Bund Tbond e altre delizie...rekkia is fashion (VM 18) (1 Viewer)

f4f

翠鸟科
AnkleJoint ha scritto:
Ed è un caso che tutti i membri della BCE, cioè i presidenti delle varie Banche centrali europee, a volte rilasciano dichiarazioni a nome della BCE, mentre la nostra Banca di Italia, pur essendo membro BCE, con Draghi non dica mai nulla ? :-?

perchè Draghi è il fante di Quori
però la briscola è Denari e Triquet è il re .... oooops, la regina :lol: :lol: :lol:
 

AnkleJoint

Forumer attivo
Dario ha scritto:
Forse si è accorto che stanno alimentando l'inflazione alzando i tassi...
Sembra un controsenso , ma è così.
Non è un controsenso, ma, perdonami, è solo una sciocchezza, monetariamente parlando.
E non sei stato molto attento: negli ultimi giorni ciò che ha avuto impatto sui mercati sono state le uscite della FED di mercoledì, in cui chiarisce di non avere intenzione di alzare i tassi. E il petrolio è partito. Semplicemente perchè ci si indebita in dollari, e si va al rialzo sulle commodities. Il tutto è naturalmente in funzione della volontà di inflazionare l'economia USA come scappatoia dalla crisi.
Poi ognuno può avere le opinioni che vuole. :)
Anzi, se uno è incastrato in merdollari come Dan, oltre alla nostra solidarietà, ha persino la dispensa papale per usare ogni genere di insulti :up: :D


vi segnalo questo:

http://www.corriere.ch/interna.asp?idarticolo=136896
Fed: ricette che fanno paura
Alfonso Tuor

È inaccettabile che l’economia mondiale precipiti in una crisi, sicuramente la più grave dai tempi della Grande Depressione degli anni Trenta, per colpa di qualche migliaia di banchieri e di gestori di Hedge Funds. Eppure è quanto sta accadendo e la caduta delle borse di questi giorni è semplicemente la controprova che la cosiddetta crisi dei mutui subprime sta cominciando ad intaccare pesantemente l’economia reale. La previsione della maggior parte degli analisti finanziari di una ripresa dell’economia statunitense nel secondo semestre di quest’anno si sta rivelando quanto meno fantasiosa, così come l’idea che il peggio della crisi del sistema bancario sia già alle nostre spalle. I dati economici indicano invece che gli Stati Uniti durante questo secondo trimestre sono molto probabilmente già caduti in recessione, che la crisi del mercato immobiliare americano continua ad aggravarsi e che la crescita europea sta subendo una brusca frenata. D’altro canto non vi è stato alcun sostanziale miglioramento della situazione del sistema bancario, come dimostra l’impennata di tutti gli indici di mercato che «misurano» il grado di fiducia nei confronti degli istituti finanziari. Quindi ora con l’inflazione in forte rialzo ovunque, con il continuo aumento del prezzo del petrolio e con la nuova pericolosa fase di debolezza del dollaro si ha la dimostrazione del totale fallimento delle politiche con cui si è voluta affrontare la crisi del sistema finanziario, che anzi stanno provocando un generale avvitamento dell’economia mondiale.
Dopo lo scoppio nel mese di agosto dell’anno scorso dell’enorme bolla del credito creata dalla nuova ingegneria finanziaria, si doveva affrontare di petto la crisi del sistema bancario. Si dovevano inviare le autorità di sorveglianza sia negli Stati Uniti, sia in Europa e anche in Svizzera a verificare i bilanci delle banche e si dovevano trarre le inevitabili conclusioni per quegli istituti bancari che non soddisfacevano più i requisiti di capitale (ossia che erano e sono tecnicamente falliti). È quanto si deve fare ancora oggi e ciò non vuol dire condannare al fallimento questi istituti bancari, ma obbligarli a ricapitalizzarsi adeguatamente. Se non fossero in grado di ricapitalizzarsi sul mercato, bisognerebbe nazionalizzarli. In questo modo le banche centrali sarebbero sgravate dal compito di condurre una politica monetaria tesa a salvare il sistema bancario. A causa della debolezza delle classi politiche dei paesi occidentali e a causa del potere di influenza politica del mondo della finanza questa via non è stata seguita. Si è invece pensato di salvare capra e cavoli usando la politica monetaria (taglio dei tassi, iniezioni continue di capitali, ecc.) per risanare il sistema finanziario.
Il risultato di questa politica è che si è aggravato il quadro generale dell’economia mondiale senza nemmeno riuscire a creare le premesse per cominciare a risolvere la crisi del sistema bancario. Ci spieghiamo.
La politica monetaria fortemente espansiva seguita dalla Federal Reserve si sta rivelando un fallimento: non ha frenato la caduta del mercato immobiliare, non sta scongiurando la recessione e ha dato solo una boccata di ossigeno alle banche. In compenso, i tassi bassi e la continua espansione della massa monetaria sono state la causa prima del rialzo dell’inflazione, dell’impennata dei prezzi del petrolio e delle altre materie prime e della caduta del valore del dollaro. La Federal Reserve ha inoltre perduto credibilità.
Non è infatti casuale che le turbolenze sui mercati finanziari sono cresciute fortemente dopo la riunione della Fed di mercoledì scorso, ossia quando la banca centrale americana ha confermato che non alzerà il costo del denaro, che è attualmente al 2%, nonostante l’inflazione negli Stati Uniti sia già salita al 4,2% e nonostante si preveda che entro la fine dell’anno supererà il 6%. In pratica, la banca centrale statunitense ha confermato di essere «schiava» di Wall Street e di voler continuare a subordinare la lotta al rincaro e la difesa del valore del dollaro ai bisogni della finanza americana.
Di fronte a questa abdicazione della banca centrale americana la reazione è stata immediata: il dollaro si è di nuovo indebolito, il prezzo del petrolio ha superato i 140 dollari il barile, le borse hanno ripreso a scendere e paradossalmente gli indici di misura dello stato di salute delle banche sono peggiorati. È evidente che stiamo entrando in un periodo di forti tensioni, poiché l’attuale politica monetaria americana produce un pericoloso aumento dell’inflazione che si aggiunge al brusco rallentamento dell’economia. Si tratta di una ricetta economica che non può che fare paura.
 

