Brembo si infiamma, il prezzo dell'alluminio non è un problema
15/06/2006 14.15
Brembo su di giri a piazza Affari. L'azione vola del 7,61% a 6,97 euro, annullando completamente la perdita della vigilia (-4,57%). Buoni anche i volumi che interessano 179 mila pezzi, lo 0,27% del capitale, oltre la media dell'ultimo mese pari a 168 mila pezzi. La forte volatilità del titolo nelle ultime settimane trova una ragion d'essere nell'impennata del costo dell'alluminio, uno dei materiali principali utilizzati da Brembo, e di conseguenza nei timori del mercato che questa corsa possa incidere sui conti della società.
"Questo, secondo noi, è più un problema di percezione che reale", affermano gli analisti di una sim milanese. "Infatti a differenza di altre società molto dipendenti dal costo delle materie prime, per Brembo esiste un meccanismo di indicizzazione automatica del costo dell'alluminio al prezzo del bene finito riconosciuto dai clienti che generano oltre il 90% del fatturato totale e comunque il costo dell'alluminio pesa non più del 10% dell'intero fatturato del gruppo".
Gli ottimisti, inoltre, puntano alle nuove commesse in arrivo e all'ottimo andamento di alcuni dei principali clienti di Brembo, tra cui Porsche e l'americana Harley Davidson, a cui Brembo fornisce oggi il 6% della produzione necessaria, ma con l'obiettivo di arrivare al 50% delle forniture. Senza contare che, sui multipli di oggi, Brembo vale rispettivamente 10,6 e 9,3 il P/E 2006 e 2007, tra i più bassi del settore.
"Brembo è, secondo noi, una delle small cap più interessanti del nostro listino", aggiungono gli analisti della sim, confermando dunque il giudizio positivo e il target a 9,10 euro. Un'idea condivisa da Euromobiliare che questa mattina, come riportato dall'agenzia Mf-Dow Jones, ha consigliato l'acquisto (buy) di Brembo con un target price a 8,8 euro a seguito di una conference call con la società.
"Riteniamo che il secondo trimestre 2006 confermerà il recupero evidenziato nei primi tre mesi e che nella seconda parte dell'anno inizieranno a migliorare i margini per la progressiva entrata a regime dell'impianto polacco", sottolineano gli esperti di Euromobiliare sim. "Il recente storno del 22% del titolo in Borsa in poco più di un mese non è giustificato da alcun flusso di notizie negativo". Per l'analisi tecnica il superamento dell'importante area a 6,4/6,6 euro ha fornito un primo segnale positivo
per tentare allunghi verso i massimi di periodo a 8,30 euro.
Francesca Gerosa
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