Titoli di Stato area Euro Bund - Titoli di stato GERMANIA

Recupero una risposta resa privatamente sulla questione per esprimere pubblicamente il mio punto di vista ...

"In realtà il passaggio da una lunghezza all'altra incorpora una scommessa sull'andamento dei rendimenti sulle diverse scadenze e più in generale sulla conformazione della curva dei rendimenti.

Ora, sebbene il Bund 2039 ed il Bund 2024 siano entrambi titoli lunghi, le aspettative sui rendimenti produrranno movimenti diversi dei prezzi sui due titoli, amplificando o riducendo lo spread di rendimento fra essi.

Supponi ad esempio che nei prossimi mesi si verifichino situazioni analoghe a quelle del default di Lehman (ad es. default di un grande paese emergente, o default a catena di paesi dell'area centroeuropea). Ebbene in questo caso si verificherebbere presumibilmente un storno dai titoli di debito tedeschi più lunghi a quelli più corti, che farebbero declinare maggiormente i prezzi quanto maggiore la duration modificata (e, a parità di cedole, la semplice lunghezza dei titoli) Il 2039 stornerebbe maggiormente del 2024, mentre le scadenze corte (biennali-triennali max) si apprezzerebbero.

Scenario opposto: si prende la decisione politica in area euro di mostrare un certo grado di tolleranza per l'inflazione, e si ha un ripartenza dell'inflazione tale per cui essa si colloca al di sopra del TUS.

In questo caso i prezzi sulle scadenze corte della curva crollerebbero (il mercato tende infatti ad allineare i rendimenti alle aspettative di inflazione a breve, così da avere un rendimento reale, al netto dell'inflazione, anche sulle scadenze corte) ed i rendimenti si eleverebbero, dando luogo alla cd. inversione della curva dei rendimenti.

Infatti i rendimenti sulla parte più lunga della curva sconterebbero aspettative di riconduzione sotto controllo dell'inflazione in un dato numero di anni, per cui i prezzi dei bond lunghi cederebbero molto meno di quelli dei bond corti, ed il 2039 cederebbere meno del 2024...

E' su queste aspettative (per un irripidimento della curva dei rendimenti, un suo appiattimento, una sua inversione) che il trader dovrebbe fare valutazioni nello switchare da un titolo a duration modificata più lunga ad uno a duration modificata più lunga o viceversa...
 
Recupero una risposta resa privatamente sulla questione per esprimere pubblicamente il mio punto di vista ...

"In realtà il passaggio da una lunghezza all'altra incorpora una scommessa sull'andamento dei rendimenti sulle diverse scadenze e più in generale sulla conformazione della curva dei rendimenti.

Ora, sebbene il Bund 2039 ed il Bund 2024 siano entrambi titoli lunghi, le aspettative sui rendimenti produrranno movimenti diversi dei prezzi sui due titoli, amplificando o riducendo lo spread di rendimento fra essi.

Supponi ad esempio che nei prossimi mesi si verifichino situazioni analoghe a quelle del default di Lehman (ad es. default di un grande paese emergente, o default a catena di paesi dell'area centroeuropea). Ebbene in questo caso si verificherebbere presumibilmente un storno dai titoli di debito tedeschi più lunghi a quelli più corti, che farebbero declinare maggiormente i prezzi quanto maggiore la duration modificata (e, a parità di cedole, la semplice lunghezza dei titoli) Il 2039 stornerebbe maggiormente del 2024, mentre le scadenze corte (biennali-triennali max) si apprezzerebbero.

Scenario opposto: si prende la decisione politica in area euro di mostrare un certo grado di tolleranza per l'inflazione, e si ha un ripartenza dell'inflazione tale per cui essa si colloca al di sopra del TUS.

In questo caso i prezzi sulle scadenze corte della curva crollerebbero (il mercato tende infatti ad allineare i rendimenti alle aspettative di inflazione a breve, così da avere un rendimento reale, al netto dell'inflazione, anche sulle scadenze corte) ed i rendimenti si eleverebbero, dando luogo alla cd. inversione della curva dei rendimenti.

