Obbligazioni indicizzate inflazione Carcabar: Btp, Etf, Bond, commenti liberi sugli investimenti (1 Viewer)

Setteteo

Mind the Global Cucumber
penso che a breve l'euro varrà meno di adesso, per cui dovrebbe essere più facile per paesi con altre valute rimborsare euro.

- Dai numeri l'argentina sta crescendo
- Rendimento alto bilancia il rischio
- Si compra basso rispetto al nominale
- Rimborso graduale in 20 rate semestrali, in pratica scade prima del 2038
- Diversificazione geografica
- Il taglio piccolissimo permette di dosare l'entrata (per chi ha commisioni molto basse, le poste ad esempio danno il minimo a 3 euro)
- Ha perso molto a causa della politica argentina che ha nazionalizzato.

E' un azzardo, ma per me fino al 5% del ptf ci può stare (attualmente sono al 2 o 3 a occhio)
 

Setteteo

Mind the Global Cucumber
Ecco, ora si capisce perché il governo Monti ha costretto i pensionati che prendono almeno mille euro al mese di pensione ad aprire obbligatoriamente conti correnti: così Equitalia, attraverso il prelevamento forzoso dai conti correnti di cittadini morosi, può portare via per intero anche la pensione che invece per legge può essere pignorata alla fonte solo per un quinto.

In effetti è una gran mossa, sulla carta: sarà che un paio di vecchietti con la minima e il quinto pignorato li vedo spesso, a occhio togliere quei pochi cento euri a queste persone crei più danno che beneficio per lo stato.
Certo se avessero casa di proprietà allora la banca sarà ben felice di dare una piccolo fido che con gli interessi nel tempo arriverà a mangiare la casa (o un domani gli eredi per prendere l'eredità dovranno accollarsi i debiti con stato e banche)

Intanto in questi giorni minigain su ote, ho preferito alleggerire la parte comprata sotto 69 (a 69). Sono convinto che capiteranno occasioni per ricomprare
 

ottimista 2011

forza magico torino
assurdo ma e' cosi

cra ' cra' cra'
DUE CORNACCHIE SPENNACCHIATE



Due cornacchie spennacchiate non fanno che ripeterci ossessivamente che il default del Paese è solo questione di giorni.

Un tale atteggiamento criminale e antipatriottico fa presumere che dietro ai due uccellacci si nascondano due mangiapatate travestiti da iettatori.

Forse non hanno tutti i torti, ora i Kartoffel-Bond a 2y garantiscono un rendimento astronomico...

Non lasciamoci sfuggire l’occasione!...



________________________


Germania vende titoli a 2 anni a 0,07%

Tasso a minimo storico. Venduti anche decennali indicizzati

23 maggio, 13:29

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(ANSA) - ROMA, 23 MAG - La Germania ha collocato 4,56 miliardi di euro di titoli a due anni con un rendimento dello 0,07%, il minimo storico. La domanda e' stata di 7,74 miliardi contro i 5 miliardi in offerta. Per l'agenzia del debito tedesca, i valori minimi dei rendimenti del biennale tedesco sono il riflesso del forte nervosismo nel mercato. Oggi Berlino ha collocato anche titoli decennali indicizzati all'inflazione per 1,29 miliardi con un rendimento reale (al netto dell'inflazione) negativo pari a -0,24%
 
Ultima modifica:

ottimista 2011

forza magico torino
italia nazione di merdaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

tutto il mondo anche l'universo sapeva che dopo l'attentato di falcone toccava a borsellino che cosa hanno fatto i politici italiani e i vari ministri? lo hanno fatto ammazzare.
grazie politica:(
 

il carcarlo

only etf
cra ' cra' cra'
DUE CORNACCHIE SPENNACCHIATE



Due cornacchie spennacchiate non fanno che ripeterci ossessivamente che il default del Paese è solo questione di giorni.

Un tale atteggiamento criminale e antipatriottico fa presumere che dietro ai due uccellacci si nascondano due mangiapatate travestiti da iettatori.

Forse non hanno tutti i torti, ora i Kartoffel-Bond a 2y garantiscono un rendimento astronomico...

Non lasciamoci sfuggire l’occasione!...



