Swap Grecia – Paese fallito senza fallire, la grande magia che non serve a nulla
Oggi è fallita la Grecia, tutti lo sanno nessuno lo ammette, nessun problema fallirà appena finiscono i soldi dei nuovi aiuti, non vi è via di uscita l' hanno deciso da tempo i signori della finanza creativa.
9 marzo 2012 , ore 23:39 -
0 Commenti
Vi è una netta distinzione tra lo stato d’ animo reale e quello ostentato dai sorrisi e dalle dichiarazioni ipocrite dei grandi pensatori europei.
Oltre al fatto che
anche l’ ultimo dei delinquenti avrebbe più tatto di quello dimostrato dai “rappresentanti” delle varie istituzioni europee.
Evidentemente questo signori per sviluppare le doti inaspettate di finanza “creativa” , hanno dovuto rinunciare ad una parte di memoria, quella dove c’è scritto da dove arrivano i soldi dei loro stipendi.
I teatrini a cui abbiamo assistito dall’ autunno 2011 in poi sono andati via via peggiorando, arrivando alle vomitevoli interpretazioni di questi giorni.
Dopo quasi due anni, di inutili tentativi finalmente questa volta ci sono riusciti il default Grecia è arrivato.
Inutile dire che se anche non vi sarà un terremoto finanziario, che se anche “loro” non lo riconosceranno mai, anzi si riterranno gli artefici del miracolo finanziario,
oggi la Grecia è fallita.
Non sono io a dirlo, lo è
Fitch che ha degradato il debito greco a RD ( Restricted Default), lo è l’ eurogruppo e l’ ISDA, dando l’ assenso all’ utilizzo delle clausole di azione collettiva, che imporranno lo swap sul debito greco, anche a chi non ha aderito.
I grandi pensatori, continueranno ad insistere sul fatto che non vi è stato un fallimento, ma non risponderanno mai a chi gli chiederà, come si può definire una situazione in cui un debitore non paga e allo stesso tempo viene sollevato dall’ onere del debito.
In ogni pensiero, in ogni frase, alla fine l unico vocabolo che nasce spontaneo, logico è sempre quello
Fallimento.
Ancora, non sappiamo tecnicamente come andrà a finire la vicenda degli obbligazionisti che non hanno aderito alla ristrutturazione del debito, non lo sapremo per anni visto che non si è ancora chiuso il discorso sul Default Argentina del 2000.
Ma anche questa, è una questione che purtroppo dovrà passare in secondo piano, visto che
il “non” fallimento della Grecia di oggi, rappresenta la tipica operazione dettata da due tipi di attori :
Da una parte gli stupidi quelli senza visione del problema globale, li si identifica dal chiasso delle loro euforiche dichiarazioni.
Dall’ altra nascosti e silenziosi nei propri siti gli altri, quelli che la visione di medio lungo periodo l’ hanno, quelli che dopo due anni di continui comunicati, sono improvvisamente spariti, quelli che sanno già e per questo preferiscono il basso profilo.
Non è con la ristrutturazione del debito greco, né con il rilascio della seconda tranche di aiuti da parte della UE e del FMI, che per la Grecia cambia qualcosa. Sono falliti e falliti rimangono, il denaro “recuperato” a danno di altri contribuenti, non è altro che il palliativo studiato a tavolino per portare la Grecia avanti di tre anni.
Questi soldi, è già stato ampiamente dimostrato serviranno per far si che il fabbisogno greco sia coperto fino al 2014, la Grecia non può oggi come non potrà tra tre anni tornare sul mercato, per un semplice motivo, con quello che è successo in questi giorni, nessuno darà più credito alla Grecia.
Perché allora fare tutto questo pandemonio ? Semplice, anche questo è stato calcolato, servono tre anni per portare il sistema finanziario europeo e soprattutto quello bancario ad uno stato di indebitamento e di rafforzamento che gli permetta di far fallire la Grecia senza aver contraccolpi finanziari rilevanti.
