla Stet, cioe’ dalla famiglia della Telecom. La privatizza e la vende per circa 850 milioni di euro alla “OTTO”, una finanziaria lussemburghese dove ci sono imprenditori italiani. Ma Gnutti e Colaninno pochi anni dopo la ricomprano pagandola però 6,7 miliardi di euro. E da chi la comprano ?

GIOVANNI PONS - Autore “L’Affare Telecom” Gnutti e Colaninno comprano la Seat da quel gruppo che l’aveva acquistata in sede di privatizzazione.

SIGFRIDO RANUCCI Ma dietro quel gruppo ci sono anche loro però?

GIOVANNI PONS - Autore “L’Affare Telecom” In parte c’erano anche loro.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Cioe’ Gnutti e Colaninno con una mano vendono in quanto soci della Otto,con l’altra comprano in quanto proprietari della Telecom. 6,7 miliardi di euro, vengono pagati a scapito di migliaia di azionisti dalla Telecom per comprare una società che ha la sede sempre a Torino, a pochi metri di distanza. Eppure quella montagna di denaro e’ dovuta passare per il Lussemburgo.

SIGFRIDO RANUCCI Chi ci ha guadagnato in questi passaggi?

GIUSEPPE ODDO - Autore “L’Affare Telecom” Ci hanno guadagnato sostanzialmente i gruppi e le società estero-vestite dietro cui si nascondevano molti azionisti di nazionalità italiana che privatizzarono per 4 lire la società, mi pare di ricordare tra il ’96 e il ’97, poco prima della privatizzazione della Telecom.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Nel 2001, con il cambio di governo, arriva Tronchetti Provera. La sua catena di società e’ ancora più lunga di quella di Colaninno e Gnutti. Una torre di otto piani: in cima l’Mpsapa , l’azienda di famiglia, che controlla la Gpi, che controlla la Camfin che a sua volta controlla la Pirelli e company, nota come la Pirellina, che controlla la Pirellona, cioè Pirelli spa, che controlla l’Olimpia che controlla l’ Olivetti che finalmente controlla la Telecom.

GIUSEPPE ODDO - Autore “L’Affare Telecom” Uno dei fatti inspiegabili del passaggio di mano della Telecom da Colaninno a Tronchetti è questo prezzo esorbitante.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Tronchetti paga le azioni 4,17 euro, il doppio della valutazione di borsa. I soldi per comprare la Telecom arrivano ancora una volta dagli Stati Uniti. Nel 2000 Tronchetti vende la Optical technologies alla Corning. E’ la Chase Manatthan che aveva gia’ finanziato la scalata di Colaninno, che trova i miliardi di dollari da versare a Pirelli. La Corning paga l’Optical di Tronchetti, 160 volte il suo fatturato e sono bastati nove mesi per capire che razza di affare avesse fatto: un buco di 4,7 miliardi di dollari e 4000 dipendenti licenziati:

GIOVANNI PONS - Autore “L’Affare Telecom” Risulta abbastanza difficile comprendere come mai una società americana paga quelle cifre per un brevetto o un’attività nella fotonica che erano ancora nella fase abbastanza embrionale, insomma furono pagate delle cifre straordinarie.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO La prima operazione di Tronchetti, nonostante sia in una posizione di monopolio con le Pagine Gialle, e’ quella di comprare le pagine Utili, una piccola società controllata Fininvest messa in piedi dalla Mondadori e dall’On. Dell’utri. Un acquisto però che necessitava dell’ approvazione dell’ antitrust.

GIOVANNI PONS - Autore “L’Affare Telecom” Era abbastanza facile prevedere che l’autorizzazione non sarebbe arrivata. Ci fu una penale di 55 milioni se non ricordo male, di euro, che la Seat pagò alla Fininvest perché questa operazione non andò in porto. Questa penale a molti sembrò molto elevata perché non si capiva perché...

SIGFRIDO RANUCCI E anche un po’ equivoca...

