News, Dati, Eventi finanziari Bomba a Nassiriya: quattro morti, tre italiani e un rumeno

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Bomba a Nassiriya
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Attentato a Nassiriya, tre militari italiani sono morti e uno è gravemente ferito. Una quarta vittima è un soldato romeno. Una bomba è esplosa durante il passaggio di un mezzo a bordo del quale c'erano i cinque militari.


11:20 Pisanu: "Morti per la pace"

I militari italiani morti a Nassiriya sono caduti "per costruire la pace". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu nel suo intervento alla festa dei vigili del fuoco sottolineando che "è a loro che i pompieri dedicano la cerimonia".
11:14 Rutelli: "Agenda non cambierà"

Profondo dolore e cordoglio per l'attentato che questa mattina è costato la vita ai militari italiani a Nassiriya è stato espresso dal presidente della Margherita Francesco Rutelli ai familiari delle vittime e ai Vertici dell'Arma dei Carabinieri e dell'Esercito, così duramente colpiti. "Ci stringiamo con tutta la Nazione attorno alle loro famiglie e alle Forze Armate di fronte a questo gesto orribile e vigliacco, che è costato la vita ai nostri ragazzi e a un militare rumeno, impegnati al servizio della ricostruzione dell'Iraq", dichiara Rutelli. "Deve essere chiaro a tutti che l'agenda dell'Italia in Iraq non è mai stata e mai sarà determinata nè modificata dai gesti criminali dei terroristi".
11:00 Ciampi: "Italia unita piange caduti"

"Il mio pensiero va alle famiglie delle nuove vittime di Nassiriya. Sento con loro un immenso dolore per la perdita di questi giovani che operavano con onore al servizio della Patria. La mia solidarietà va all'Esercito Italiano e all'Arma dei Carabinieri, ancora una volta duramente colpiti. Tutta l'Italia, unita, si stringe attorno alle Forze Armate per piangere i nostri caduti. Ho fiducia che i responsabili di questo vile attentato saranno individuati e perseguiti". Così il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in una dichiarazione.
10:45 Fini: "Dolore e partecipazione"

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Gianfranco Fini è in contatto con l'ambasciatore d'Italia a Bagdad per gli aggiornamenti sull'evolversi della situazione e "per rappresentare i sentimenti di dolore, partecipazione e vicinanza ai nostri militari, ancora una volta colpiti dalla barbarie terrorista nell'adempimento del loro dovere in una missione di pace". Lo dice una nota della Farnesina.
10:39 Stato maggiore: i nomi delle vittime italiane

Nell'attentato a Nassiriya contro la colonna del contingente italiano sono morti il capitano dell'esercito Nicola Ciardelli, del 185esimo battaglione dei paracadutisti di Livorno; il maresciallo capo dei carabinieri Franco Lattanzio, 28 anni di Pacentro (Aquila); e il maresciallo capo dei carabinieri Carlo de Trizio, 27 anni di Bisceglie (Bari). E' rimasto gravemente ferito il maresciallo aiutante Enrico Frassinito di Padova. Frassinito e de Trizio si trovavano in Iraq da soli 13 giorni, erano giunti a Nassiriya il 14 aprile scorso. Lattanzio era in Iraq dal 3 dicembre del 2005.
10:31 Rizzo: "Basta morti, ritiro delle truppe"

"Altre giovani vite spezzate in nome di una guerra di aggressione ingiusta e nata sulla menzogna. E' un massacro inaccettabile di civili iracheni e di truppe straniere". Lo dice Marco Rizzo dei Comunisti italiani: "Nello stringerci attorno alle famiglie - aggiunge - per il dolore, non possiamo che sottolineare come il ritiro immediato delle truppe dall'Iraq sia una priorità".
10:29 Di Pietro: "Ora il ritiro dall'Iraq"

"E' una notizia drammatica che mai avremmo voluto apprendere di nuovo", così Antonio Di Pietro, leader di Italia dei Valori, commenta la morte dei soldati italiani a Nassirya.
"In questo momento di indicibile dolore - aggiunge Di Pietro - vogliamo esprimere la nostra solidarietà alle forze dell'ordine e alle famiglie delle vittime di questo vile attentato". Tuttavia, aggiunge, "questo è il momento delle decisioni e non delle divisioni" e occorre "predisporre al più presto il ritiro delle truppe dall'Iraq, nei tempi tecnici previsti".
10:24 Il militare romeno morto aveva 28 anni

