Bund e TBond: trichechi sulla Maginot VM 180 anni

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Dario ha scritto:
Questo è il timore.... Buffet come dicevi tu ci lavora , ma tutti i grossissimi per me aspettano e poi si metteranno in pancia rendimenti alti per anni.... lì fnirà molta liquidità per ora ferma sui govt che rendono poco....[/quote*]

Questo è sicuramente possibile ma solitamente un innalzamento di spread e volatilità non porta immediatamente al reivestimento in asset ora ritenuti più rischiosi
Se un municipio USA aveva rating BB e solo grazie all'assicurazione aveva la tripla A e nel momento in cui la tripla AA scende a doppia AA anche il municipio vienen downgradato a doppia AA, ma se si pensa che l'assicurazione potrebbe sparire allora il rating sarà BB e verrà prezzato vicino a quel livello.
Diciamo che è lo stesso della raffica di downgrade avvenuti dal 1998 in poi nel settore emergenti prima e corporate dopo.
Però mentre dowgradavano emergenti e si innalzavano gli spread corporate nella fase iniziale dopo una fase di aggiustamento si assisteva ad un rally azionario molto selettivo ma comunque forte.
Ora in questa fase tenuto conto dei leaders e dei leggards questo fenomeno si potrebbe manifestare come una tremenda bolla sugli emergenti, una forte crescita dei materiali di base e dei commodities oriented globali ed un consolidamento dei finanziari con i tecnologici ancora alle prese con la digestione post bolla e l'USA assolutamente sottoperformante.
 
questo è l'andamento dello spread degli industriali BBB rispetto ai treasury.

1200755445spreadindustrialbbb.gif
 
gipa69 ha scritto:
questo è l'andamento dello spread degli industriali BBB rispetto ai treasury.

Immagine sostituita con URL per un solo Quote: http://www.investireoggi.net/forum/immagini/1200755445spreadindustrialbbb.gif

mentre spesso l'innalzamento degli spread è associato a fenomeni macro recessivi non sempre il primo rialzo segnala il picco dei mercati azionari ma anzi solitamente il picco degli spread è una faccenda multiannuale e l'azionario tende a seguiri solo dopo un po di tempo.
L'A/D line invece è molto più correlata all'andamento degli spread.
 
Dario ha scritto:
Una bruta fazenda...

Pensa che poi quando l'obbligazionario diventerà (ancora non lo è probabilmete) un asset su cui investire i soldi grossi andranno lì. Le azioni al 5% di rendimento non saranno così appetibili se le rispettive obbligazioni rendono il 7-8% ad esempio....

si penso anche io così
così, in breve

i tassi dipendono da:
1 tasso base risk free costante
2 inflazione crescente
3 premio al rischio qui le componenti sono tante (mercato, credito ecc ecc) ma crescente


la somma è che io consiglerei adesso acquisti di cap sopra il 5% lunghi ( sopra i 3 anni almeno)
siccome la curva ancora non prezza tassi a 30n al 5%, il prezzo dovrebbe essere contenuto


ad esempio, scad 2022
quotato eh !!! :p
http://www.borsaitaliana.it/bitApp/...oSeDeX&isin=IT0004219108&mode=NON-TAH&lang=it

http://www.borsaitaliana.it/bitApp/graph.bit?target=sedex&isin=IT0004219108&lang=it
 
robom1 ha scritto:
Ciao a tutti,

molti trading systems ed analisti identificano oggettivamente il mercato bearish quando la EMA 200 taglia la EMA 50 dall'alto verso il basso.
Su SP500 il segnale è stato generato l'8 gennaio 2008.

COT
Effettuando periodicamente delle verifiche sul COT si evidenzia che la direzione del mercato la determinano i large speculators (vedere ultime settimane)

Vorrei sapere cosa ne pensate.

Personalmente un mercato diventa un bear market quando livelli psicologici,importanti vengono perforati e questo avviene anche in considerazione delle medie mobili, il sentiment del mercato si deteriora sistematicamente, i livelli % delle perdite portano a liquidazioni di posizione.
Per il momento questo lo ritengo un little bear market perchè i danni ci sono stati soprattutto da inizio 2008 ma non sono ancora profondi e se riversati con una certa forza possono ancora essere rimarginati, però in caso di deterioramento della situazione le indicazioni potrebbero essere diverse.
La mm200 è un potente magnete dei mercati e questo la rende importante agli occhi del mercato.

COT obiettivamente i COT non riescono ad essere facilmente leggibili negli ultimi anni causa costruzioni di molte posizioni asimmetriche e altre problematiche varie.
Solitamente importanti movimenti di una categoria (in particolare commerciale e large) segnalano un cambio di tendenza.
 
gipa69 ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

Grazie :) , :up: approfondendo il discorso che avevo fatto sul topic di celeron, quindi tu ritieni che fondamentalmente un sistema monetario di tipo gold standard e dollar standard generino entrambi inflazione?
perche' io pensavo che il gold standard puo' generare deflazione e quindi i prezzi nominali delle azioni sono piu' basse di quelle dell'anno precedente mentre il contrario con un sistema di tipo inflazionistico.
In effetti adesso mi ricordo che è passata una trasmissione con il figlio di Angela che parlava dei romani e delle cose che mi dici.