GIOVANNI PONS - Autore “L’Affare Telecom” Si, insomma c’è qualcuno che l’ha messa in relazione ad altre, diciamo un po’ all’interscambio di favori che in quel periodo ci fu tra il gruppo guidato da Tronchetti e il gruppo Berlusconi ecco.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Dal 2001 al 2006 sono anni in cui tutte le società di telecomunicazioni vanno male. Per Telecom però, i guai veri cominciano quando la storia delle spie finisce sulle prime pagine dei giornali. L’inchiesta si allarga e coinvolge i vertici della security Telecom e Pirelli. A luglio del 2006 Tronchetti Provera si presenta ai dipendenti e li rassicura.

VIDEO MESSAGGIO AI DIPENDENTI DI MARCO TRONCHETTI PROVERA DEL 25/07/2006 Questo che stiamo vivendo è un periodo di passaggio che avrà ulteriori elementi di disturbo, ma nulla toglie al fatto che l’azienda è sana, è fatta di gente per bene, un gruppo di cui io sono orgoglioso e che continuerò a guidare con lo stesso spirito e la stessa serenità e sono sicuro che Telecom Italia sarà il pilastro della ripresa italiana. Grazie e soprattutto abbiate fiducia in voi stessi, nell’azienda, impegnatevi e avrete grandi soddisfazioni. Arrivederci a tutti.

MILENA GABANELLI IN STUDIO Non passano due mesi e si dimette. La Telecom è piena di debiti e il consigliere di Prodi, Rovati presenta un piano di riassetto che prevede l’aiuto dello stato attraverso l’ingresso della cassa Depositi e Prestiti. Tronchetti Provera considera questo piano un’interferenza inaccettabile e se ne va. Sta di fatto che i conti non sono belli. La Practice Audit e Banca della Solidarietà su incarico della Cgil ha fatto un’analisi dei conti dei bilanci dal 99 fino al 31 12 2006. le voci che adesso vedremo sono alcune indicative.

SERGIO CUSANI In questa tabella si può vedere che nel 1999 i terreni e fabbricati erano in carico a costi storici perché vengono dalla Sip, dalla Stet, quindi sono immobili già ammortizzati, antichi insomma a costi molto bassi, per 5 miliardi, nel giugno 2006 si sono ridotti a 789 e a fine 2006 vedremo dai dati di bilancio si riducono praticamente, si azzerano quasi. Hanno venduto tutto il patrimonio immobiliare.

MILENA GABANELLI È finito nelle mani di chi?

SERGIO CUSANI Il patrimonio immobiliare, quindi immobili ad uso uffici e destinati alle centrali è finito a diversi fondi e una parte anche a Pirelli Real Estate che è una società che fa parte della catena di controllo della Telecom e la Telecom. ha però, gli immobili che ha ceduto, li ha ripresi in affitto in leasing a 30 anni.

MILENA GABANELLI Una buona parte della vendita di questi immobili è stata fatta a trattativa privata, quindi potrebbe aver venduto per esempio a se stesso 1.270.000 mq a 787 euro al mq.

SERGIO CUSANI Non sono robe, terreni agricoli in campagna che si possono vendere per un’azienda che fa telecomunicazioni. Quindi sono tutte strutture che sono funzionali all’attività d’impresa. Se lei vede nel 1999 il debito verso gli obbligazionisti era 984 milioni di euro. Alla fine del periodo siamo arrivati a 33,4 miliardi di euro rappresentati in bond collocati sul mercato di mezzo mondo. L’utile netto consolidato, quindi di tutto il gruppo Telecom non solo in Italia, ma anche nel mondo produce in questo periodo 15 miliardi di utili e ne distribuiscono 21,9, quindi quasi 22. Quindi distribuiscono 7 miliardi di euro in più di quanti utili hanno prodotto a livello consolidato di gruppo, a livello mondiale. Hanno dovuto prendere questi soldi dalle riserve. È come qualcheduno che si vende l’argenteria di casa per far fronte al pagamento dell’affitto alla proprietaria.

MILENA GABANELLI E fra i proprietari ci sono sempre loro.

SERGIO CUSANI Mentre si riducono le immobilizzazioni materiali, le immobilizzazioni immateriali si moltiplicano per un numero elevatissimo. Si passa da 853 milioni a 48 miliardi.

MILENA GABANELLI Che cosa vuol dire questa cosa?

