bolla sull'indice SP500 e sul Russel 1000? teniamo sempre monitorata la curva dei tassi.

a guardare i grafici sembra quasi che qualcuno sapesse molto prima cosa stava per succedere
ce lo aspettavamo un po' tutti
non sapevamo quando
ma eravamo certi che sarebbe arrivato

magari non in questo modo così violento

non è neppure un coltello che cade ma una Katana giapponese
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POWELL (FED) INTERVIENE A SORPRESA: cerca di placare i mercati… ma…

Dopo una settimana di disastri borsistici, con perdite a due cifre in tutto il mondo, e con i titoli di stato tedeschi con rendimento a -0,63% e quelli USA sotto 1,2%



Alla fine Jerome Powell, il governatore della FED, ha deciso di intervenire con un gesto che, nel mondo delle banche centrali, non accade spesso, cioè con un comunicato non programmato, al di fuori dei canoni normali. Ecco il testo:

The fundamentals of the U.S. economy remain strong. However, the coronavirus poses evolving risks to economic activity. The Federal Reserve is closely monitoring developments and their implications for the economic outlook. We will use our tools and act as appropriate to support the economy.

I dati fondamentali dell’economia USA rimangono forti. Comunque il coronavirus pone dei rischi sempre in evoluzione per l’attività economica. La Federal Reserve sta controllando da vicino gli sviluppi e le implicazioni sulle previsioni economiche. Utilizzeremo i nostri strumenti e le nostre azioni come appropriato per sostenere l’economia.

Dopo questa dichiarazione vi è stato un certo rimbalzo dei mercati, ma molto relativo, e poi si è tornati nella solita direzione. Eppure la presa di posizione sembra forte e la scorsa settimana Kuroda, per la BoJ, ha fatto delle dichiarazioni simili. Perchè non ha funzionato sui mercati?Avanziamo delle ipotesi:

  • l’incertezza sugli effetti del coronavirus è eccessiva;
  • la BCE ha preso una posizione opposta, con la Lagarde che, per ora, non intende fare nulla. Quando agirà sarà, comunquee come al solito troppo tardi e sarà un disastro;
  • le aspettative sono molto elevate, ormai ci si aspetta almeno 2-3 tagli da parte della FED, ed adesso, dopo le parole, ci si aspetta i fatti.
Mi sa che Powell dovrà inventarsi qualcosa si diverso.
Nello stesso tempo vedremo quanto tempo impiegherà la Lagarde a cambiare idea.
 
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gia che ci sono metto anche il graf. del nostro indice con il ritraccio di fibo al 50% come sullo SP500 del rialzo partito all'inizio di dicembre 2019; questo per dire che mi aspetto un bel rimbalzo
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Finalmente! E' come una liberazione. quanto sta accadendo sui mercati era previsto è quasi inevitabile.
D'altronde una crisi importante era attesa; molti analisti ne erano consapevoli. Semplicemente non si sapeva quando sarebbe avvenuta. Questo perché nonostante l'allargamento della forbice che si era creato tra la realtà e il mondo fittizio, nessuno si poteva permettere ti assumersi la responsabilità di far cadere il castello. Non se lo poteva permettere la politica, tanto meno le banche centrali e il sistema finanziario e nemmeno una parte del sistema economico.

Come sempre accade, nessuno si voleva prendere la responsabilità di un tale evento; ma la situazione, però, è critica.

L'ultimo trimestre del 2019 ci ha consegnato un rallentamento economico generale:
la Germania con una crescita del PIL pari a zero,
l'Italia con un PIL a -0,3%,
la Francia che balbettava con una crescita minima e deficit e debito in peggioramento,
una riduzione della stessa crescita cinese
e anche gli Stati Uniti alla fine, si sono ritrovati con un PIL inferiore a quanto ci si aspettava;
il tutto, nonostante il periodo natalizio che normalmente porta una certa positività.

Ma non solo, ad esempio, la Germania viene da un anno e mezzo di calo della produzione, stessa cosa per l'Italia, un debito mondiale in continuo aumento parliamo di 250000 miliardi, il 330% del PIL mondiale.......ma nonostante tutto questo le borse dove erano?
Gli indici mondiali erano ai loro massimi, sempre più in alto, come se tutto andasse a gonfie vele. Mercati lontani dall'economia reale che scontanvano una continua crescita. E ad ogni cedimento, ad ogni piccola crepa, ecco intervenire le banche centrali in aiuto con immissioni monster di liquidità: il sistema deve tenere e andare avanti. Ma la situazione era insostenibile, riuscire a superare i massimi avendo già scontato tutto ciò che di positivo si poteva trovare (o inventare) era veramente difficile. Sì cominciava a pensare che la corda fosse tirata abbastanza. Gennaio era stato un mese senza scosse.

