Gli strumenti ed i liquidi della clientela sono separati dal patrimonio dell'intermediario.
Secondo le indiscrezioni raccolte da Finanza & Mercati, i problemi di Bregliano sim sono iniziati quest’estate, quando la gestione del conto proprio in azioni Eni e StM ha comportato forti perdite e l’allontanamento del responsabile della negoziazione della sim. Nel tentativo di salvare la società, gli azionisti hanno anche preso in considerazione l’ipotesi di cedere il pacchetto ma sono subito sorti dissidi che avrebbero impedito di intavolare una trattativa seria con potenziali acquirenti. Una successiva ispezione di Banca d’Italia, obbligatoria alla scadenza dei tre anni d’attività, avrebbe portato alla luce la difficile situazione finanziaria, con il conseguente scioglimento degli organi societari e la nomina di un amministratore straordinario nella persona del consulente Francesco Costantino. Secondo quanto risulta a Finanza & Mercati, attualmente la società sarebbe comunque attiva e i clienti avrebbero la possibilità di operare senza restrizioni; sarebbero invece stata bloccate da Costantino («temporaneamente sospese») le pratiche di chiusura dei conti e di ritiro dei capitali dei clienti, in attesa di studiare le carte e di poter valutare l’intera situazione patrimoniale della sim, anche alla luce di un’imminente cessione della società.