SERGIO CUSANI Che si investe su una speranza futura di ricavare reddito, quindi si investe su una speranza, sul futuro. Anche altre aziende hanno questa voce, ma per esempio la società Telefonica spagnola che era una piccola azienda quando Telecom nel 1999 era già un grande gruppo, adesso invece è diventata un’azienda più importante di Telecom e metà di questa cifra è in investimenti in avviamento, ma una parte importante di questa cifra è perché hanno comprato aziende che producono reddito mentre questo non produce reddito. Nel 1999 il gruppo Telecom capitalizzava in borsa 114 miliardi di euro, a fine 2006 ne capitalizza 42 miliardi di euro con una perdita di 71 miliardi di euro di capitalizzazione, quindi hanno bruciato un valore di 71,7 miliardi, tenga presente che siamo a dicembre, ad oggi, parliamo al 16 marzo, a ieri esattamente, la capitalizzazione era circa 40 miliardi di euro, quindi ancora inferiore rispetto a dicembre. Io questo lo definirei senza tanti complimenti il cosiddetto risparmio tradito: quelli che hanno investito quando valeva 114, oggi si trovano un valore dell’azienda, del gruppo di 42.

MILENA GABANELLI IN STUDIO L’ufficio stampa della Telecom ci informa di non condividere l’interpretazione di questi dati. Comunque nei prossimi giorni si deciderà il destino della nostra più grande azienda di telecomunicazioni. A settembre, abbiamo visto, Tronchetti abbandona la nave a Guido Rossi, la ragione, o il pretesto è l’interferenza dello Stato nel piano di riassetto, ma siamo anche nel pieno della prima ondata di arresti sulla questione dossier che dal punto di vista dell’immagine gioca la sua partita. I giocatori sono i protagonisti di quella centrale di spionaggio che si sposta da Pirelli a Telecom nel 2001, l’anno appunto in cui Tronchetti acquista Telecom.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Con il Cda del 31 luglio del 2001 comincia l’estate calda della Telecom. La nuova proprietà nomina Enrico Bondi Amministratore delegato. La notte di venerdì 3 agosto cominciano le bonifiche ambientali negli uffici romani dei vecchi manager.

GRABRIELE TACCONI- Ex Security Telecom Ad una di quelle bonifiche io ero presente. La bonifica non ha evidenziato nulla.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Bondi si era rivolto per quella bonifica alla Security Pirelli, cioè a Giuliano Tavaroli, fuori da ogni procedura: Telecom è una società licenziataria di servizio pubblico e in quanto tale avrebbe dovuto usare la propria security. Tanto piu’ che in quel momento l’acquisto di Telecom da parte di Tronchetti Provera non era stato ancora sancito dall’Antitrust europeo.

SIGFRIDO RANUCCI Quante persone vennero a fare quella bonifica?

GRABRIELE TACCONI- Ex Security Telecom Erano in tre, ma la cosa che mi risultò subito strana è che si rifiutarono di fornire documenti e generalità.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Il nome del bonificatore lo diciamo noi è la ditta Verzoletto, azienda di fiducia di Emanuele Cipriani, l’investigatore fiorentino amico di Tavaroli. Pochi giorni dopo, la verzoletto sara’ al centro di un altro caso ben piu’ controverso. Il 7 agosto del 2001, il neo amministratore Enrico Bondi, come mostrano questi documenti interni all’azienda, noleggia un’ auto dove avverte disturbi tipici delle radiofrequenze. L’auto viene portata a Firenze da Verzoletto per la bonifica e viene ispezionata in questa officina.

DIPENDENTE VERZOLETTO SRL Ma io non ricordo perché io ad agosto ero in ferie e Verzoletto aveva le chiavi di questa officina, la fecero ma io non c’ero.

SIGFRIDO RANUCCI Quindi in maniera autonoma.

DIPENDENTE VERZOLETTO SRL Si si.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Sull’auto di Bondi viene trovata una microspia. Viene aperta un’inchiesta contro ignoti per la denuncia dello stesso Tronchetti Provera. Il quale dichiara ai magistrati che proprio a causa del ritrovamento della microspia furono allontanati il vecchio segretario generale della Telecom, Vittorio Nola, e altri dirigenti.

SIGFRIDO RANUCCI Come siete venuti a conoscenza del ritrovamento della microspia sull’auto di Bondi?

GRABRIELE TACCONI- Ex Security Telecom Credo come tutti, dall’articolo di “Borsa e Finanza” dell’8 settembre.