Il militare romeno morto insieme a tre italiani nell'attacco a Nassiriya era il caporale Hancu Bogdan e aveva 28 anni, secondo quanto fa sapere il ministero della Difesa romeno.
Bogdan faceva parte della Polizia militare formata da 100 uomini e ospitata a Camp Mittica.
10:19 Nuovo bilancio: sono tre gli italiani morti

E' salito a tre il numero dei militari italiani morti nell'attentato a Nassiriya insieme a un soldato romeno. Una delle vittime è il capitano dell'esercito Nicola Ciardelli, 34 anni, di stanza a Livorno, un altro è il maresciallo dei carabinieri Franco Lattanzio che prestava servizio a Chieti. La terza vittima è uno dei due carabinieri rimasti gravemente feriti che non è sopravvissuto ed è morto in ospedale. Non si conosce ancora il nome.
10:06 Mele: "Un ko ma ci risolleveremo e andremo avanti"

L'attentato di stamattina nel quale hanno perso la vita due militari italiani e uno romeno a Nassiriya "è un ko, dal quale però ci risolleveremo. Siamo risoluti ad andare avanti nella nostra missione di sicurezza, di umanitaria collaborazione con le autorità locali per la convivenza civile". Lo ha detto il maggiore Marco Mele, portavoce del contingente italiano in Iraq, nel corso di una breve intervista al Giornale Radio Rai. Mele ha riferito che l'attentato era stato predisposto in un punto di "un percorso stradale noto e che i militari italiani percorrevano da quasi tre anni".
09:53 Berlusconi: "Sono addolorato"

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi segue la vicenda dell'attentato a Nassiryia in continuo contatto con i Sottosegretari Gianni Letta e Paolo Bonaiuti a Palazzo Chigi. Il Presidente Berlusconi, si legge in una nota, è rimasto profondamente addolorato per la scomparsa dei nostri militari e del militare rumeno e partecipa al dolore delle loro famiglie.
09:43 Uno dei morti è il capitano Ciardelli

E' il capitano dell'esercito Nicola Ciardelli, 34 anni, uno dei due morti italiani nell'attentato di Nassiriya. L'ufficiale era in servizio al 185/mo reggimento acquisizione obiettivi di Livorno. Lascia la moglie Giovanna, un bambino di pochi mesi.
I genitori abitano ad Avellino.
09:38 Bertinotti: "Dolore e nuova ragione per la pace"

"Ci uniamo al dolore di tutto il popolo per la morte dei soldati italiani in Iraq. Porgiamo ai familiari delle vittime la nostra più intensa solidarietà umana e la comprensione per il loro dolore. Per parte nostra, sul terreno della politica non possiamo che trarre una ulteriore ragione per il nostro impegno contro la guerra e il terrorismo". Lo afferma il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti.
09:31 Casini: "Oggi niente divisioni sul dolore"

Il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, ha espresso al ministro della Difesa, Antonio Martino, il cordoglio della Camera dei deputati per il "nuovo efferato atto terroristico" di cui sono stati vittime i militari italiani a Nassiriya. "In questo momento non sono consentite distinzioni di parte, né distinguo politici. L'arma dei carabinieri e l'esercito hanno la solidarietà di tutti gli italiani", conclude Casini.
09:30 Fassino a Martino: "Profondo dolore"

"Profondo dolore per le vittime e solidarietà alle loro famiglie in queste ore buie e dolorose". Con queste parole Piero Fassino ha espresso al ministro della Difesa Antonio Martino il cordoglio dei Ds per l'attentato di Nassiriya.
09:29 Difesa conferma: "Due e non tre i morti italiani"

Sono due e non tre i morti italiani nell'attentato di Nassiriya. Lo precisa ora anche lo Stato maggiore della Difesa, correggendo una precedente nota in cui si parlava di tre vittime italiane e una romena.
09:19 Prodi: "Tragedia che colpisce tutta l'Italia"