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Germania vende titoli a 2 anni a 0,07%

Tasso a minimo storico. Venduti anche decennali indicizzati

23 maggio, 13:29

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(ANSA) - ROMA, 23 MAG - La Germania ha collocato 4,56 miliardi di euro di titoli a due anni con un rendimento dello 0,07%, il minimo storico. La domanda e' stata di 7,74 miliardi contro i 5 miliardi in offerta. Per l'agenzia del debito tedesca, i valori minimi dei rendimenti del biennale tedesco sono il riflesso del forte nervosismo nel mercato. Oggi Berlino ha collocato anche titoli decennali indicizzati all'inflazione per 1,29 miliardi con un rendimento reale (al netto dell'inflazione) negativo pari a -0,24%



i nazi fanno i propri interessi alla grande....mica come noi che abbiamo 4 politicucoli di mer.da servili, senza dignita' e pronti a svendre il buco del cu.lo dei propri cittadini per 2 misere lire.....

la germania fa' tutt' ora la propria ricchezza sull spalle del resto d' europa, ma nessuno lo capisce o non lo vogliono capire......

preferiscono leccare il cu.lo che prender il toro per le corna......

spero almeno che hollande tiri fuori almeno un poco di dignita', ricordandosi che la francia e' pur sempre una superpotenza, e che con il servilismo merkelliano alla sarko' si e' distrutta la grecia e 3/4 d' europa......
 

il carcarlo

only etf
azzo...pero' continuano le legnate sull' azionario......

penso che CFI stara gainando alla grande coi suoi fondi azionari.....:rolleyes:

i nostri btp medi sono immondizia ma almeno tengono.......

le azioni tracollano....
 

il carcarlo

only etf
Hollande in "guerra" contro Merkel: 5 punti per la crescita

di: Leonardo Martinelli Pubblicato il 23 maggio 2012| Ora 13:52


Stampa Invia Commenta (12)

Per il presidente francese è il "giorno della verità": oggi sarà a Bruxelles dove dovrà fare chiarezza su quello che vuole imporre una Germania ancora potente, ma sempre più isolata. In cima alla lista gli Eurobond, ma la Germania ha già detto no.

Ingrandisci la foto
Non solo Hollande: anche Monti insistera' ancora nella proposta degli Eurobond, dopo che al G8 ha incassato una mezza vittoria personale.


Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Il Fatto Quotidiano - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Bruxelles - Ci siamo. Dopo aver impostato la sua campagna elettorale su una futura crociata da combattere a livello europeo, per associare misure per la crescita accanto al rigore di bilancio del fiscal compact, oggi scatta per François Hollande il giorno della verità. Al vertice informale di Bruxelles il neopresidente francese dovrà fare chiarezza su quello che vuole. E che vuole imporre a una Germania potente, ma sempre più isolata.

Vediamo in dettaglio i progetti del leader socialista:

1) Eurobond, il debito solidale. E’ il grande pomo della discordia: l’obiettivo principe di Hollande (ma anche della Commissione europea e di altri partner, apparentemente anche l’Italia di Mario Monti), che invece i tedeschi hanno finora rifiutato con fermezza. Il presidente francese oggi ritornerà all’attacco sulla questione ma è davvero poco probabile che la spunti contro la cancelliera Angela Merkel. Gli eurobond darebbero vita a obbligazioni comuni a tutti i Paesi dell’eurozona, in modo da condividere in maniera collettiva il fardello del debito pubblico. A questi strumenti finanziari si applicherebbero tassi d’interesse frutto della media di quelli dei bond emessi dai singoli Stati, ponderando il peso di ognuno sul debito globale. Insomma, gli eurobond si tradurrebbero in tassi inferiori per casi come quelli della Spagna e dell’Italia, che con i loro titoli di Stato a dieci anni viaggiano rispettivamente sul 6 e il 5,5%. E in tassi maggiori per i Paesi virtuosi, la Germania (1,4%) in primis. Proprio Berlino ha opposto finora un secco e stizzoso nein.