SIGFRIDO RANUCCI E che cosa avete pensato in quel momento?

GRABRIELE TACCONI- Ex Security Telecom C’è stato stupore inizialmente e forti perplessità.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO La vecchia security è delegittimata pubblicamente, si apre la strada per gli uomini che provengono dalla Pirelli. Tutto a posto dunque, anzi no... la Verzoletto fallisce e salta fuori che quella microspia forse non c’è. Quando arriviamo, gli uffici di via Pratesi sono chiusi.

SIGFRIDO RANUCCI Lei sapeva che Verzoletto lavorava per Cipriani per gli investigatori privati e faceva bonifiche in locali ed auto da microspie.

DIPENDENTE VERZOLETTO SRL Le macchine entravano ma per me era gente che portava il telefonino a riparare, io non so che dirle, non so proprio nulla. A perché faceva... insieme a Tronchetti Provera, grande!

SIGFRIDO RANUCCI Signora scusi sa dov’è Verzoletto?

DONNA 1 E’ in Canada.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO La signora che è anche proprietaria dell’immobile ci da altre informazioni.

SIGFRIDO RANUCCI Ma quand’è che hanno chiuso?

DONNA 1 Due giorni fa.

SIGFRIDO RANUCCI E fino a due giorni fa chi c’era?

DONNA 1 Questi che ci sono ora.

SIGFRIDO RANUCCI Cioè quelli della Elcot?

DONNA 1 Si.

SIGFRIDO RANUCCI Sono passati dall’altra parte?

DONNA 1 Si.

SIGFRIDO RANUCCI Lei è sicura che anche se sotto un altro nome sempre Verzoletto è?

DONNA 1 Io le fatture le ho sempre fatte a lui. Lei entra e le dice: “Avrei da ritirare un cellulare”. Non dica che sono stata io perché senno’ mi mette nei guai.

AL CITOFONO Chi è?

SIGFRIDO RANUCCI Cercavo qualcuno che potesse darmi informazioni sul signor Verzoletto.

AL CITOFONO Eh signore, qui nessuno..., questa è la Elcot.

SIGFRIDO RANUCCI Però mi risulta che questa sia ancora proprietà del signor Verzoletto.

AL CITOFONO Io però questo non glielo so dire. Purtroppo i responsabili non li ho in sede.

SIGFRIDO RANUCCI Senta voi non li avete contatti con il signor Verzoletto?

AL CITOFONO No signore.

SIGFRIDO RANUCCI Non sapete dove sia?

AL CITOFONO Non ho la più pallida idea signore, io non lo conosco nemmeno tra l’altro, so solamente chi era. So che era un po’ cicciotello,ma non so nient’altro perché io non lo conosco.

SIGFRIDO RANUCCI A me hanno detto che voi comunque siete legati a lui?

AL CITOFONO Io non so chi le ha detto questa cosa ma io non sono legata a nessuno

SIGFRIDO RANUCCI No lei, come società.

AL CITOFONO In generale, io personalmente no. Qua dentro le persone che siamo nemmeno, gliel’ho chiesto adesso.

SIGFRIDO RANUCCI E come società?

AL CITOFONO Signore non glielo so dire, io sono un’impiegata della Elcot, niente di più.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO In realtà Giorgio Verzoletto è socio al 100% della Elcot, nata dopo la chiusura della Verzoletto srl. Ma proprio indagando su questo fallimento la guardia di Finanza raccoglie la testimonianza di un dipendente sulla vicenda della cimice ritrovata nell’auto di Bondi.

EX DIPENDENTE “VERZOLETTO SRL” Era il 20 agosto sera quando Verzoletto ci disse di prepararci a bonificare una macchina che sarebbe arrivata il mattino seguente. Il mattino seguente in laboratorio Verzoletto ci disse che la bonifica avrebbe portato a trovare una microspia di sicuro, ma io mi chiesi come poteva fare a saperlo visto che tra l’altro tutte le bonifiche che avevamo fatto fino a quel momento non avevano mai trovato un tubo. Ma il mio collega mi disse “Fava, la microspia la piazziamo noi”. A quel punto ci disse di fare finta di diventare operativi e cominciamo a lavorare su questa Audi A8 smontando alcuni pezzi come i panelli interni della portiera e altre operazioni di facciata che comunque erano solo tese a perdere del tempo. Perdendo tempo in modo che l’autista potesse essere allontanato con la scusa di un caffè e a quel punto la microspia fu piazzata nella plafoniera della luce di cortesia. Al ritorno dell’autista Verzoletto affermò che la microspia era stata ritrovata. SIGFRIDO RANUCCI E di che microspia si trattava?

