BUND, T-BRONX, T-NOTE ... e compagnia bella (V.M. 78 Anni)

f4f ha scritto:
Fleursdumal ha scritto:
f4f ha scritto:
mai...
a me non piace giocare, nè rischiare in genere

trovo che la stupenda ironia della vita degli uomini
sia il sollazzo degli Dei
e l'unica difesa
sia ridere con Loro :)

ecco dicevo io, allora non puoi capire quel libro :P , nè giocare a dadi con il mercato doppio PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR :lol:

tu operi sul mercato doppio ? azz quanta strada devo fare .... :P
:lol: :lol: :lol:

'un fà lo gnorri e beccati un PRRRRRRR triplicato :P :P :P
 
Fleursdumal ha scritto:
azz hanno ripreso a giocare con l'antrax , speta che vado a riprendere qualche articoluzzo dei giorni scorsi dell'antiisraeliano

Dall’orrendo 11 settembre, per tre anni e mezzo, Putin ha fatto finta di credere al terrorismo islamico, allo scopo di partecipare alla guerra globale dichiarata da Bush. Ora non più. Il segnale: una rara intervista a Leonid Tschebartshin, già numero 2 del vecchio Kgb alla Novosti. Rompendo il silenzio triennale e l’astensione da ogni commento sulla guerra globale al terrorismo, la vecchia spia ha detto quel che tutti i servizi segreti sanno: il terrorismo internazionale “non ha nulla di reale”, ed Osama Bin Laden è “ancor oggi un agente della Cia”. Ed ha profetizzato – anche lui come tutti – che dopo l’Afghanistan e l’Irak, gli Usa si preparano ad attaccare l’Iran.

La Casa Bianca è avvisata: d’ora in poi il Cremlino denuncerà i futuri attentati che Bush attribuirà a “terroristi arabi”.
Il vero segnale di cambiamento sta, probabilmente, nell’uccisione del capo ceceno Mashkadov. Come ha perfettamente compreso Jim Hoaghland, commentatore politico del Washington Post e portavoce ufficioso dell’intelligence americano, la morte di Mashkadov è “un messaggio di Putin a Bush” (1).
Dietro la facciata della comune lotta al terrorismo, spiega Hoagland, “il Presidente” Usa e i “suoi collaboratori avevano linee di comunicazioni aperte con Mashkadov” (la frase, alquanto contorta, suona in inglese così: “the president let his aides keep lines of communication open to Mashkadov camp”).

E’ un’ammissione grave. Tanto più che il Cremlino ha sempre sostenuto che Mashkadov è stato la mente del massacro di bambini alla scuola di Beslan e l’uomo di Al-Qaeda in Cecenia, ma non per conto proprio: il burattino di burattinai che stanno nella “Roma che sorge sul Potomac e sul Tamigi”. Fuori di metafora, Putin ha accusato i poteri petroliferi occidentali di manovrare la guerriglia cecena più folle.
Jim Hoaghlan ora lo ha ammesso, e questa stessa ammissione è una dichiarazione di guerra a Putin: giù la maschera, Mashkadov era un nostro uomo, ed ora la guerra è aperta. Infatti, nel seguito dell’articolo, Hoaghland accusa Putin di non stare al gioco. Per esempio, dice, Vladimir ha la colpa di non credere che le elezioni in Ucraina siano state uno spontaneo trionfo della democrazia, e di sostenere che sono state manipolate dagli Usa e dall’Ocse contro la Russia. L’accenno all’Ocse, Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea, è significativo: la Casa Bianca cerca di allontanare l’Europa da Putin, e d’impedire un avvicinamento strategico tra UE e Mosca. Infatti, conclude Hiaghland, “Schroeder (il cancelliere tedesco) deve essere fortemente incoraggiato” (leggi: spinto con le buone o le cattive) a prendere una linea anti-Putin. “Se Putin non cambia atteggiamento, Bush e i suoi alleati dovranno cambiarlo”.
La “nuova” Europa è già su questa linea dettata dagli Usa. La Georgia ha appena dichiarato illegali le basi russe sul suo territorio, e ne impedisce l’accesso ai russi. La Polonia (dove sono al governo i frankisti cripogiudei) (2) sceglie proprio questo momento per imbastire un processo alla Russia per genocidio, per i soldati polacchi massacrati da Stalin (e dai suoi complici polacchi, gli allora frankisti-comunisti) nella seconda guerra mondiale. Insomma tutti i paesi dell’ex Patto di Varsavia, debolissimi e facilmente manipolabili, vengono aizzati contro Mosca, per isolarla e assediarla.