f4f

翠鸟科
d'accordo con Ankle

alzare i tassi è la ricetta contro l'inflazione . punto .

la FED ha portato i tassi in negativo ripeto negativo,
perchè sono inferiori all'inflazione http://en.wikipedia.org/wiki/Image:US_Historical_Inflation.svg
ecco che automaticamente diventa possibile indebitarsi a tassi negativi
e comprare asset 'reali' come le commodities

e ogni volta che la FED non mette limiti alla liquidità, per salvare il kiulo a BearSternZ
altera le regole del mercato
e permette le speculazioni sulle commodities

la soluzione è
1 rimettere il mercato al centro del gioco, senza barare
2 mettere nuove regole alle banche
3 accettare i fallimenti che ne conseguiranno

naturalmente, i merkans dovrebbero ammettere di nonn essere più la 'economia guida' del mondo
lo faranno mai?
noooooo , più facile bombardare l'Iran

:help: :help: :help: :help: :help: :help:
 

gipa69

collegio dei patafisici
f4f ha scritto:
d'accordo con Ankle

alzare i tassi è la ricetta contro l'inflazione . punto .

la FED ha portato i tassi in negativo ripeto negativo,
perchè sono inferiori all'inflazione http://en.wikipedia.org/wiki/Image:US_Historical_Inflation.svg
ecco che automaticamente diventa possibile indebitarsi a tassi negativi
e comprare asset 'reali' come le commodities

e ogni volta che la FED non mette limiti alla liquidità, per salvare il kiulo a BearSternZ
altera le regole del mercato
e permette le speculazioni sulle commodities

la soluzione è
1 rimettere il mercato al centro del gioco, senza barare
2 mettere nuove regole alle banche
3 accettare i fallimenti che ne conseguiranno

naturalmente, i merkans dovrebbero ammettere di nonn essere più la 'economia guida' del mondo
lo faranno mai?
noooooo , più facile bombardare l'Iran

:help: :help: :help: :help: :help: :help:


Io sono daccordo con tutti e tre :D :V

Cioè nessuno di voi ha detto cose sbagliate e sono tutti tasselli di uno stesso scenario.

Infatti i maggiori movimenti del petrolio si sono avuti sia per le dichiarazioni di Trichet, sia sulla decisione di tassi della Fed.

Questo perchè per i mercati un ribasso de tassi USA è inflazionistico ma un aumento di differenziale dei tassi tra l'area euro e l'area USA sarebbe ugualmente inflazionistico in quanto confermerebbe la debolezza del dollaro. E' per quello che l'area euro dovrebbe alzare i tassi solo dopo i rialzi USA e non prima perchè stimolerebbe ulteriormente i trend in atto esacerbando i movimenti in corso.

Cmq anche quando i land federali tedeschi intervengono ed iniettano liquidità in IKB alterano i mercati ehhh e attualmente i write off tra le banche USA e le Banche dell'area euro + svizzera e GB pari sono (anzi sono superiori di qualche decina di billions nella zona euro.

La questione che si pone è se i movimenti attuali dei mercati stanno reagendo a movimenti reali o stanno overeagendo a situazioni reali.
Draghi è un ex Goldman e secondo me esprime essenzialmente una posizione di equilibrio tra le posizioni area UE le posizioni Usa.
 