EX DIPENDENTE “VERZOLETTO SRL” Si trattava di un cellulare sgusciato di quelli che noi preparavamo in laboratorio.

SIGFRIDO RANUCCI Perché voi eravate concessionari Motorola?

EX DIPENDENTE “VERZOLETTO SRL” A quel tempo noi eravamo concessionari Motorola.

SIGFRIDO RANUCCI Senta ma se la microspia è stata messa dopo, perché Bondi ha sentito disturbi sulle frequenze della radio?

EX DIPENDENTE “VERZOLETTO SRL” Questo andrebbe chiesto a lui, io di certo non lo so.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Della vicenda si sono occupati i magistrati di Milano che si sono rivolti a uno dei maggiori esperti in intercettazioni.

PERITO DEL TRIBUNALE MILANO In pratica era una parte di un telefono cellulare.

SIGFRIDO RANUCCI Possiamo vedere?

PERITO DEL TRIBUNALE MILANO Certo, un telefono cellulare smontato. A questo apparecchio sono state tolte il display, la tastiera, l’antenna, la carrozzeria esterna ed è stato dotato di un’antenna artigianale, con un cavetto di collegamento, troviamo un microfono...

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Un cellulare smontato dunque dal quale erano stati cancellati tutti i dati ma grazie un sofisticato software qualcosa di interessante il tecnico l’ha trovata.

PERITO DEL TRIBUNALE MILANO In questo momento stiamo acquisendo il contenuto della memoria, in particolare la porzione che è stata cancellata. Quello che vediamo evidenziate in questo momento sono quelle che riguardano le chiamate telefoniche ricevute dalla microspia. La cosa interessante è che entrambe le chiamate provengono dallo stesso numero che risulta essere quello del tecnico bonificatore.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO Cioe’di Verzoletto. Da li a pochi mesi sarebbe arrivato dalla Pirelli Giuliano Tavaroli, che modifica la struttura della security, un esercito di circa 500 dipendenti ai suoi ordini, senza limiti di spesa, e che risponde direttamente al Presidente Tronchetti Provera. Soprattutto Tavaroli crea e mette sotto il suo diretto controllo il Cnag, il Centro nazionale autorità giudiziaria, attraverso il quale passano le richieste d'intercettazione telefonica del nostro Paese. Mai un semplice ex brigadiere dei carabinieri era diventato capo della Security di una grande multinazionale. Nel maggio del 2005 durante la perquisizione, nella sua abitazione vengono trovati documenti riguardanti l’ Opus Dei, del Sisde, volantini delle br, gli organigrammi segreti dei servizi di sicurezza del nostro paese. Tra le carte spunta anche quello che è il suo grande progetto... One Security.

MARCO BERNARDINI- Investigatore privato Io ho sentito parlare di un progetto che era idealizzato da Tavaroli che era quello di creare una grande agenzia investigativa con tutta
 

Albatros

Utente Spoglia Seniòrite
grillo.... sembra caschi dalla luna...

solito populista...


lui che e' attento a tutto, non sa che non conta un quazzo farsi fare le deleghe??

per poter rappresentare in assemblea occorre avere almeno lo 0,1% del capitale (13 milioni di euro)..

poi puoi farti fare le deleghe per aumentare... ma senza quello non vai da nessuna parte..
 

gastone

Forumer storico
Albatros ha scritto:
grillo.... sembra caschi dalla luna...

solito populista...


lui che e' attento a tutto, non sa che non conta un quazzo farsi fare le deleghe??

per poter rappresentare in assemblea occorre avere almeno lo 0,1% del capitale (13 milioni di euro)..

poi puoi farti fare le deleghe per aumentare... ma senza quello non vai da nessuna parte..


magari l'ha già in tasca,
che ne sappiamo noi?
 

Users who are viewing this thread

Alto