Infatti i rendimenti sulla parte più lunga della curva sconterebbero aspettative di riconduzione sotto controllo dell'inflazione in un dato numero di anni, per cui i prezzi dei bond lunghi cederebbero molto meno di quelli dei bond corti, ed il 2039 cederebbere meno del 2024...

E' su queste aspettative (per un irripidimento della curva dei rendimenti, un suo appiattimento, una sua inversione) che il trader dovrebbe fare valutazioni nello switchare da un titolo a duration modificata più lunga ad uno a duration modificata più lunga o viceversa...

Ho riletto attentamente quanto hai scritto. Sei stato chiarissimo. :)
Grazie
 
Recupero una risposta resa privatamente sulla questione per esprimere pubblicamente il mio punto di vista ...

"In realtà il passaggio da una lunghezza all'altra incorpora una scommessa sull'andamento dei rendimenti sulle diverse scadenze e più in generale sulla conformazione della curva dei rendimenti.

Ora, sebbene il Bund 2039 ed il Bund 2024 siano entrambi titoli lunghi, le aspettative sui rendimenti produrranno movimenti diversi dei prezzi sui due titoli, amplificando o riducendo lo spread di rendimento fra essi.

Supponi ad esempio che nei prossimi mesi si verifichino situazioni analoghe a quelle del default di Lehman (ad es. default di un grande paese emergente, o default a catena di paesi dell'area centroeuropea). Ebbene in questo caso si verificherebbere presumibilmente un storno dai titoli di debito tedeschi più lunghi a quelli più corti, che farebbero declinare maggiormente i prezzi quanto maggiore la duration modificata (e, a parità di cedole, la semplice lunghezza dei titoli) Il 2039 stornerebbe maggiormente del 2024, mentre le scadenze corte (biennali-triennali max) si apprezzerebbero.

Scenario opposto: si prende la decisione politica in area euro di mostrare un certo grado di tolleranza per l'inflazione, e si ha un ripartenza dell'inflazione tale per cui essa si colloca al di sopra del TUS.

In questo caso i prezzi sulle scadenze corte della curva crollerebbero (il mercato tende infatti ad allineare i rendimenti alle aspettative di inflazione a breve, così da avere un rendimento reale, al netto dell'inflazione, anche sulle scadenze corte) ed i rendimenti si eleverebbero, dando luogo alla cd. inversione della curva dei rendimenti.

Infatti i rendimenti sulla parte più lunga della curva sconterebbero aspettative di riconduzione sotto controllo dell'inflazione in un dato numero di anni, per cui i prezzi dei bond lunghi cederebbero molto meno di quelli dei bond corti, ed il 2039 cederebbere meno del 2024...

E' su queste aspettative (per un irripidimento della curva dei rendimenti, un suo appiattimento, una sua inversione) che il trader dovrebbe fare valutazioni nello switchare da un titolo a duration modificata più lunga ad uno a duration modificata più lunga o viceversa...

finalmente adesso ho capito;)
 
Ho riesumato questo thread per chiedere un parere a voi vecchie volpi. Premetto che ho un 20% del ptf in Bund DE0001135283 in carico a 104,64 e che prezzano adesso 105,86 che va riducendosi giorno per giorno, avvicinandosi la data di scadenza. Avrei intenzione di cambiare con DE0001102317 a scadenza 10 anni incassando adesso quel 5,86% che perderei lasciando scadere l'obbligazione e sperando in un apprezzamento del secondo titolo in esame. Questa è una bella scommessa, dipende dalle elezioni in Germania di settembre, ecco; c'è qualcuno in grado di prospettarmi qualche possibile scenario per il dopo elezioni?

voglio dire, prendo adesso un titolo a 98,4 che magari con qualche scossone nell'eurozona può andarmi a 102-103 e farci un bel gain.

attendo notizie, grazie :)
 

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