Cancro: Quanti sono i GUARITI?

Stato
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Si deve fare un pochino (ma poco poco) di chiarezza: ha ragione fino ad un certo punto chi ha promulgato il 3d nel senso che quello che è intesa come chemioterapia fino ad un certo anno ancorchè ridurre per certi versi accellerava il decorso naturale.

Poi le cose sono cominciate a mutare: con il concept "chemio" è inteso tutto ciò che nn è bisturi ma và dai marcatori monoclonali ai virus "istruiti" a colpire il cancro al medicamento trasportato piuttosto che alla terapia genica (parte di queste nuovissime): ma è chiarissimo che sono tutt' altro che la solita veleno anticellule propinato;Ed è un dato di fatto che l' inversione è in corso: proprio dovuto alle conoscenze che sono enormemente + vaste rispetto a solo qualche decennio addietro.

E' OVVIO che preservare in buone condizioni il proprio organismo è cosa buona e giusta... MA è altrettanto OVVIO che essendo una malattia con prevalenza genica indipendentemente dallo stile di vita chi ha una storia famigliare di oncogenesi alla mammella è notevolmente + predisposta allo sviluppo di tale forma tumorale .... Come per esempio chi nn ha oncogeni attivabili ai polmoni e fuma intensamente NON sviluppa cancro...

Come è altrettanto chiaro che siccome la vendita delle terapie antitumorali è UN mercato è chiaro che chi presenta farmaci più performanti ha la meglio sul concorrente ... E' chiaro che nn è tutto così semplice, ma è altrettanto vero che solo cento anni addietro si moriva regolarmente di appendicite...quindi un pò di animo.

Ah! per la cronaca: a Stefano Lavori furono dati sei mesi sei di vita: poi grazie alle cure, e nn certo ai pesci - al trapianto etc. arrivò a quasi 7 anni quando la % di mortalità circa il tumore al pancreas è di (+/-) 1-2% a cinque anni ... ovvio: aveva una disponibilità immensa alle spalle .. ma senza la scienza impossibile arrivarci.
 
(ANSA) - WASHINGTON, 14 OTT - Se Steve Jobs avesse curato il suo tumore al pancreas da subito con le tecniche della medicina tradizionale si sarebbe potuto salvare. E' la tesi choc di un oncologo di Harvard, Ramzi Amri, secondo cui il tipo di cancro che ha colpito il fondatore della Apple non era dei piu' pericolosi. Secondo il medico, ''Jobs avrebbe scelto di sottoporsi a ogni sorta di trattamenti alternativi, prima di optare per la medicina convenzionale''. Ma a quel punto, spiega, era troppo tardi.
 
(ANSA) - WASHINGTON, 14 OTT - Se Steve Jobs avesse curato il suo tumore al pancreas da subito con le tecniche della medicina tradizionale si sarebbe potuto salvare. E' la tesi choc di un oncologo di Harvard, Ramzi Amri, secondo cui il tipo di cancro che ha colpito il fondatore della Apple non era dei piu' pericolosi. Secondo il medico, ''Jobs avrebbe scelto di sottoporsi a ogni sorta di trattamenti alternativi, prima di optare per la medicina convenzionale''. Ma a quel punto, spiega, era troppo tardi.

Si la avevo letta anche io questa cosa. ..mah...
 
(ANSA) - WASHINGTON, 14 OTT - Se Steve Jobs avesse curato il suo tumore al pancreas da subito con le tecniche della medicina tradizionale si sarebbe potuto salvare. E' la tesi choc di un oncologo di Harvard, Ramzi Amri, secondo cui il tipo di cancro che ha colpito il fondatore della Apple non era dei piu' pericolosi. Secondo il medico, ''Jobs avrebbe scelto di sottoporsi a ogni sorta di trattamenti alternativi, prima di optare per la medicina convenzionale''. Ma a quel punto, spiega, era troppo tardi.

questo signor Ramdi Amri NON è "l'oncologo di Harvard" come hanno scritto i giornali ma un semplice 'Fullbright scholar' senza laurea in Medicina riconosciuta negli USA, in soggiorno temporaneo a Boston, e non sembra sia nemmeno un clinico. Insomma: persona giovane e scommetto brillante, ma praticamente uno studente in visita».

