BOND ARGENTINA - Prende avvio il ricorso all'Icsid

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Parte il ricorso all'Icsid contro la Repubblica Argentina. Dal 27 marzo i risparmiatori che sono ancora in possesso di obbligazioni dello Stato argentino potranno rivolgersi alla propria banca per perfezionare la partecipazione a questa operazione che sarà coordinata, senza spese per i risparmiatori, dalla Task Force Argentina dell'ABI.

I risparmiatori avranno un mese di tempo, a partire dal 27 marzo, per aderire all'iniziativa. In prossimità di quella data riceveranno dalle banche una dettagliata comunicazione, che dovrà essere attentamente esaminata, con la quale saranno illustrati i particolari di questa procedura e saranno indicati tutti i documenti da presentare in banca al momento della firma della delega alla Tfa per coordinare l'azione legale.

L'Icsid (International centre for settlement of investment disputes) è un organismo arbitrale e conciliativo, istituito presso la Banca Mondiale, competente a risolvere le controversie in materia di investimenti tra investitori e stati sovrani aderenti, costituito da 154 stati tra cui l'Italia e l'Argentina. A quest'arbitro, dunque, la Tfa si rivolgerà affinché lo Stato argentino ripaghi quanto dovuto ai risparmiatori italiani che detengono titoli in default e che avevano già dato delega a TFA per negoziare con gli emittenti argentini. Secondo i dati della Tfa, sono oltre 200 mila gli italiani che, lo scorso anno, non hanno accettato l'offerta pubblica di scambio della Repubblica Argentina e che, quindi, detengono ancora titoli dello Stato Sudamericano. Il valore delle obbligazioni in questione è di circa 8 miliardi di dollari, esclusi gli interessi maturati e non pagati.

Il ricorso sarà portato avanti dallo studio italiano "Grimaldi e Associati" e di quello statunitense White & Case. Insieme con la delega alla Tfa ciascun risparmiatore conferirà una "procura alle liti" alla White & Case. Il coordinamento dell'intera operazione è a cura della Tfa. Come per tutte le azioni legali, è difficile prevederne i tempi e garantirne l'esito. Ma la Tfa ritiene che l'Argentina abbia ignorato i diritti degli investitori italiani ed è quindi fiduciosa che ci siano validi elementi giuridici a supporto della richiesta di ripagamento di quanto dovuto. La Tfa aggiornerà periodicamente sulle fasi del ricorso attraverso comunicazioni alla stampa e notizie sul proprio sito www.tfargentina.it. Le medesime informazioni saranno inoltrate dalle banche ai propri clienti.



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BOND ARGENTINA - Ottime notizie dagli Stati Uniti

Mentre si attendono istruzioni dalla Tfa per il ricorso all'Icsid, arrivano ottime notizie per gli investitori in possesso di titoli con giurisdizione statunitense: è stato, infatti, emesso a New York il primo provvedimento che impone all'Argentina il pagamento dei propri debiti.

Una banca straniera (di cui non è stata resa nota l’identità) ha ottenuto un'ingiunzione al governo argentino a pagare per i bond andati in default. Lo studio statunitense Mc Dermott, con quello italiano Carnelutti (per le leggi europee) ha curato l’azione legale su una somma di 22 milioni di dollari e il giudice ha ingiunto all’Argentina il pagamento del valore nominale ed anche degli interessi cumulati. Ora le parti dovranno mettersi d’accordo sul pagamento, altrimenti il giudice autorizzerà l’aggressione dei beni argentini da parte dei legali. Il giudice è lo stesso che dovrà pronunciarsi su un’azione intentata da un gruppo di investitori italiani ed esteri per 30-40 milioni di dollari.

Pubblicheremo maggiori informazioni non appena ci perverranno dai legali che seguono le vertenze negli USA.

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