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FTSE Mib FuturesBillion’s SuperTradingSystem SHARK³ – The Power of Trading
Quanto indicato il giorno precedente scrivendo “il primo traguardo da considerare è posto a 20.100 punti S&P/MIB” ha trovato conferma.
L’indice S&P/MIB termina la sessione borsistica a 20.152 punti (+ 1,26%).
Una volta tanto le borse americane, chiuse per la festività del Ringraziamento, potrebbero rincorrere quelle europee con un’apertura positiva a conferma della possibilità di una terza seduta con il segno più.
Unico negativo rispetto alle altre borse europee ed americane, l’indice S&P/MIB termina la sessione borsistica a 19.985 punti (- 0,89%).
Il saldo settimanale dell’indice è comunque un + 7,80%, che grazie alla seduta di lunedì riesce a recuperare ben 1.450 punti dal minimo degli ultimi anni.
In questo momento si è venuta a formare una piccola area di “congestione”, o di “tensione” a seconda di come la si vede.
Và ricordato che oggi inizia il mese di dicembre, ultimo mese prima della chiusura dei bilanci annuali per la maggior parte delle aziende a listino; in questo periodo assisteremo alla sistemazione delle operazioni in essere con l’obiettivo di presentare agli azionisti bilanci il meno sacrificati possibile, uniti alla minor perdita possibile del proprio portafoglio azionario.
Quindi se oggi si sale potrebbe essere in modo maggiore rispetto agli altri indici; in caso contrario la discesa dovrebbe essere frenata avendo già dato.
Contrariamente alla scorsa settimana, l’indice S&P/MIB termina la prima seduta borsistica della nuova ottava in forte negatività a 18.736 punti (- 6,25%).
Il nuovo mese borsistico parte quindi con il segno meno; alle notizie negative che arrivano da tutti i fronti non hanno ancora trovato seguito o non sono attualmente visibili le misure che i governi di tutti i paesi industrializzati stanno facendo partire per porre un freno alla crisi economica internazionale.
Per quanto riguarda l’indice S&P/MIB, è d’auspicio un rimbalzo per evitare il nuovo minimo degli ultimi anni.
Nuovo rimbalzo dai minimi per le borse europee ed americane; l’indice S&P/MIB recupera il 1,95% chiudendo la seduta borsistica positivamente a 19.102 punti.
Dire se anche oggi avremo un segno più è cosa ardua, pur se auspicabile.
A quanto pare l’indice S&P/MIB stà creando un corridoio a quota 18.500 / 20.500 punti in cui muoversi lateralmente; al momento non resta che prestare attenzione a questi valori.
Ancora fanalino di coda delle borse europee, l’indice S&P/MIB chiude la seduta borsistica a 18.911 punti (- 1,14%).
Il ribasso del tasso di interesse dal 3,25% al 2,50% deciso dalla BCE invece di spronare, mortifica i mercati finanziari europei.
Forse che la scelta aggressiva di un taglio dello 0,75% (ci si aspettava lo 0,50%) invece di dare un segnale positivo, sottolinea la forte discesa dell’inflazione in breve tempo dovuta al calo dei consumi nei paesi membri… può darsi.
Non resta che augurarci un nuovo rimbalzo sui minimi del periodo.
Le notizie che giungevano da oltre oceano sui dati occupazionali hanno incredibilmente affossato le borse europee, e fatto chiudere molto positivamente le borse americane.
L’indice S&P/MIB chiude la seduta borsistica a 17.968 punti (- 4,99%), nuovo minimo degli ultimi anni.
Che dire, se non che la speculazione la fà da padrone.
Pare proprio impossibile anche solo cercare di impostare operazioni di più ampio respiro che vadano oltre le poche ore.
Unica nota è che chi ha il denaro per comprare, e ci sono anche se non sembra, su queste quotazioni non sbaglia certo acquistando azioni di società solide con dividendi certi e con possibilità di lauti margini negli anni a venire.
Borse alla riscossa; dall’Asia, all’Europa, all’America.
L’indice S&P/MIB termina la seduta borsistica a 19.314 punti (+ 7,49%), recuperando ampiamente la seduta precedente.
Quando ci sono i saldi gli acquisti non mancano, e così è stato con l’assalto ai titoli.
A questi prezzi le azioni sono ampiamente appetibili soprattutto quelle con maggior solidità patrimoniale, a maggior capitalizzazione intrinseca, e con dividendi di sicuro interesse.
Ora si tratta di vedere se l’indice rientrerà nel movimento laterale abbandonato con una seduta che, con il senno di poi, pare sia stata solo di speculazione.
L’indice S&P/MIB chiude la seduta borsistica a 19.620 punti (+ 1,58%), sulla media delle altre borse europee.
Ora l’indice è rientrato nel canale che aveva iniziato a costruire nelle ultime settimane, portando i maggiori indicatori in territorio più tranquillo.
A questo punto una semplice pausa di assestamento non turberebbe i mercati finanziari; occorre ricordare che la situazione economica mondiale è sempre molto delicata e che gli strappi borsistici potrebbero avere conseguenze pericolose e difficilmente controllabili.
Non c’è di che lamentarsi; una tre giorni borsistica così (+ 10,14%) non la si vedeva da più di un mese.
L’indice S&P/MIB termina la giornata a 19.830 punti (+ 1,07%).
Ed il grafico ritorna a prender vita, carico di segnali e di speranze.
A continuare nel dire che l’indice potrebbe prendersi una pausa, alla fine ci si indovina. Ma non è questo il punto.
E’ che la fase di accumulo a cui stiamo assistendo si stà muovendo leggermente su altre mani, disposte a pagare qualcosa in più ma pur sempre a prezzi molto convenienti.
Questo è l’augurio; che quota 20.000 punti diventi un buon riferimento e che il movimento laterale prosegua su tale livello.