"E' con profondo dolore che apprendo la notizia della morte dei nostri militari a Nassiriya. Questa tragedia colpisce tutta l'Italia". Lo afferma il leader dell'Unione Romano Prodi. "In questo momento di dolore e di lutto sono vicino alle famiglie delle nostre vittime, a cui invio le mie più sentite condoglianze". "Il numero dei morti è elevato - dice Prodi - e credo che questo si inserisca in una tensione crescente in Iraq, tensione che è aumentata in questi mesi e che oggi si fa ancora più forte in vista dei problemi politici interni". Quanto a lasciare l'Iraq, "è da parecchio tempo che noi abbiamo una politica molto precisa", conclude.
09:17 Nuovo bilancio: tre morti e due feriti gravi

Il portavoce del contingente italiano a Nassiriya Marco Mele ha detto che le vittime dell'attentato sono tre e non quattro: un carabiniere, il capitano dell'esercito e il militare romeno. I feriti gravi sono due e non uno e sono entrmabi sottufficiali dei carabinieri.
09:13 Procura di Roma apre un'inchiesta

La procura di Roma ha avviato un inchiesta sull'attentato avvenuto a Nassiriya e nel quale sono morti tre italiani e un romeno. Strage con finalità di terrorismo il reato per il quale procede il pubblico ministero Franco Ionta, capo del pool antiterrorismo di Roma e magistrato al quale sono affidati tutti i fascicoli processuali aperti per episodi di terrorismo avvenuti in Iraq ai danni di cittadini italiani.
09:10 E' di Roma il carabiniere ferito

Uno dei carabinieri coinvolti nell'attentato a Nassiriya è un militare del nucleo radiomobile dei carabinieri di Roma. Secondo le prime informazioni il carabiniere sarebbe in condizioni molto gravi.
09:09 Cinque giorni fa l'ultima minaccia agli italiani

L'ultima azione ostile nei confronti dei militari italiani era stata cinque giorni fa: un ordigno posto ai lati della carreggiata, fatto esplodere, anche in quel caso, al passaggio di un convoglio. Ma si parlò di una bomba a basso potenziale e di un'azione che poteva dunque essere soltanto dimostrativa.
09:05 Ci sarebbero altri feriti tra i militari italiani

Secondo la tv satelittare Sky ci sarebbero altri feriti dopo l'attentato a Nassiriya.
09:02 Stato maggiore: "In corso indagini e accertamenti"

"Sono in corso accertamenti, condotti in stretto coordinamento con la polizia locale, intesi a individuare la natura dell'ordigno, l'origine dell'esplosione e gli eventuali responsabili". Lo comunica lo Stato maggiore della Difesa.
09:00 L'ordigno era posto al centro della carreggiata

Era posto al centro della carreggiata l'ordigno esploso alle 8.50 ora locale (6.50 ora italiana), lungo una strada a sud ovest di Nassiriya. Lo riferisce lo Stato maggiore della Difesa. Nell'esplosione è rimasta coinvolta una pattuglia del contingente italiano composta da quattro veicoli protetti del reggimento carabinieri della Msu (Multinational Specilaized Unit) con a bordo un ufficiale dell'esercito, 15 militari dell'Arma e un graduato della polizia militare rumena.
08:54 Il ferito grave è un carabiniere

Il ministero della Difesa comunica che il quinto uomo che era a bordo del mezzo esploso sulla bomba rimasto ferito è un sottufficiale dei carabinieri. E' attualmente ricoverato nell'ospedale da campo italiano.
08:52 I morti sono tre italiani e un romeno

I militari rimasti uccisi sono un ufficiale dell'esercito italiano, due sottufficiali dei carabinieri e un caporale della polizia militare romena. Lo comunica il ministero della Difesa
08:44 Ministero della Difesa: "Quattro morti nell'attentato"