Ma poi, ecco arrivare l'aiuto , l'occasione, il capro espiatorio, il colpevole perfetto. Sua maestà Coronavirus: un'occasione da non perdere, un'opportunità irripetibile. L'operatività si fa frenetica: in una settimana crollo vertiginoso. Per trovare a Wall Street una discesa simile dobbiamo risalire (guarda caso) al 2008, per trovare i volumi registrati nell'ultima cinquina dobbiamo risalire al 2011. Come lasciarsi scappare questa manna improvvisa (non proprio).

Una fantastica un'influenza non mortale non pericolosa sicuramente di grandissimo contagio di facile espansione è stato l'elemento scatenante che ha consentito di mettere in scena la grande rappresentazione teatrale: blocco delle aggregazioni nessun convegno però è possibile andare a lavorare in aziende in cui ci si trova assieme in centinaia di persone, se non migliaia.

Non è possibile andare a giocare a tennis in due, ma è possibile andare al supermercato in mezzo ad una moltitudine di persone impanicate, non si può andare allo stadio ma in serie B si; se poi è basket allora si può. Al bar sotto l'ufficio c'era abbastanza gente, ma non era un problema fino alle 18. Dopo si. Una farsa a dimostrazione della non gravità di tale virus ma sufficiente a creare il panico a frenare l'economia e a limitare la vita quotidiana. Ma soprattutto, una manna invece per i mercati che hanno potuto agire come raziocinio imponeva, ma che sarebbe stato politicamente scorretto.

Ma non è niente di nuovo, anzi è tutto molto vecchio.
Basta ricordare le speculazioni delle Dot.com. Eri un pazzo se osavi dire che non aveva senso e che si sarebbe pagata tale esagerazione. C'è voluto un 11 settembre per far crollare i mercati. Nel 2008 invece ci fu la lehman Brothers a portarsi sulle spalle il fardello del colpevole. Si sapeva dal 2006 che la situazione era esageratamente e irrimediabilmente insostenibile. Ma anche in quel caso se ne parlavi eri additato come colui che non capiva niente; il mondo era cambiato e ci si doveva adeguare.
Ancora oggi ci sono politici e pseudo economisti accasati che hanno il coraggio di dichiarare che non si sa di preciso cosa sia successo nel 2008 e perché sia successo quando si conoscono perfettamente le motivazioni e gli accadimenti; e si conoscevano ben prima che scoppiassero. E oggi il fattore scatenante dell'ineluttabile è il nostro caro Coronaviurus. Da tempo invitavamo ad essere cauti sull'azionario e a non andare troppo long, ma anche in questo caso, come nei precedenti, è servito il fattore X. Ed ora è tutto più semplice, la facciata è triste, ma dietro le quinte si gongola. A livello politico, in Italia ad esempio, il PIL sarebbe stato negativo anche nel primo trimestre 2020 conclamando ufficialmente la recessione tecnica anche senza il coronavirus con la conseguente necessità di una nuova manovra correttiva. Politicamente sarebbe stata dura. Adesso è tutto lecito. Si è riusciti a far passare una legge sull' intercettazione in stile stato sovietico e Gualtieri ha potuto tranquillamente parlare del bisogno di una manovra che consisterà in nuove tasse i nuovi limiti alla libertà individuale e di impresa come se fosse tutto normale proprio perché dovuto coronavirus per cause esterne, astratte e accettate dalle persone, dalla loro ignoranza. Il coronavirus è stata la manna piovuta dal cielo o da chissà quale altra parte che consente un ritorno alla realtà, consente di riequilibrare gli accessi finanziari, consente probabilmente una possibile recessione mondiale salutare che l'establishment non avrebbe potuto giustificare e sopportare e consente di far pagare il conto, come sempre, alla gente senza responsabilità; anzi, trasformandosi in salvatori della patria. Inutile dire l'avevamo detto; col senno di poi non si va da nessuna parte.
Ora invece siamo quasi pronti per un bel rimbalzo a V; che però sarà solo illusorio, poi probabilmente, con meno isterismo, si riprenderà a scendere ancora un pò.
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Intanto le azioni di Deutsche Bank sono sotto gli otto dollari...
Magari scoppia tutto.....botto finanziario megagalattico ma almeno salta tutto quanto. Almeno BCE, UE tanti saluti...
40-45 TRILIONI di derivati a bilancio, banca-zombie e hanno pure partecipato al saccheggio della Grecia.....bah
 
Paolo Nardovino in arte Celeron chiama un ribasso molto consistente sullo S&P a 1576 punti che è il max del 2007
Market News del 16 Marzo 2020 con Paolo Nardovino
da 28:08

ha riproposto il ciclo di Bayer
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