gastronomo ha scritto:
I agree. il punto è che, come troppo spesso accade, i policy makers hanno una visione della realtà che non corrisponde alla realtà medesima. Guardare dati senza interpretarli per ciò che significano nel concreto porta a visioni sterili. Intendo dire: se un sacco di categorie protestano (trasportatori, pescatori, agricoltori) perche causa il caro materie prime non riescono più a lavorare, ciò ha un significato o no? Chiaro, la BCE dice: il mio mandato è contenere l'inflazione. Premesso che l'inflazione vera non è quella dichiarata, anzichè favorire la speculazione con dichiarazioni svolazzanti non è invece più sensato promuovere iniziative concrete, anche con altre banche centrali? Quando la Fed era a caccia di liquidità la BCE è accorsa. E' evidente che non si può fare da materasso alla speculazione usd/oil. Altrimenti ci prendiamo le conseguenze negative della politica monetaria US, perdiamo il treno quando da loro le cose vanno bene, e nel frattempo siamo sempre più impotenti davanti a Russia, India e Cina.
Non è la mia una questione di populismo o di massimalismo, me ne guardo bene: che la gente non arrivi a fine mese, fatichi a trovare o a tenersi stretto un lavoro, non riesca a pagare i mutui è un fenomeno europeo. Certo, forse gli US sono un alleato debole in questa fase, ma credo che anche le economie in crescita abbiano l'interesse a calmierare il prezzo delle materie prime. Se vi è dialogo, è tra sordi. Il che significa che una politica per il contenimento delle spinte inflattive e il recupero di efficienza a livello di operatività day-by-day deve essere inquadrato in una revisione strategica del metodo con cui la BCE, a cascata e in accordo con i singoli governi, riesce a veicolare i propri messaggi. Se la BCE non ascolta o non è considerata interlocutore qualificato, sia dagli stati membri che dalle altre banche centrali, chiamiamo Houston... abbiamo un problema
ciao Gastro
uhmmmm .... no, non condivido del tutto
la BCE non può stare a guardare la speculazione oil ecc ecc, d'accordo
e in effetti il prezzo della benzina è passato da 30centesimi a 45/50centesimi, un bel +20centesimi, un +66%
il vero specularore è lo stato (italia, francia ecc ecc) che triplica ogni volta l'aumento dell'oil.... infatti, in Usa la benzina è arrivata al livello record di 70centesimi di dollaro al litro, e loro hanno anche l'effetto-valuta negativo
lassamo poi stare gli alimentari, a milano regalavano il latte che viene pagato al produttore circa meno di un terzo del prezzo al consumo.... altro che speculatori nelle borse...
sul fatti che svalutare la valuta sia la soluzione, non sono certo al 100%: bernanke abbatte i tassi e più li abbatte e più si parla di recessione Usa
i discorsi sono forse fuori dalla finanza:
alcune nazioni producono beni di bassa qualità ma a prezzo basso, cinaIndia, e vanno bene
altre nazioni esportano materie prime, e vanno bene
altre nazioni producono beni di alta qualità a prezzo alto, e vanno mediocremente
quelli che vanno male e andranno peggio sono quelli con prodotti mediocri, prezzi mediocri e alto tenore di vita .... i merkans
fino ad adesso hanno finanziato i loro consumi indebitandosi e ipotecando la casa, adesso non basta più
here my two-cents contribute
ps
I'm calling Houston .... but they say the trouble is right there ...
nobody there believe bernakk has any other move left on rates