F4f
:up:
 
gipa69 ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

Ciao gipa ed un saluto a tutti,
Quello che scrivi è sempre a mio avviso molto correto,
le medie mobili e tutto il resto.
Diciamo che iniziano a verificarsi alcune cosa che dicevamo da tempo e questo puo dare una lauta soddisfazione se non si è azzaccato il timing.
Inoltre con le medie si è sempre purtroppo in netto ritardo figuriamoci con la 200.
E i soldi si fanno prendendo le inversioni.
Certamente se uno avesse tenuto duro su tutti i fronti di cui si è parlato qui euro/yen ed in generale tutti i cross yen,
equity,
bond,e alcune materie prime ci sarebbero ora ricche soddisfazioni.
Ma molti si sono persi per strada,molti purtroppo hanno smarginato,
Altri si sono solo stufati di inseguire trend contrari.
Insomma hanno veramente fatto uscire i piu per girarsi e ti dico di piu è varamente finita qui ?
E se ci fosse un ultima gamba aggressiva tipo 2000 su tutto?
Una cosa che ho imparato e avere le risorse mentali ed economiche per resistere altrimenti meglio far altro.
ciao a tutti e complimenti a gipa che leggo sempre.
 
robom1 ha scritto:
Grazie :) , :up: approfondendo il discorso che avevo fatto sul topic di celeron, quindi tu ritieni che fondamentalmente un sistema monetario di tipo gold standard e dollar standard generino entrambi inflazione?
perche' io pensavo che il gold standard puo' generare deflazione e quindi i prezzi nominali delle azioni sono piu' basse di quelle dell'anno precedente mentre il contrario con un sistema di tipo inflazionistico.
In effetti adesso mi ricordo che è passata una trasmissione con il figlio di Angela che parlava dei romani e delle cose che mi dici.

F4f
:up:

Mentre da un punto di vista formale il gold standard è un sistema di cambio che limita la quantità di moneta in circolazione e quindi è tendenzialmente deflazionistico al contrario di un dollar standard che può produrre moneta in maniera illimitata e quindi è tendenzialmente inflazionistico lo politiche monetarie possono portare a situazioni diametralmente opposte.
Nel passato pur essendoci sistemi monetari aureei capitava frequentemente che a causa di politiche militari molto care per sostenere lo sviluppo coloniale delle singole nazioni egemoni si tendesse a stampare più carta moneta di quelle realmente possibili e questo portava poi a svalutazioni della moneta de facto
L'Inghilterra ed il suo impero coloniale, le varie guerre locali.
Per molti analisti fu la guerra in Vietnam da parte degli USA il motivo per cui le politiche economiche USA portarono al collasso di Bretton Woods.
Vi è poi una seconda causa di espansione dela moneta legata al ricorso del debito e quella è legata allo sviluppo di sistemi creditizi, sviluppo che se inizialmente è garantito da norme stringenti mano a mano tende ad essere sempre meno regolamentato e sempre più speculativo. (il caso attuale si avvicina a questo fenomeno in considerazione dello sviluppo di strumenti derivativi opachi e non rispondenti alle norme di Basilea2 cioè creati per in realtà depistare le norme create) In questo caso è facile che anche in un sistema prettamente inflazionistico dopo una fiammata inflazionistica il fenomeno più probabile sia la deflazione soprattutto se il ciclo monetario è sostenuto dal ciclo demografico (aka Giappone post 1990).

Detto questo nella fase attuale la responsabilità delle Banche commerciali è elevata, e forse più alta dei banchieri centrali (almeno di quelli occidentali sempre tacciati di essere dei manipolatori quando invece i manipolatori sono stati altri...).
Se dal 1998 in poi si era creata una sorta di simbiosi monetaria tra i paesi emergenti ed i paesi occidentali in cui in cambio di consumi sostenuti da parte dei paesi occidentali i paesi orientali producevano a basso costo e poi riciclavano i loro surplus commerciali negli asset occidentali in particolare bond per permettere il facile indebitamento e quindi gli alti consumi nel momento in cui il flusso speculativo degli investimenti si è spostato dagli asset legati all'immobiliare, al finanziario ai consumatori occidentali agli asset legati alle commodities ed ai paesi emergenti questo ha posto una pressione inflazionistica eccessiva sui paesi emergenti che si sono trovati costretti a rivalutare i propri cross e quindi a rendere meno convenienti i propri prodotti ed a colpire ulteriormente gli asset immobiliari, finanziari ed i consumatori occidentali.
Da un circolo vizioso ma a sostegno dei mercati ad un circolo vizioso ed una spirale ad alto rischio.
 

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