2) Project bond, la versione light. Rappresentano una variante degli eurobond più «accettabile» da parte di Berlino. In sostanza prevedono che grandi progetti infrastrutturali, lanciati dai privati, vengano salvaguardati da una garanzia dell’Unione europea. Proprio ieri il Consiglio europeo e l’Europarlamento hanno dato il via libera ai primi project bond europei: è un progetto pilota di 230 milioni di garanzie che dovrebbero permettere l’emissione di obbligazioni di questo tipo per un massimo di 4,6 miliardi. Berlino ufficialmente si oppone ai project bond come agli eurobond. Ma in realtà i tedeschi potrebbero resistere sui secondi e, alla fine, cedere sui primi, per arrivare a un compromesso con la Francia e con gli altri partner europei. Favorevole anche Mario Monti che ha già proposto di esonerare dai vincoli di bilancio gli investimenti pubblici.

3) BEI da ricapitalizzare. Rafforzare il capitale della Banca europea per gli investimenti è un’altra strada che Hollande vuole percorrere per rilanciare la crescita. E su questa le possibilità di arrivare a un accordo con Berlino sono maggiori. La Bei sostiene già progetti infrastrutturali e di innovazione in tutta la Ue. L’obiettivo del Presidente francese è acrescere la dotazione della banca di 10 miliardi cosi’ da arrivare a un totale di 60, da utilizzare per l’emissione di bond da qui a tre anni. La somma farebbe da leva per realizzare progetti di un valore complessivo compreso tra i 180 e i 200 miliardi. Germania e Francia sono i principali azionisti della Bei e dovrebbero sborsare ognuno 1,2 miliardi. Berlino sarebbe d’accordo.

4) Riorganizzare i fondi strutturali. Questi finanziamenti europei devono essere ripensati, secondo l’entourage di Hollande. Una delle ragioni è che gli Stati con maggiori difficoltà non riescono ad assicurare il confinanziamento (in media il 40% del costo totale del progetto) necessario a sbloccare i fondi concessi da Bruxelles. E così si accresce la somma inutilizzata, che ammonterebbe già a 80 miliardi da qui al 2014, secondo le stime della Commissione europea. Hollande vuole sfruttare questi fondi, favorirne l’utilizzo e destinarli a nuovi impieghi (in particolare le piccole e medie imprese e la formazione dei giovani). Parigi avrebbe già ottenuto un sostanziale appoggio tedesco a tale proposta.

5) La tassa sulle transazioni finanziarie. Per Hollande sarebbe uno dei modi per finanziare gli interventi a favore della crescita. Intende tassare anche i derivati e vuole che questo tipo di imposte si applichino a tutta l’Unione europea. Ritiene che un’aliquota dello 0,05% potrebbe già rappresentare una prima (e ragionevole) base di discussione con i partner europei. La Commissione, in realtà, ha già proposto una direttiva che imporrebbe l’1% sugli strumenti finanziari più tradizionali e lo 0,01% sui derivati. Stavolta sulla questione è il Regno Unito a opporre più resistenza.
 

il carcarlo

only etf
Hollande in "guerra" contro Merkel: 5 punti per la crescita

di: Leonardo Martinelli Pubblicato il 23 maggio 2012| Ora 13:52


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Per il presidente francese è il "giorno della verità": oggi sarà a Bruxelles dove dovrà fare chiarezza su quello che vuole imporre una Germania ancora potente, ma sempre più isolata. In cima alla lista gli Eurobond, ma la Germania ha già detto no.

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Non solo Hollande: anche Monti insistera' ancora nella proposta degli Eurobond, dopo che al G8 ha incassato una mezza vittoria personale.


Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Il Fatto Quotidiano - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Bruxelles - Ci siamo. Dopo aver impostato la sua campagna elettorale su una futura crociata da combattere a livello europeo, per associare misure per la crescita accanto al rigore di bilancio del fiscal compact, oggi scatta per François Hollande il giorno della verità. Al vertice informale di Bruxelles il neopresidente francese dovrà fare chiarezza su quello che vuole. E che vuole imporre a una Germania potente, ma sempre più isolata.

Vediamo in dettaglio i progetti del leader socialista:

1) Eurobond, il debito solidale. E’ il grande pomo della discordia: l’obiettivo principe di Hollande (ma anche della Commissione europea e di altri partner, apparentemente anche l’Italia di Mario Monti), che invece i tedeschi hanno finora rifiutato con fermezza. Il presidente francese oggi ritornerà all’attacco sulla questione ma è davvero poco probabile che la spunti contro la cancelliera Angela Merkel. Gli eurobond darebbero vita a obbligazioni comuni a tutti i Paesi dell’eurozona, in modo da condividere in maniera collettiva il fardello del debito pubblico. A questi strumenti finanziari si applicherebbero tassi d’interesse frutto della media di quelli dei bond emessi dai singoli Stati, ponderando il peso di ognuno sul debito globale. Insomma, gli eurobond si tradurrebbero in tassi inferiori per casi come quelli della Spagna e dell’Italia, che con i loro titoli di Stato a dieci anni viaggiano rispettivamente sul 6 e il 5,5%. E in tassi maggiori per i Paesi virtuosi, la Germania (1,4%) in primis. Proprio Berlino ha opposto finora un secco e stizzoso nein.