L’insolita intervista del vecchio numero 2 del Kgb s’inserisce in questa fase dell’offensiva americana. E dice che se Putin è considerato ormai un ostacolo dagli Usa perché non si lascia portare via il petrolio (caso Yukos), farà da ostacolo alle future aggressioni americane.
E attenti alle sue frasi. Prima dice: Al Qaeda è una finzione, Bin Laden è ancora un agente della Cia. Poi: ora sarà attaccato l’Iran.
Il punto è che i neocon americani stanno preparando appunto queste due fasi: 1) un attentato in Usa da attribuire ad Al Qaeda, 2) l’attacco in Iran, presentato in qualche modo come risposta all’attentato.

I segnali dell’imminenza del falso attentato diventano ogni giorno più frequenti.
Il Time magazine, con tutti gli altri media Usa, sta ripetendo che “Al Zarqawi conta di colpire in territorio americano”, è sul punto di farlo, lo sta già facendo, i suoi uomini sono già qui. Messaggi intercettati dicono che Al Zarqawi e i suoi martiri suicidi stanno penetrando sul suolo Usa passando “dal Messico” e addirittura (guarda come sono precisi) con un visto “dell’Honduras” (3). Ora, da quel che gli stessi servizi Usa ci hanno detto, Al Zarqawi abita in Irak, dove è oberato di lavoro a colpire gli sciiti, massacrare, rapire giornalisti sgraditi al Pentagono. Come abbia fatto ad entrare in America Latina, e a fornire ai suoi kamikaze visti dell’Honduras, non si sa. Ma una cosa è dato intravedere: la forte operazione di propaganda tesa a coinvolgere, come complice del “terrorismo islamico”, qualche Paese sudamericano.
E quale? Potremmo scommettere che si tratta del Venezuela: quinto esportatore mondiale di petrolio, su cui le aziende petrolifere americane hanno perso il controllo da quando il suo presidente si chiama Chavez. “Chavez è un problema perché usa i soldi del petrolio per influenzare altri paesi dell’area ad assumere atteggiamenti conflittuali” verso gli interessi americani, come ha detto Roger Pardo-Maurer (sottosegretario al Pentagono per gli affari sudamericani) (4). Insomma la guerra al mondo arabo avrà una rapida deviazione verso il mondo latinoamericano, che ha bisogno di una lezione (5).



di Maurizio Blondet



Note

1)Jim Hoaghland, “Reassessing Putin”, Washington Post, 13 marzo 2005.
2)Sui frankisti, seguaci del falso messia Jacob Frank convertitisi nel ‘700 al cattolicesimo, e sulla loro attuale funzione in Polonia (hanno distrutto il governo cattolico di Lech Walesa), si veda il mio “Cronache dell’Anticristo”, Effedieffe edizioni, 2001
3)In sospetta coincidenza, il presidente pakistano Musharraf ha annunciato al mondo che i suoi servizi “hanno perso le tracce di Osama Bin Laden”: così riporta la BBC il 15 marzo 2005. Poi, a leggere bene, Musharraf precisa che le tracce di Osama si sono perse dieci mesi fa. Perché lo dice adesso, dunque?
4)Andy Webb-Vidal, “Bush orders policy to contain Chavez”, Financial Times, 13 marzo 2005.
5)Devo l’insieme di questo quadro all’amico Umberto Pascali di Washington, esperto di intelligence.

