Obbligazioni societarie Bond GAZPROM, GAZ CAPITAL, GAZPROMBANK

Sella vero? (se nn ricordo male)

Posso chiederti il cambio però, perchè mi sembra che ci marcino un pochino...almeno con me...:wall:

PS

Il cambio lo concordi al momento del buy o lo sai solo dopo?

Sì Sella.
Sul cambio hai perfettamente ragione, costi improponibili. Infatti ho aperto da più di un anno conto in valuta, altrimenti operare è impossibile.
Ovviamente limito al max i passaggi da eur a usd e viceversa

(Dimenticavo: per i giri di valuta puoi scegliere cambio del momento o fixing bce del giorno dopo. Per gli acquisti in valuta diversa, se ben mi ricordo, non c'era l'opzione del cambio del momento. L'hanno per caso implementata?)
 
Ultima modifica:
Sì Sella.
Sul cambio hai perfettamente ragione, costi improponibili. Infatti ho aperto da più di un anno conto in valuta, altrimenti operare è impossibile.
Ovviamente limito al max i passaggi da eur a usd e viceversa

(Dimenticavo: per i giri di valuta puoi scegliere cambio del momento o fixing bce del giorno dopo. Per gli acquisti in valuta diversa, se ben mi ricordo, non c'era l'opzione del cambio del momento. L'hanno per caso implementata?)

Che io sappia no...

Mi informero sui conti in valuta, grazie. :up:
 
88/90 per un paio di giorni ... su eventi eccezionali.

Qualche minimo a 95 e raramente sotto i 100.

Ciao Tommy, so che gz è un colosso, visto il rendimento alto nonostante la quotazione sopra la pari pensavo di mettere un lotto nel cassetto. Non per trading visto che poi piano piano vorrei smarcarmi dalla grecia e andare su qualcosa di più sicuro..ma i bond eni danno un rendimento ridicolo e pensavo di fare una puntatina su gz in dollari visto che il taglio è abbordabile. Tu queste in dollari le hai in ptf? o pensi siano meglio quelle in euro?
grazie come sempre
 
Ciao Tommy, so che gz è un colosso, visto il rendimento alto nonostante la quotazione sopra la pari pensavo di mettere un lotto nel cassetto. Non per trading visto che poi piano piano vorrei smarcarmi dalla grecia e andare su qualcosa di più sicuro..ma i bond eni danno un rendimento ridicolo e pensavo di fare una puntatina su gz in dollari visto che il taglio è abbordabile. Tu queste in dollari le hai in ptf? o pensi siano meglio quelle in euro?
grazie come sempre

In Euro c'è la 18 ... un mio amico l'ha presa sotto i 100 e la tiene sino a scadenza (ma lotto da 50K).

In $ c'è la sempreverde 34 con lotti minimi da 10K.

Su questa ne ho 50K, acquistati nel tempo. Cerco di comprare nei periodi "deboli".

Comunque di Gaz Capital quotate OTC ci son per tutti i gusti... ne troverai a paginate.
 
Gazprom, il gruppo russo esce dall'angolo offrendo più gas sul mercato Ue - Il Fatto Quotidiano


Gazprom, il gruppo russo esce dall’angolo offrendo più gas sul mercato Ue
Economia
Affossata dalle sanzioni occidentali, la compagnia moscovita risponde stringendo una serie di accordi con i big energetici europei, compreso quello per il raddoppio de North Stream, e lanciando la prima gara per piazzare gas naturale in Europa settentrionale in vista dell'inverno. Novità assoluta rispetto alla prassi dei contratti a lungo termine indicizzati ai prezzi del petrolio
di Elena Veronelli | 12 settembre 2015


Più informazioni su: Gas, Gazprom, Germania, Russia, Sanzioni, South Stream, Unione Europea
Dopo le sanzioni occidentali alla Russia e lo stop al gasdotto South Stream, Gazprom affila le armi per continuare comunque la sua espansione nel Vecchio Continente. Nell’ultima settimana il gruppo moscovita si è infatti dato molto da fare per accrescere l’offerta di gas al mercato Ue. Con Bruxelles che sta a guardare allarmata. Gazprom ha per prima cosa firmato una serie di accordi con i big energetici Ue. Tra questi quello per il raddoppio del Nord Stream, il gasdotto che attraverso il Mar Baltico porterà il gas dalla Russia alla Germania, bypassando l’Ucraina. La nuova società di scopo New European Pipeline sarà controllata da Gazprom con il 51% e partecipata da E.on, Shell, Basf e Omv con il 10% ciascuno e da Engie con il 9%. Il raddoppio del Nord Stream “è necessario per compensare il continuo declino della produzione di gas dell’Europa”, ha detto il numero uno di Gazprom, Alexei Miller. Del resto, la convinzione è che “il gas resterà una parte fondamentale del mix energetico dell’Europa ancora per molto tempo”, come ha commentato l’amministratore delegato di Shell, Ben van Beurden.

