bersani vergognati il
nostro destino non si discute da Bruno Vespa!
Mentre il paese è in tensione perché con la
modifica dell’articolo 18 dello Statuto del Lavoratori si concretizza un passo indietro di chilometri in materia di diritti, Pierluigi Bersani, segretario di un aborto di partito chiamato Pd, sconvolge con la seguente dichiarazione: “Parlerò questa sera”.
Dove esternerà in maniera articolata il suo timido pensiero sulla probabile istituzionalizzazione del licenziamento senza giusta causa?
Da Bruno Vespa.
Esattamente dieci anni fa, milioni di persone, manifestarono a Roma contro la cancellazione di una normativa che stravolge la Costituzione di una repubblica fondata sul lavoro.
E Bersani, cosa fa?
Si comporta esattamente come Silvio Berlusconi, l’uomo che ha rovinato l’Italia e ha trasformato l’amministrazione di uno stato in un talk show.
Il presente e le prospettive future stanno andando a rotoli travolgendo padri di famiglia e chi si rapporterà domani con questo malato pianeta occupazionale e il segretario di ciò che è rimasto del partito che dovrebbe rappresentare le istanze dei lavoratori ha scelto Porta a Porta come palco.
Stare tra la gente comune non è posare il fondoschiena nella poltrona di un salotto televisivo.
Questo blog e questa piattaforma sono fatti da giovani.
Giovani che, pur non avendolo vissuto generazionalmente attivo sul campo, rimpiangono lo spessore politico e l’umanità di Enrico Berlinguer.
In questo momento c’è bisogno di aggregare le folle, di allestire palchi per comizi e non palcoscenici televisivi.
Non bastano due righe di agenzia che danno per scontato un accordo che darà il via libera al licenziamento per motivi economici (le aziende ci sguazzeranno) e disciplinari (quanta discrezionalità verrà applicata!) per lavarsi la coscienza.
Il “Se di accordo si può parlare” di Bersani, tradotto significa che l’intesa c’è.
Era il momento giusto non solo per tutelare il pubblico impiego ma anche chi finisce nelle mani di imprenditori senza scrupoli, per mettere le realtà operative private nelle condizioni di emettere contratti regolari, di smetterla con lo sfruttamento, il precariato.
Occorreva insistere, pressare e invece i burocrati di “sinistra” cosa fanno?
Fanno comunella con le forze politiche che con il conflitto di interesse e l’ingiustizia sociale ci convivono e andranno a parlarne da uno studio televisivo, tra un karaoke e un balletto.
Del resto, non siamo umani: siamo merce!
la destra fa schifo la sinistra piu' della destra nel 2013
non vado a votare .
STANNO FACENDO DI TUTTO PER RIPORTARE LO SPREAD COME PRIMA CHE DIO LI FULMINI