a certe mie domande preferisco quasi non avere la risposta :rolleyes:
grazie Fleu, stò tizio magari è matto,
ma c'è del metodo nela siua pazzia (questa è una citazione... riesci a dirmi da dove? :lol: :lol: )
 
Fleursdumal ha scritto:
f4f ha scritto:
bentornato Fleu !

mò ti faccio inquazzare io


... 'il giocatore' mia me piase :uhm: troppo russo .... :ops:

:evil: :evil: ERESIA ERESIAAAAAAA :D

mai giocato a carte?

operare sul mercato, secondo me, non è gioco d'azzardo
è statistica, casualità, capacità di gestione, money management
nel gioco c'è pura alea
nel mercato, una logica
approssimerei il mercato a una partita a scacchi
o meglio, come tu ben sai, ad una battaglia
o anche alla pesca in mare ... e io non sono pescatore
ma un pò marinaio sì.....
 
Fleursdumal ha scritto:
f4f ha scritto:
Fleursdumal ha scritto:
f4f ha scritto:
mai...
a me non piace giocare, nè rischiare in genere

trovo che la stupenda ironia della vita degli uomini
sia il sollazzo degli Dei
e l'unica difesa
sia ridere con Loro :)

ecco dicevo io, allora non puoi capire quel libro :P , nè giocare a dadi con il mercato doppio PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR :lol:

tu operi sul mercato doppio ? azz quanta strada devo fare .... :P
:lol: :lol: :lol:

'un fà lo gnorri e beccati un PRRRRRRR triplicato :P :P :P

:lol: :lol: :lol: :lol:
 
Fleursdumal ha scritto:
azz hanno ripreso a giocare con l'antrax , speta che vado a riprendere qualche articoluzzo dei giorni scorsi dell'antiisraeliano

Dall’orrendo 11 settembre, per tre anni e mezzo, Putin ha fatto finta di credere al terrorismo islamico, allo scopo di partecipare alla guerra globale dichiarata da Bush. Ora non più. Il segnale: una rara intervista a Leonid Tschebartshin, già numero 2 del vecchio Kgb alla Novosti. Rompendo il silenzio triennale e l’astensione da ogni commento sulla guerra globale al terrorismo, la vecchia spia ha detto quel che tutti i servizi segreti sanno: il terrorismo internazionale “non ha nulla di reale”, ed Osama Bin Laden è “ancor oggi un agente della Cia”. Ed ha profetizzato – anche lui come tutti – che dopo l’Afghanistan e l’Irak, gli Usa si preparano ad attaccare l’Iran.

La Casa Bianca è avvisata: d’ora in poi il Cremlino denuncerà i futuri attentati che Bush attribuirà a “terroristi arabi”.
Il vero segnale di cambiamento sta, probabilmente, nell’uccisione del capo ceceno Mashkadov. Come ha perfettamente compreso Jim Hoaghland, commentatore politico del Washington Post e portavoce ufficioso dell’intelligence americano, la morte di Mashkadov è “un messaggio di Putin a Bush” (1).
Dietro la facciata della comune lotta al terrorismo, spiega Hoagland, “il Presidente” Usa e i “suoi collaboratori avevano linee di comunicazioni aperte con Mashkadov” (la frase, alquanto contorta, suona in inglese così: “the president let his aides keep lines of communication open to Mashkadov camp”).

