(ANSA) - ROMA, 21 mar - Un'eventuale contro-opa rispetto all' offerta lanciata dagli spagnoli del Bbva su Bnl (Milano: BANI.MI - notizie - bacheca) dovrà essere rivolta al 100% del capitale della banca. Lo chiede l' associazione dei piccoli azionisti della banca romana in una lettera aperta indirizzata al ministro dell'Economia Domenico Siniscalco, al Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio, al presidente della Consob, Lamberto Cardia, e al presidente della Bnl, Luigi Abete. "Preso atto che ci si trova di fronte ad una offerta totalitaria - si legge nelle lettera - è nostra opinione che qualsiasi altra iniziativa alternativa sia rivolta indistintamente alla totalità degli azionisti per la totalità dei titoli detenuti, in quanto ogni diversa soluzione costituirebbe una palese discriminazione in danno dei soggetti più deboli, i Piccoli Azionisti".
Azione Bnl (il nome dell'associazione) ritiene poi "indispensabile individuare adeguati ed efficaci strumenti di informazione univoca nei confronti dell'azionariato diffuso", e chiede che venga salvaguardato il patrimonio di rappresentanza dei piccoli azionisti: "dovrà quindi essere impegno prioritario delle istituzioni e delle parti coinvolte - si legge nella lettera - assicurare comunque il mantenimento degli attuali livelli di relazioni e partecipazione".
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(ANSA) - ROMA, 21 mar - "Perché la Banca d'Italia, come sembrerebbe, ha ricevuto, anche questa mattina, Francesco Caltagirone (Milano: CALI.MI - notizie - bacheca) , capofila del contropatto Bnl (Milano: BANI.MI - notizie - bacheca) , dopo il fallimento delle trattative con la Popolare di Novara e Verona e soprattutto dopo l'annunciata Opa del Bbva sulla Bnl stessa"? Lo chiede polemicamente la segretaria confederale della Cgil, Nicoletta Rocchi.
Via Nazionale, prosegue Rocchi- "ha, in passato, bloccato Opa giudicate ostili dalle aziende che ne erano state oggetto. In questo caso, la Bnl non ha espresso posizione contraria al progetto spagnolo, che ha peraltro posto fine a una lunga situazione di grave incertezza". Per la segretaria della Cgil, "la Bnl ha bisogno di stabilizzare il suo assetto proprietario e "la soluzione non può essere certo quella fornita dal contropatto 'dei palazzinari', come è universalmente nota l' alleanza di Caltagirone e soci. Dalla Banca d'Italia - conclude la Rocchi - ci aspettiamo dunque che svolga la sua funzione di vigilanza nel rispetto delle regole, senza sovrapporvi scelte politiche che, come tali, sarebbero bocciate dall'Europa e che potrebbero risultare pericolose per la stessa Bnl".
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(ASCA) - Roma, 21 mar - ''Contrariamente alla prassi abitualmente da noi seguita di commentare solo notizie ufficiali, siamo ora costretti dalle notizie di stampa relative alla annunciata OPS totalitaria da parte di BBVA a rivolgerci, per quanto di rispettiva competenza, alle Istituzioni da Voi rappresentate'': inizia cosi' la lettera aperta inviata dall'Associazione Piccoli Azionisti BNL al ministro dell'Economia Siniscalco, al governatore della banca d'Italia, al presidente della Consob ed a Luigi Abete, presidente di BNL (Milano: BANI.MI - notizie - bacheca) . La lettera sottopone ai destinatari le seguenti considerazioni: la proposta OPS, che riguarda due societa' entrambe quotate alla nostra Borsa, e' avanzata da un soggetto di diritto spagnolo nei confronti di un soggetto di diritto italiano. Si rende pertanto indispensabile individuare adeguati ed efficaci strumenti di informazione univoca nei confronti dell'azionariato diffuso; al fine di assicurare pari trattamento a tutti i portatori del titolo BNL, va rammentato che migliaia di loro (circa 18.000) detengono azioni bloccate da una norma fiscale. Occorre quindi garantire la neutralita' fiscale nella loro eventuale scelta di adesione alla citata Offerta Pubblica di ''Scambio''; preso atto che ci si trova di fronte ad una offerta ''totalitaria'', e' nostra opinione che qualsiasi altra iniziativa alternativa sia rivolta indistintamente alla totalita' degli azionisti per la totalita' dei titoli detenuti, in quanto ogni diversa soluzione costituirebbe una palese discriminazione in danno dei soggetti piu' deboli, i Piccoli Azionisti''. La lettera conclude esprimendo l'esigenza che venga salvaguardato il patrimonio di rappresentanza ''faticosamente costruito in questi anni'': dovra' essere impegno prioritario delle istituzioni assicurare il mantenimento degli attuali livelli di relazioni e partecipazione.
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