2) Project bond, la versione light. Rappresentano una variante degli eurobond più «accettabile» da parte di Berlino. In sostanza prevedono che grandi progetti infrastrutturali, lanciati dai privati, vengano salvaguardati da una garanzia dell’Unione europea. Proprio ieri il Consiglio europeo e l’Europarlamento hanno dato il via libera ai primi project bond europei: è un progetto pilota di 230 milioni di garanzie che dovrebbero permettere l’emissione di obbligazioni di questo tipo per un massimo di 4,6 miliardi. Berlino ufficialmente si oppone ai project bond come agli eurobond. Ma in realtà i tedeschi potrebbero resistere sui secondi e, alla fine, cedere sui primi, per arrivare a un compromesso con la Francia e con gli altri partner europei. Favorevole anche Mario Monti che ha già proposto di esonerare dai vincoli di bilancio gli investimenti pubblici.

3) BEI da ricapitalizzare. Rafforzare il capitale della Banca europea per gli investimenti è un’altra strada che Hollande vuole percorrere per rilanciare la crescita. E su questa le possibilità di arrivare a un accordo con Berlino sono maggiori. La Bei sostiene già progetti infrastrutturali e di innovazione in tutta la Ue. L’obiettivo del Presidente francese è acrescere la dotazione della banca di 10 miliardi cosi’ da arrivare a un totale di 60, da utilizzare per l’emissione di bond da qui a tre anni. La somma farebbe da leva per realizzare progetti di un valore complessivo compreso tra i 180 e i 200 miliardi. Germania e Francia sono i principali azionisti della Bei e dovrebbero sborsare ognuno 1,2 miliardi. Berlino sarebbe d’accordo.

4) Riorganizzare i fondi strutturali. Questi finanziamenti europei devono essere ripensati, secondo l’entourage di Hollande. Una delle ragioni è che gli Stati con maggiori difficoltà non riescono ad assicurare il confinanziamento (in media il 40% del costo totale del progetto) necessario a sbloccare i fondi concessi da Bruxelles. E così si accresce la somma inutilizzata, che ammonterebbe già a 80 miliardi da qui al 2014, secondo le stime della Commissione europea. Hollande vuole sfruttare questi fondi, favorirne l’utilizzo e destinarli a nuovi impieghi (in particolare le piccole e medie imprese e la formazione dei giovani). Parigi avrebbe già ottenuto un sostanziale appoggio tedesco a tale proposta.

5) La tassa sulle transazioni finanziarie. Per Hollande sarebbe uno dei modi per finanziare gli interventi a favore della crescita. Intende tassare anche i derivati e vuole che questo tipo di imposte si applichino a tutta l’Unione europea. Ritiene che un’aliquota dello 0,05% potrebbe già rappresentare una prima (e ragionevole) base di discussione con i partner europei. La Commissione, in realtà, ha già proposto una direttiva che imporrebbe l’1% sugli strumenti finanziari più tradizionali e lo 0,01% sui derivati. Stavolta sulla questione è il Regno Unito a opporre più resistenza.

qua' alla fine su una compravendita di 150k ne dovresti dare 1,5k a loro,+il 20% di capital gain+il bollo deposito titoli imposto da monti,+ spese di commissioni di acq/vendita.....:lol::lol::lol:

cioe' alla fin quei 2 miseri squallidi eurucoli di mer.da che le cedole mi danno, le piglio e le do' a loro, pero' se l' italia mi va' in default me lo becco nel cu.lo io......:lol::lol::lol:

aveva ragione mia nonna.......

sotto al materasso e ce li pappiamo piano piano....:lol::lol::lol:

e' la fine sia degli investimnti che del risparmio......

amen!!!:benedizione::benedizione::benedizione::benedizione:
 

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