"L'oncologo di Harvard? Manco laureato" - Corriere della Sera

Conosce personalmente Ramdi Amri?
«Sembra sia un giovane studente olandese di origini tunisine arrivato in America sei mesi fa. Quando parla del “100% dei ‘suoi’ pazienti guariti da quel tipo di tumore” mente sfacciatamente. In più, e questo è molto più serio, viola una discrezione, un riserbo professionale che neanche il più oscuro dei medici di medicina generale si sognerebbe di fare, figurarsi un oncologo accademico».
 
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per GUARITO intendo la persona che ha superato 10 anni di vita dal momento della diagnosi

Mia madre è morta dopo 7 anni e mezzo dalla diagnosi

da ComeDonChisciotte - STEVE JOBS È MORTO A 56 ANNI, PREMATURAMENTE PER LA CHEMIOTERAPIA
STEVE JOBS È MORTO A 56 ANNI, PREMATURAMENTE PER LA CHEMIOTERAPIA
Postato il Sabato, 08 ottobre @ 07:45:00 CDT di supervice
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E LA RADIOTERAPIA

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DI MIKE ADAMS
Natural News

La sua vita è finita prematuramente a causa delle cure, basate sulla chemioterapia e la radioterapia, cui si è sottoposto per combattere il cancro

C'é invece chi sostiene che Steve Jobs sia invece morto e prematuramente proprio per essersi affidato a cure fantasiose ed alternative e non alla terapia "ortodossa" ovvero chemio e terapie classiche.. daltronde chi ha cosi tanti soldi può farsi curare da chi vuole ed é sua libera scelta come libero di spendere milioni in presunte cure alternative. Citi l'esempio di tua madre, fatti un'altra domanda, quanto avrebbe invece vissuto senza le terapie classiche? Suppongo molto meno..non gettare myerda su tutto e non vedere complotti ovunque Tontolina, perché si potrebbe pensare che l'unica ad avere problemi qui sei tu. Daltronde il tumore al pancreas unitamente a quello dei polmoni, e lo si sa, sono i due che non lasciano molta speranza, allo stato delle conoscenze mediche attuali. Specularci sopra mi sembra "orrido" ed inutile. E soprattutto ricordati che le terapie anticancro sono costosissime (e quant'anche tu ne dica, efficaci nel limite della potenza umana) e vengono propinate agratiss con grande sforzo da parte della comunità dei contribuenti e messe a disposizione di tutti... Chiedo solo un pò di rispetto (per chi é malato e di queste cure ha bisogno e per i medici che si propinano per salvare vite umane ) e meno cazzate. E chi non vuole avvalersene, basta che firmi, che avremmo tutti la coscienza in pace. E forse, dal punto di vista legale almeno.
 
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mia madre ha avuto un seno asportato per un tumore, un'ascella asportata per metastasi e guarita e proprio grazie a quelle cure che tu Tontolina vuoi demonizzare.. abbi rispetto per chi soffre e per chi ancora é vivo..
 