Il secondo accordo riguarda uno scambio di asset con il gruppo chimico tedesco Basf. Già nel novembre 2012 era iniziata la trattativa, poi interrotta a causa delle sanzioni contro Mosca. Lo swap prevede che il gruppo tedesco esca dal mercato del trading e dello stoccaggio di gas e che Gazprom subentri a Basf in Germania. In cambio Basf, attraverso la controllata Wintershall, aumenterà le quote nei campi di gas siberiani. Separatamente, Gazprom ha avviato trattative in esclusiva con Omv per consentire al gruppo austriaco di accedere ai campi di gas siberiani in cambio di una partecipazione nelle sue attività.

Ma l’offensiva di Gazprom non finisce qui. Il gruppo russo ha lanciato anche la sua prima gara per la vendita di 3,24 miliardi di metri cubi da destinare per il prossimo inverno ai Paesi del nord-est europeo. Alla procedura hanno partecipano trentanove società, tra cui E.On, Engie e Novatek, i colossi del trading Gunvor e Vitol e la banca d’affari Goldman Sachs. E’ stato assegnato oltre 1 miliardo di metri cubi a 15 soggetti in più di 40 contratti, a prezzi superiore a quelli dei contratti di lungo termine del gruppo russo (un terzo del totale). E’ una novità per Gazprom rispetto alla prassi consolidata dei contratti a lungo termine indicizzati ai corsi del petrolio e rigidi sui volumi. La decisione avviene dopo un lungo braccio di ferro tra il gruppo russo e la Commissione europea, che accusa il gruppo russo di abuso di posizione dominante e ha aperto un’inchiesta. Gazprom – si legge in una nota – “ha raggiunto tutti i suoi obiettivi (…) L’asta ha confermato la validità del modello di prezzo di Gazprom basato sulla combinazione di prezzi (il cosiddetto prezzo ibrido)”.

Insomma, la società russa ha tutta l’intenzione di continuare a essere leader nel mercato del gas Ue. Soprattutto dopo i risultati del primo semestre 2015, che vede le vendite di gas diminuire di quasi 20 miliardi di metri cubi, a 221,3 miliardi contro i 242,1 dello stesso periodo del 2014. Il calo è dovuto principalmente ai 5,6 miliardi di meri cubi in meno venduti all’Europa (a 80,4), ai quasi 10 in meno ai paesi dell’ex Unione Sovietica (a 20,9) e agli oltre 5 in meno venduti in Russia (a 120).

La strada per il colosso moscovita tuttavia non è in discesa. Il governo britannico, riferiscono i quotidiani The Telegraph e Financial Times, ha ora allo studio l’accordo tra Gazprom e Basf. Si aspetta quindi ancora un responso. Ma soprattutto gli occhi sono puntati su Bruxelles e sui Paesi dell’Europa Centrale e Orientale, che già sono in allerta. Il raddoppio del Nord Stream “suscita più di un interrogativo”, ha detto il commissario all’Unione energetica Maros Sefcovic all’indomani dell’accordo, che si chiede: “In che modo il progetto rispetta la nostra strategia per la diversificazione degli approvvigionamenti? Che genere di conclusioni dovrebbero essere tratte da una simile iniziativa che chiude di fatto la via di transito ucraina?”. E ancora: “Cosa significa questo per l’Europa Centrale e orientale”, visto che il Nord Stream 2 “cambierà completamente gli equilibri del gas in quella parte d’Europa?”. Voci di dissenso si stanno alzando anche nei Paesi non coinvolti nell’intesa: “Considerando che è stato concluso un accordo sulla costruzione di Nord Stream 2 il quale ignora completamente gli interessi polacchi, ci si deve seriamente interrogare sull’unità” dei 28 membri dell’Unione europea, ha detto il presidente polacco Andrzej Duda.



di Elena Veronelli | 12 settembre 2015
 

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