Dario

Forumer attivo
f4f ha scritto:
d'accordo con Ankle

alzare i tassi è la ricetta contro l'inflazione . punto .

la FED ha portato i tassi in negativo ripeto negativo,
perchè sono inferiori all'inflazione http://en.wikipedia.org/wiki/Image:US_Historical_Inflation.svg
ecco che automaticamente diventa possibile indebitarsi a tassi negativi
e comprare asset 'reali' come le commodities

e ogni volta che la FED non mette limiti alla liquidità, per salvare il kiulo a BearSternZ
altera le regole del mercato
e permette le speculazioni sulle commodities

la soluzione è
1 rimettere il mercato al centro del gioco, senza barare
2 mettere nuove regole alle banche
3 accettare i fallimenti che ne conseguiranno

naturalmente, i merkans dovrebbero ammettere di nonn essere più la 'economia guida' del mondo
lo faranno mai?
noooooo , più facile bombardare l'Iran

:help: :help: :help: :help: :help: :help:

di quale inflazione stiamo parlando per adesso?
Quella che è venuta da Petrolio e Materie prime? Si è alimentata come tutti diciamo con indebitamento in dollari e lunghi di queste asset. Ma ampliando il differenziale tra tassi Usa e Bce cosa ti aspetti che accada al dollaro?
E una cosa deve essere chiarissima: Bernanke non è lì per alimentare altre bolle. NON PUO' ALZARE I TASSIIIII. Quella dichiartazione possibilista era per stoppare l'effetto della dichiarazione di trichet,ma una volta che il mercato ha capito che non li può alzare....
Tu hai minimamente idea di cosa succedeva se saltava Bear Stern? I fallimenti arriveranno se è quello che cerchi, non ti preoccupare. Quelli Corporate faranno solo male, quelli finanziari finchè non piazzano una clearing house per i cds sono una minaccia di crash globale. e vaffancu.lo alle punizioni per chi ha sbagliato. Se succede una roba del genere chi paga di più sono sempre gli altri. Nel 29 alzarono i tassi per punire le banche , no?? non finì proprio bene. Ma trichet di mercato non sa un ca.zzo e hai mai provato a parlare con un economista che non sa niente id mercato? Sembra di un altro mondo.
Questa E' un inflazione stronza e non è detto che la politica monetaria sia adatta a questa situazione.Anzi per me è il contrario se allargano il differenziale. Il second round effect ancora non ha evidenze, ci sarà secondo me, e ci aspetta un periodo iperinflazionistico in cui i tassi dovranno essere rialzati, ma non è ora il momento. Anzi...
Più che a ltro dovrebbero parlarsi i due per concordare una politica comune . Non uno che combatte il 70 e l'altro il 29.

Scusa i toni, ma è un periodaccio.

P.s Bombardare l'Iran? Probabile secondo me.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Dario ha scritto:
L'ultimo quote non esiste![/quote


Azzo quanto siamo daccordo :up:

Condivido in toto il tuo intervento compresa l'incazzatura perchè i mercati hanno proprio capito di quanto divergono le politiche e di quanto queste possano portare a dislocazioni di capitale impressionanti.
Non che la FED non abbia responsabilità, ha abbassato i tassi quando forse era meglio intervenire prima attraverso i TAF e similia e magari in un secondo tempo usare la leva monetaria successiva ai prime segnali di rallentamento, non usa cmq la sua autorità perfermarre la speculazione sulle materie prime
 

f4f

翠鸟科
Dario ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

partiamo dal fondo
capisco, scuse fra noi non son necessarie :) :up: :up: :up: :up:
manco a dirle
o sei bbbandito ( e rekkia) e allora puoi
o non sei bbbandito .... :p


no, capisco bene la questione BearStrunZ
e son d'accordo che la leva monetaria da sola non serve ... anzi ....
occorre mettere regole nuove e 'purgare' le corporate che hanno esagerato
GoldSaks e tutte
siamo legati e il casino potrebbe essere enorme?
beh, la politica del hazzo del Greenspan la stiamo pagando ora
o paghiamo adesso o paghiamo dopo ... con gli interessi ....
magari, appunto, con una bella guerra iraniana
meglio i fallimenti :help: :help: :help: :help: :help: :help:


uff il più esatto è il GipaZ :p
vado ....
sto calibrando una Vasicek
indovinate quale sia il tasso d'interesse per il mean reverting USA dal 1970 a oggi :eek:
 

gipa69

collegio dei patafisici
Dario ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

Vero ma le regole possono fermare le speculazione almeno sul mondo commodities... mondo che è strettamente correlato al mondo reale molto di più di qualsiasi mercato azionario.

A guardare Vix e cpce sembrerebbe che un po di strada al ribasso si possa ancora fare però da lunedi comincio ad accumulare perchè solitamente l'accelerazione del vix sopra i livelli attuali porta a top in poche sedute e poi a reverse violenti che difficilmente si possono intercettare se non si è sempre presenti :rolleyes:
 

gipa69

collegio dei patafisici
f4f ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!


Si ma questi casini sono stati anche della BCE, perchè la leva moentaria post euro è stata usata ampiamente per la paura che la popolazione mostrasse scontentezza pel la nascita della moneta unica stimolando la bolla speculativa sull'immobiliare in alcuni paesi d'europa con i prezzi cresciuti molto piu rapidamente che in USA e la bolla del credito personale in altri.
 

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