Ultima modifica di un moderatore:
scusa se mi permetto di intervenire.
non metto in dubbio alcunchè e porto il massimo rispetto per gli oncologi e per i medici che operano con passione e costanza (non tutti però).
purtroppo anche io ho vissuto il dramma di una famiglia colpita negli affetti dal cancro, e detesto sentire in televisione di personaggi noti che si sono spenti dopo "una lunga malattia". sono morti di CANCRO e come loro sono morti e moriranno miglia di persone di CANCRO. usiamo il nome corretto, ma il fatto è che il nome corretto, CANCRO, fa paura e si inorridisce al solo pronunciarlo. ho avuto modo di studiare in parte la malattia in qualche sua forma, non in tutte perchè è quasi impossibile, e la risposta e la risultanza è che di cancro non si guarisce, o meglio dopo che se ne è colpiti, operati e curati, i medici hanno l'abitudine di dire che si è guariti e che le possibilità di contrarlo nuovamente sono di 1 su 3. però la verità è che ormai si è intaccati nelle nostre difese e che prima o poi quasi certamente il cancro tornerà a farci visita.
questa è la verità.
ma esiste anche un'altra verità dettata dalle case farmaceutiche che producono antitumorali costosissimi e che hanno tutti gl interessi affinchè vengano utilizzati anche a fronte di casi ormai definiti incurabili.
lo stesso prof. Veronesi dichiarò che forse sarebbe meglio utilizzare quei fondi per la ricerca e non utilizzare questi prodotti e che ancora meglio sarebbe dare al malato una aspettativa di vita più dignitosa utilizzando terapie antidolorifiche e cure palliative.
purtroppo sono di corsa però vorrei approfondire ancora questo argomento.
 
scusa se mi permetto di intervenire.
non metto in dubbio alcunchè e porto il massimo rispetto per gli oncologi e per i medici che operano con passione e costanza (non tutti però).
purtroppo anche io ho vissuto il dramma di una famiglia colpita negli affetti dal cancro, e detesto sentire in televisione di personaggi noti che si sono spenti dopo "una lunga malattia". sono morti di CANCRO e come loro sono morti e moriranno miglia di persone di CANCRO. usiamo il nome corretto, ma il fatto è che il nome corretto, CANCRO, fa paura e si inorridisce al solo pronunciarlo. ho avuto modo di studiare in parte la malattia in qualche sua forma, non in tutte perchè è quasi impossibile, e la risposta e la risultanza è che di cancro non si guarisce, o meglio dopo che se ne è colpiti, operati e curati, i medici hanno l'abitudine di dire che si è guariti e che le possibilità di contrarlo nuovamente sono di 1 su 3. però la verità è che ormai si è intaccati nelle nostre difese e che prima o poi quasi certamente il cancro tornerà a farci visita.
questa è la verità.
ma esiste anche un'altra verità dettata dalle case farmaceutiche che producono antitumorali costosissimi e che hanno tutti gl interessi affinchè vengano utilizzati anche a fronte di casi ormai definiti incurabili.
lo stesso prof. Veronesi dichiarò che forse sarebbe meglio utilizzare quei fondi per la ricerca e non utilizzare questi prodotti e che ancora meglio sarebbe dare al malato una aspettativa di vita più dignitosa utilizzando terapie antidolorifiche e cure palliative.
purtroppo sono di corsa però vorrei approfondire ancora questo argomento.

ed io ti rispondo già subito..ma che ne sai tu se un malato abbisogna di cure paliative (che vuol dire l'hospice ovvero l'anticamera della morte e dove ricoverano i malati considerati terminali ) o di essere curato?
 
Ultima modifica di un moderatore:
ed io ti rispondo già subito..ma che ne sai tu se un malato abbisogna di cure paliative (che vuol dire l'hospice ovvero l'anticamera della morte ) o di essere curato?

hai ragione, però prima di tutto una cosa sulla quale voglio essere chiara.
ognuno ha il suo modo di vedere la vita, di pensare e di agire, ma MAI, in nessun caso ripeto MAI qualcuno, per esempio uno come te si può permettere di dare un giudizio assoluto su ciò che non rientra nel suo modo di concepire la diversità di vedute.
detto questo, se tu avessi letto bene avresti notato che non ho mai messo in discussione l'operato di medici oncologi per i quali ho nutrito il massimo rispetto anche a fronte delle sofferenze e della morte di mia madre.
però se una persona cara si viene a trovare in uno stadio nel quale il dolore supera di gran lunga la capacità si sopportazione ebbene io sono la prima a chiedere l'interruzione di qualsiasi trattamento per passare solo a cure palliative ed antidolorifiche.
saluti.
 
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