Il ministero della Difesa ha emesso una nota: "Un convoglio italiano formato da quattro mezzi - si legge nel comunicato - è stato fatto oggetto di un attacco mentre era in trasferimento per rilevare il personale in servizio presso un comando locale della polizia irachena". "Uno dei mezzi con a bordo 4 militari italiani (un capitano dell'esercito e tre carabinieri) e un romeno appartenente alla forza multinazionale di stanza a Nassiriya è stato colpito dall esplosione", prosegue la nota. "Risultano deceduti 4 militari mentre il quinto versa in gravi condizioni". Il mezzo, conclude il comunicato, faceva parte di un convoglio di quattro veicoli. Non viene confermata la nazionalità del ferito.
08:41 Calderoli: "La missione non cambia"

"In questo momento prevale in tutti noi il dolore e il cordoglio. Ma ciò non vuol dire che si prendono decisioni improvvise rispetto ad una linea che si è sviluppata negli anni e che deve concludersi: la missione c'è e va conclusa". E' il primo commento a caldo di Roberto Calderoli (Lega Nord) all'attentato di Nassiriya. "Purtroppo - prosegue Calderoli - di terrorismo si muore non solo in Iraq ma anche nei luoghi di vacanza, a Londra e a Madrid".
08:28 Ciampi: "Sgomento e immenso dolore"

Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, a quanto si apprende, sapute dal ministero della Difesa le prime notizie dell'attentato di Nassiriya, ha espresso sgomento e immenso dolore per l'accaduto. Il capo dello Stato ha chiesto alle autorità competenti di essere tenuto costantemente informato per conoscere gli sviluppi e i particolari della vicenda.

www.repubblica.it
 
L'attentato in un punto stradale noto
Bomba a Nassiriya. Morti tre italiani
Tre connazionali e un rumeno vittime di un ordigno contro un convoglio. Grave un altro carabiniere ferito


NASSIRIYA - Quattro morti (tre italiani e un rumeno) e un ferito grave nell'esplosione di un ordigno avvenuta questa mattina a Nassiriya verso le 7,30 ora italiana. Il Comando della missione Antica Babilonia comunica che sono deceduti un capitano dell'Esercito, un sottufficiale dei Carabinieri e un caporale della Polizia Militare rumena. Un altro sottufficiale dei carabinieri è morto nell'ospedale italiano da campo dove era stato ricoverato in gravissime condizioni dopo l'attentato. I medici militari hanno fatto di tutto per salvargli la vita, ma ogni tentativo è stato inutile. Ricoverato con lui un altro carabiniere.
LE VITTIME - I tre morti italiani sono il capitano dell'esercito Nicola Ciardelli, 34 anni, pisano, in servizio a Livorno, il Maresciallo capo dei carabinieri Franco Lattanzio, originario dell'Aquila e in servizio a Chieti e il maresciallo capo dei Carabinieri Carlo De Trizio, 27 anni di Bisceglie (Bari), in servizio al nucleo radiomobile di Roma, deceduto in ospedale. Il militare rumeno è il caporale Hancu Bogdan. Aveva 28 anni e faceva parte della Polizia militare rumena formata da 100 uomini e ospitata a Camp Mittica.
Il carabiniere ricoverato è Enrico Frassinito, 41 anni, maresciallo aiutante Sups del comando provinciale Carabinieri di Padova, a sua volta in gravi condizioni con ustioni su circa il 30% del corpo, ma pare non in pericolo di vita. Nato nel Padovano ma residente a Sommacampagna (Verona).
Frassinito e de Trizio si trovavano in Iraq da soli 13 giorni, erano giunti a Nassiriya il 14 aprile scorso. Mentre Lattanzio era giunto in Iraq il 3 dicembre del 2005.
DINAMICA -L'ordigno, collocato al centro della carreggiata, è esploso al passaggio di un convoglio del contingente internazionale. Uno dei mezzi - una camionetta italiana - è stato colpito. Il convoglio marciava lungo una strada a sud ovest dell'abitato di Nassiriyah, e si stava recando al PJOC (Provincial Joint Operation Centre, la sala operativa integrata delle Forze di sicurezza della Provincia). Era formato da quattro veicoli protetti del Reggimento carabinieri della Msu (Multinational Specilaized Unit) con a bordo un Ufficiale dell'Esercito, 15 militari dell'Arma dei carabinieri e graduato della Polizia Militare rumena. Lo scopo del traferimento era quello di rilevare il personale in servizio presso un comando locale della polizia irachena. Non è ancora chiara la matrice dell' attentato in cui sono morti oggi, a Nassiriya, tre militari italiani e un rumeno. Gli organismi investigativi e di intelligence sono al lavoro - analizzando ogni particolare al microscopio, dalla particolarità dell'esplosione al tipo di esplosivo usato - per capire chi c'è dietro all'attacco di una violenza inedita, per la «tranquilla» provincia di Dhi Qar, almeno con riferimento agli ultimi mesi.
L'attentato è avvenuto in un punto di «un percorso stradale noto e che i militari italiani percorrevano da quasi tre anni». Lo ha detto il maggiore Marco Mele, portavoce del contingente italiano in Iraq. Il portavoce ha anche sottolineato che benchè l'area di Nassiriya sembri essere più tranquilla rispetto ad altre del Paese iracheno, «in realtà va ricordato che la situazione è sempre potenzialmente a rischio». Quanto infine al clima che ora si respira tra i componenti del contingente italiano, il portavoce ha detto che «la vigilanza resta alta, è questo un colpo da ko e però ci risolleveremo. Ricordiamo che la nostra è una missione di sicurezza, umanitaria di collaborazione con le autorità locali per la convivenza civile e andremo avanti».
L'ultima «azione ostile» nei confronti dei militari italiani si era avuta solo 5 giorni fa: un ordigno posto ai lati della carreggiata, fatto esplodere, anche in quel caso, al passaggio di un convoglio. Ma si parlò di una bomba a basso potenziale e di un'azione che poteva dunque essere soltanto dimostrativa.
27 aprile 2006

