THAILANDIA: STRETTA SU INVESTIMENTI ESTERI, CROLLA BORSA 
(ANSA) - ROMA, 9 gen - Stretta del governo militare 
thailandese, salito al potere con un golpe lo scorso settembre, 
sugli investimenti esteri nel paese. Con una nuova legge 
l'esecutivo ha imposto agli stranieri di cedere entro due anni 
il controllo di alcuni asset fondamentali, concentrati 
soprattutto nel settore dei servizi.
   Distinguendo tra il limite di un anno per le partecipazioni 
azionarie e di due anni per il diritto di voto, la legge, ha 
annunciato il ministro delle Finanze Pridiyathorn Devakula al 
termine di una lunga riunione di governo, impone agli 
investitori stranieri di scendere sotto il 50% delle società 
controllate. La limitazione, ha aggiunto, si applicherà solo 
alle imprese considerate come essenziali per la sicurezza 
nazionale o che abbiano un impatto sulle risorse naturali o la 
cultura thailandese. In pratica, ha precisato il ministro del 
Commercio Krirkkrai Jirapaet tentando di limitare gli effetti 
negativi della norma, il provvedimento non si applicherà alle 
industrie attive nella distribuzione, alle banche e alle 
assicurazioni.
   L'annuncio ha avuto un effetto pesante sulla Borsa di Bangkok 
che ha oggi perso in chiusura il 2,69%. Sul mercato ha infatti 
prevalso il timore delle società straniere di dovere cedere le 
proprie attività e trasferirsi altrove.