E’ un’ammissione grave. Tanto più che il Cremlino ha sempre sostenuto che Mashkadov è stato la mente del massacro di bambini alla scuola di Beslan e l’uomo di Al-Qaeda in Cecenia, ma non per conto proprio: il burattino di burattinai che stanno nella “Roma che sorge sul Potomac e sul Tamigi”. Fuori di metafora, Putin ha accusato i poteri petroliferi occidentali di manovrare la guerriglia cecena più folle.
Jim Hoaghlan ora lo ha ammesso, e questa stessa ammissione è una dichiarazione di guerra a Putin: giù la maschera, Mashkadov era un nostro uomo, ed ora la guerra è aperta. Infatti, nel seguito dell’articolo, Hoaghland accusa Putin di non stare al gioco. Per esempio, dice, Vladimir ha la colpa di non credere che le elezioni in Ucraina siano state uno spontaneo trionfo della democrazia, e di sostenere che sono state manipolate dagli Usa e dall’Ocse contro la Russia. L’accenno all’Ocse, Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea, è significativo: la Casa Bianca cerca di allontanare l’Europa da Putin, e d’impedire un avvicinamento strategico tra UE e Mosca. Infatti, conclude Hiaghland, “Schroeder (il cancelliere tedesco) deve essere fortemente incoraggiato” (leggi: spinto con le buone o le cattive) a prendere una linea anti-Putin. “Se Putin non cambia atteggiamento, Bush e i suoi alleati dovranno cambiarlo”.
La “nuova” Europa è già su questa linea dettata dagli Usa. La Georgia ha appena dichiarato illegali le basi russe sul suo territorio, e ne impedisce l’accesso ai russi. La Polonia (dove sono al governo i frankisti cripogiudei) (2) sceglie proprio questo momento per imbastire un processo alla Russia per genocidio, per i soldati polacchi massacrati da Stalin (e dai suoi complici polacchi, gli allora frankisti-comunisti) nella seconda guerra mondiale. Insomma tutti i paesi dell’ex Patto di Varsavia, debolissimi e facilmente manipolabili, vengono aizzati contro Mosca, per isolarla e assediarla.

L’insolita intervista del vecchio numero 2 del Kgb s’inserisce in questa fase dell’offensiva americana. E dice che se Putin è considerato ormai un ostacolo dagli Usa perché non si lascia portare via il petrolio (caso Yukos), farà da ostacolo alle future aggressioni americane.
E attenti alle sue frasi. Prima dice: Al Qaeda è una finzione, Bin Laden è ancora un agente della Cia. Poi: ora sarà attaccato l’Iran.
Il punto è che i neocon americani stanno preparando appunto queste due fasi: 1) un attentato in Usa da attribuire ad Al Qaeda, 2) l’attacco in Iran, presentato in qualche modo come risposta all’attentato.

I segnali dell’imminenza del falso attentato diventano ogni giorno più frequenti.
Il Time magazine, con tutti gli altri media Usa, sta ripetendo che “Al Zarqawi conta di colpire in territorio americano”, è sul punto di farlo, lo sta già facendo, i suoi uomini sono già qui. Messaggi intercettati dicono che Al Zarqawi e i suoi martiri suicidi stanno penetrando sul suolo Usa passando “dal Messico” e addirittura (guarda come sono precisi) con un visto “dell’Honduras” (3). Ora, da quel che gli stessi servizi Usa ci hanno detto, Al Zarqawi abita in Irak, dove è oberato di lavoro a colpire gli sciiti, massacrare, rapire giornalisti sgraditi al Pentagono. Come abbia fatto ad entrare in America Latina, e a fornire ai suoi kamikaze visti dell’Honduras, non si sa. Ma una cosa è dato intravedere: la forte operazione di propaganda tesa a coinvolgere, come complice del “terrorismo islamico”, qualche Paese sudamericano.
E quale? Potremmo scommettere che si tratta del Venezuela: quinto esportatore mondiale di petrolio, su cui le aziende petrolifere americane hanno perso il controllo da quando il suo presidente si chiama Chavez. “Chavez è un problema perché usa i soldi del petrolio per influenzare altri paesi dell’area ad assumere atteggiamenti conflittuali” verso gli interessi americani, come ha detto Roger Pardo-Maurer (sottosegretario al Pentagono per gli affari sudamericani) (4). Insomma la guerra al mondo arabo avrà una rapida deviazione verso il mondo latinoamericano, che ha bisogno di una lezione (5).



