Ignatius
sfumature di grigio
In effetti un problema simile è che la Costituzione prevede che le imposte siano commisurate alla capacità di reddito, e l'interpretazione universale è che debbano essere progressive, però ci sono una pletora di imposte sostitutive che mandano tutto in wacca.Si potrebbe anche valutare di tassare diversamente i margini di guadagno.
Per esempio ora 100 euro di imponibile sono sempre 100 euro a parita' di tassa pagata.
Ma se sono fatti impiegando 200 euro c'e' un ritorno del 50%, mentre se si impiegano 1000 euro c'e' un ritorno piu' normale del 10%.
Meritano lo stesso prelievo fiscale?
Nell'ipotesi (puramente astratta) che tutti dichiarino tutto, rimane il fatto che se Pippo guadagna "tanto" (diciamo 60.000 euro, come se a Milano fossero tanti) paga il 43% di irpef marginale, mentre se Pluto guadagna poco paga tra lo zero e il 23%.
Però se Paperino non lavora, ma ha ereditato dei quattrini (su cui ha pagato l'imposta di successione se dovuta), ha un dossier titoli e guadagna 600.000 euro, su quei proventi paga tra il 12,5% (government bond) e il 26% oltre allo 0,2% di patrimoniale annua, il che è chiaramente una politica anti-lavoro e filo-capitalistica.
Di cui i komunisti italiani non sanno niente, perché loro immaginano (anzi: parlano senza realizzare) solo nuove patrimoniali.
Poi ci sono le imposte sostitutive più o meno temporanee sui redditi di lavoro a beneficio di alcuni imprenditori (es. le lucrose ripetizioni di mio figlio: ha fatturato meno di 1.500 euro lordi in due anni
