Buoni fruttiferi postali Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all'inflazione italiana (4 lettori)

Yunus80

Del PIG non si butta nulla
IMHO i buoni postali seguono l'andamento dei restanti titoli di stato. A inizio anno i rendimenti dei TdS erano molto superiori, ora sono crollati e i BPF si adeguano.

A titolo di esempio, prendiamo il caso dei BTPi che sono i titoli che più somigliano ai BPFi:
Rendimento reale a gennaio/marzo: circa 3,3% lordo, con i BPFi all'1,10% circa
Rendimento reale attuale: circa 2,2% lordo, con i BPFi allo 0,65%

Anzi, si potrebbe dire che lo spread si è addirittura ristretto... :D
 

Ryuzaki

Nuovo forumer
ahhahahahha
hahahahhahahaha
ahhahaha

0,05 per 9 anni sto scoppiando dal ridere :D

possiamo discutere, magari su altro topic, investimenti alternativi per integrazione pensione? (che non siano fondi o pip ovviamente).
Se continua cosi' il piano "PAC di BFPi" va a farsi benedire...
 
Ultima modifica:

Geppetto

Nuovo forumer
Ciò vuol dire che gli strateghi delle Poste prevedono nei prossimi 10 anni un'inflazione galoppante?

Come altro si può spiegare questo inabissarsi del rendimento reale?

Analisi personalissima:

1. Ormai l'unico modo che hanno (le banche e gli stati) di provare a restituire i debiti è di rispalmarli nel lungo-lunghissimo periodo.

2. Prima o poi, l'inflazione arriva. Anche se contenuta, se si mangia buona parte dell'interesse, allora, che sia al 2% o al 10% o al 50%, è sempre un bella convenienza per il debitore.

3. La strategia per rientrare dal debito è stata di immettere una massa enorme di nuova liquidità e poi di riassorbirla lentamente - come in una enorme caldaia o fornace si butta dentro a bruciare il carbone o la legna, allo stesso modo nell'enorme fornace del debito si butta dentro la liquidità. Però hanno bisogno di denaro vero: NON i debiti, ma i soldi quelli veri, dei risparmiatori e degli investitori. Di qui il rialzo continuo di tutto l'immaginabile possibile e il ribasso continuo dei tassi.

Se la strategia non funziona, sarà il collasso definitivo del sistema. Detto in poche parole: ce la si farà? oppure l'inflazione ci brucerà tutti i risparmi?

Secondo me è la seconda che ho detto
 
Ho appena investito 5000 euro in buoni fruttiferi postali dematerializzati indicizzati all'inflazione... La serie è i45.
Non ho letto prima questo topic :( Non ci ho capito molto di quello che state dicendo qui... L'addetto della posta ha detto che sono il meglio investimento SICURO attuale... Mi ha preso in giro? Ha parlato di guadagnare il doppio rispetto al libretto postale. Mi ha mentito?
 

Tex Willer

Nuovo forumer
Ho appena investito 5000 euro in buoni fruttiferi postali dematerializzati indicizzati all'inflazione... La serie è i45.
Non ho letto prima questo topic :( Non ci ho capito molto di quello che state dicendo qui... L'addetto della posta ha detto che sono il meglio investimento SICURO attuale... Mi ha preso in giro? Ha parlato di guadagnare il doppio rispetto al libretto postale. Mi ha mentito?

Ecco in breve come funzionano i buoni postali indicizzati all'inflazione:

Hanno una durata di 10 anni e puoi ritirarli quando vuoi, inoltre se sono già trascorsi 18 mesi dalla sottoscrizione hai diritto anche agli interessi. Il capitale è dunque assolutamente garantito.

L'addetto alle poste quindi era sincero quando ha definito i buoni un investimento sicuro. Forse era meno sincero quando ha definito i buoni indicizzati all'inflazione vantaggiosi.

La serie attuale (I45) ogni anno rende lo 0,05% + l'inflazione. Per farti un'idea con l'inflazione all'1% tra un anno otterrai l'1,05% di interessi. Tieni conto che i buoni fruttiferi postali indicizzati all'inflazione non pagano cedole, gli interessi saranno pagato interamente alla scadenza dei 10 anni oppure quando deciderai di ritirarli.

Ciò che rende questa serie una ciofeca è il coefficente che devi sommare all'inflazione. Tra le serie precedenti alcune rendevano lo 0,5% + inflazione i primi 2 anni, lo 0,6% + inflazione il 3° e il 4°, ...

Forse di questi tempi è meglio un conto deposito mentre si aspetta l'uscita di una serie decente.

Un saluto :ciao:
 
Ecco in breve come funzionano i buoni postali indicizzati all'inflazione:

Hanno una durata di 10 anni e puoi ritirarli quando vuoi, inoltre se sono già trascorsi 18 mesi dalla sottoscrizione hai diritto anche agli interessi. Il capitale è dunque assolutamente garantito.

L'addetto alle poste quindi era sincero quando ha definito i buoni un investimento sicuro. Forse era meno sincero quando ha definito i buoni indicizzati all'inflazione vantaggiosi.

La serie attuale (I45) ogni anno rende lo 0,05% + l'inflazione. Per farti un'idea con l'inflazione all'1% tra un anno otterrai l'1,05% di interessi. Tieni conto che i buoni fruttiferi postali indicizzati all'inflazione non pagano cedole, gli interessi saranno pagato interamente alla scadenza dei 10 anni oppure quando deciderai di ritirarli.

Ciò che rende questa serie una ciofeca è il coefficente che devi sommare all'inflazione. Tra le serie precedenti alcune rendevano lo 0,5% + inflazione i primi 2 anni, lo 0,6% + inflazione il 3° e il 4°, ...

Forse di questi tempi è meglio un conto deposito mentre si aspetta l'uscita di una serie decente.

Un saluto :ciao:
quindi al momento conviene metterli su un libretto ordinario?o addirittura lasciarli sul conto bancoposta?tra tutti i buoni che ho ultimamente ho fatto quelli indicizzati all inflazione....:-?
 

Ryuzaki

Nuovo forumer
Il problema e' che prima o poi si dovranno comprare nuovi buoni.
Io ne prendevo 1k circa all'anno in ottica integrazione pensione (e TFR in azienda). A gennaio 2010 staro' alla finestra per entrare con 1000 euro. Ma se continua cosi' dovro' cambiare investimento! e destinare quei 1000 euro ad un BTP indicizzato all'inflazione?
Concordate? cosa mi consigliate? Esistono BTP indicizzati all'inflazione con scandeze lunghe (10 anni)?
 

Yunus80

Del PIG non si butta nulla
Esistono eccome, con scadenze fino al 2035. Rendono poco pure loro ultimamente, anche se da qualche giorno i prezzi sono in discesa. Comunque sono titoli di tipo diverso, sui quali incidono le spese di negoziazione, di tenuta titoli e il rischio quotazione, per cui fatti bene i tuoi conti.
 
Carissimi, vi seguo da luglio quando avevo deciso di acquistare alcuni buoni indicizzati per iniziare un piano di accumulo autogestito a scopo previdenziale. Fosse uscita una serie decente da allora!
Passerò a trovarvi tutti i mesi.

Ciao e grazie a Pink ed agli altri per il post
 

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