www.corriere.it
 
Nassiriya, due anni fa la strage alla base maestrale
Il 12 novembre 2003 in un attacco alla base Maestrale a Nassiriya morirono 19 italiani (12 carabinieri, 5 soldati e due civili)
27/4/2006




È il 12 novembre 2003 il "giorno nero" per la missione italiana in Iraq. Quel giorno, in un attacco alla base Maestrale a Nassiriya, morirono 19 italiani (12 carabinieri, 5 soldati e due civili). La missione militare era iniziata pochi mesi prima, a giugno. A provocare la strage, due automezzi imbottiti di esplosivo lanciati a tutta velocità contro la palazzina di tre piani che ospitava i carabinieri della Msu (Multinational specialized unit). La più grande disgrazia per le forze armate italiane dalla fine della seconda guerra mondiale.

È un camion a forzare il posto di blocco all' entrata della base, situata nella vecchia sede della Camera di commercio locale: gli occupanti fanno fuoco contro i militari a guardia dell' ingresso, che rispondono al fuoco senza però riuscire a fermare il mezzo. Travolte anche le barriere passive (reti e fili spinati) poste a difesa della struttura. Dietro all' automezzo c' è un' altra auto che finisce la sua corsa esplodendo contro la base. Si è parlato di quattro kamikaze e di 150-300 chili di esplosivo usati nell' azione. L' esplosione sventra gran parte dell' edificio, posto sulle rive del fiume Eufrate e danneggia una seconda palazzina dove ha sede il comando. Nel cortile molti mezzi militari prendono fuoco. In fiamme anche il deposito delle munizioni. Un cratere appare nel luogo dell' esplosione.

Sotto le macerie rimangono 12 carabinieri della Msu (Enzo Fregosi, Giovanni Cavallaro, Alfonso Trincone, Alfio Ragazzi, Massimiliano Bruno, Daniele Ghione, Filippo Merlino, Giuseppe Coletta, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horatio Maiorana, Andrea Filippa); cinque uomini dell' esercito (Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Emanuele Ferraro, Alessandro Carrisi e Pietro Petrucci); due civili, il regista Stefano Rolla, che stava facendo un sopralluogo per un film sulle missioni di pace e l' operatore della cooperazione internazionale Marco Beci.

Per accertare eventuali responsabilità per la mancata adozione di idonee misure di sicurezza alla base Maestrale il procuratore militare Antonino Intelsano ha aperto un'inchiesta, che è tuttora in corso.

www.lastampa.it
 

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