di Maurizio Blondet



Note

1)Jim Hoaghland, “Reassessing Putin”, Washington Post, 13 marzo 2005.
2)Sui frankisti, seguaci del falso messia Jacob Frank convertitisi nel ‘700 al cattolicesimo, e sulla loro attuale funzione in Polonia (hanno distrutto il governo cattolico di Lech Walesa), si veda il mio “Cronache dell’Anticristo”, Effedieffe edizioni, 2001
3)In sospetta coincidenza, il presidente pakistano Musharraf ha annunciato al mondo che i suoi servizi “hanno perso le tracce di Osama Bin Laden”: così riporta la BBC il 15 marzo 2005. Poi, a leggere bene, Musharraf precisa che le tracce di Osama si sono perse dieci mesi fa. Perché lo dice adesso, dunque?
4)Andy Webb-Vidal, “Bush orders policy to contain Chavez”, Financial Times, 13 marzo 2005.
5)Devo l’insieme di questo quadro all’amico Umberto Pascali di Washington, esperto di intelligence.

... sporco quazzo che robbbbe che mi tocca leggere ... il brutto di tutta la qiestione è che poi tutte qeste notizie le condivido in toto !!!! :eek: :eek: :eek:

... che dite ... sarò pazzo pure io ? :lol: :lol: :lol:
 
f4f ha scritto:
Fleursdumal ha scritto:
f4f ha scritto:
bentornato Fleu !

mò ti faccio inquazzare io


... 'il giocatore' mia me piase :uhm: troppo russo .... :ops:

:evil: :evil: ERESIA ERESIAAAAAAA :D

mai giocato a carte?

operare sul mercato, secondo me, non è gioco d'azzardo
è statistica, casualità, capacità di gestione, money management
nel gioco c'è pura alea
nel mercato, una logica
approssimerei il mercato a una partita a scacchi
o meglio, come tu ben sai, ad una battaglia
o anche alla pesca in mare ... e io non sono pescatore
ma un pò marinaio sì.....

dissento fermamente sulla prima parte cè e anzi ritengo certi giochi estremamente "formativi" :smile: praticati con moderazione :)
 
ditropan ha scritto:
... sporco quazzo che robbbbe che mi tocca leggere ... il brutto di tutta la qiestione è che poi tutte qeste notizie le condivido in toto !!!! :eek: :eek: :eek:

... che dite ... sarò pazzo pure io ? :lol: :lol: :lol:

Noooooo, ma cosa te lo fa pensare? :D :D :smile: :smile: :eplus: :eplus: :grinangel: :grinangel: :love:
 
Fleursdumal ha scritto:
f4f ha scritto:
Fleursdumal ha scritto:
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bentornato Fleu !

mò ti faccio inquazzare io


... 'il giocatore' mia me piase :uhm: troppo russo .... :ops:

:evil: :evil: ERESIA ERESIAAAAAAA :D

mai giocato a carte?

operare sul mercato, secondo me, non è gioco d'azzardo
è statistica, casualità, capacità di gestione, money management
nel gioco c'è pura alea
nel mercato, una logica
approssimerei il mercato a una partita a scacchi
o meglio, come tu ben sai, ad una battaglia
o anche alla pesca in mare ... e io non sono pescatore
ma un pò marinaio sì.....

dissento fermamente sulla prima parte cè e anzi ritengo certi giochi estremamente "formativi" :smile: praticati con moderazione :)
capisco
io pesco, vado in barca e faccio la guerra :lol:
 
sparita la news sull'antrace da wallstreet.com
visto che era una hot news forse si vede solo a pagamento.
ciao roberto
 
escono notizie catastrofiste a gettito continuo

Possibili attacchi devastanti contro grandi citta'
(ANSA) - ROMA, 16 MAR - Il dipartimento americano per la sicurezza interna ha identificato una dozzina di possibili attacchi da effetti devastanti in grandi citta'. Una bozza del documento riservato - scrive il New York Times - e' finita per errore su un sito internet del governo delle Hawaii, portando alla sua immediata divulgazione. Tra gli scenari tratteggiati anche la diffusione di antrace in 5 grandi citta', non meglio specificate, tramite l'utilizzo in un weekend di camion dotati di potenti sistemi d'areazione.
 

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