Semplice come bere un bicchiere d’ acqua,
la Grecia è fallita senza fallire, solo perché non vi erano le condizioni, non per nulla l’ operazione swap ha portato profitto a Banche e BCE, mentre a pagare sono stati esclusivamente i contribuenti, in pratica l’ operazione di rafforzamento sopra citata è già iniziata.
Non per nulla
ai possessori di titoli di stato greci, verranno dati due tipi di bond, uno, quello di minor valore 150 euro ogni mille, a breve scadenza emesso dalle istituzioni europee, l’ altro quello da 315 euro ogni mille di vecchio nominale in titoli di stato Grecia.
Titoli di stato che torneranno ad essere ristrutturati, secondo le previsioni di alcuni analisti tra poco più di un anno, quando una buona parte del denaro “regalato” alla Grecia sarà andato in fumo e si dovrà recuperarne altro.
Catastrofista ? Incappellato ? No solo realista, la gente semplice i contadini insegnano che è inutile buttare acqua su un terreno non seminato perché crescerà solo erbaccia o ancora peggio l’ acqua scivolerà via e la terra rimarrà spoglia.
Prima di versare acqua, bisogna preparare il terreno, seminare e poi annaffiare, la struttura produttiva e sociale greca è al collasso, non c’è un progetto per risanarla, per farla ripartire.
Sono due anni che l’ Unione europea ha imposto tagli, sacrifici, per garantire il vile denaro, peccato che l’ unico effetto è stato quello di far aumentare il debito pubblico dal 113 al 163 per cento del Pil.
In questi due anni, il denaro dell’ unione europea è stato usato non per risolvere il problema ma per ingigantirlo, lo stesso schema è previsto per il denaro “rubato” ai privati e per la seconda tranche di aiuti.
Nessuno vuole salvare la Grecia, nessuno è disposto a lavorare per chi non può pagare, men che meno i grandi pensatori, gente che la parola lavoro non sanno neppure cosa significhi.
Loro
utilizzano il potere sciaguratamente messogli a disposizione per inventarsi trucchi legali, come l’ introduzione unilaterale nei titoli greci sul mercato della possibilità di attivare una “clausola di azione collettiva” per imporre lo scambio anche a chi non ha aderito. O come quello “pensato” da Fmi, Unione europea e Bce, che si sono ritagliate un trattamento privilegiato, i titoli greci in loro possesso sono stati infatti sostituiti da nuovi titoli speciali mentre lo swap è stato applicato solo a quelli emessi prima del gennaio 2012.
Questo ha portato un lauto guadagno alla Bce in quanto i titoli nuovi valgono più di quelli vecchi.
In poche parole la porcata immane, di cui siamo stati testimoni in questi giorni, non è altro che la punta dell’ iceberg, la Grecia ha ancora tre anni di vita, dopo il nulla il buio, chi sarà disposto a dare altro denaro ?
Già oggi è stato possibile farlo andando oltre ogni limite, sputando addosso ai contribuenti, passandoci sopra ridendo, d’ accordo essere stupidi ma anche i “pensatori” hanno dei limiti e sanno che non potranno ripetere il giochino una seconda volta, anche perché ormai all’ osso non è rimasto attaccato nulla.
Il Financial Times, scriveva che il governo greco sta tagliando il ramo su cui è seduto, mi sembra abbastanza eloquente come concetto.
L’ennesimo errore che i “pensatori” stanno facendo, è quello di fidarsi ancora una volta alle proprie convinzioni.
Secondo loro tra tre anni, grazie alle iniezioni di liquidità operate dalla Bce, le banche favoriranno il sostengano alla ripresa economica, gli stati saranno quindi più prolifici e meno indebitati, quindi la Grecia potrà tranquillamente fallire senza che nessuno se ne accorga.
Una bella favoletta, peccato che non capiscano che
per avere una ripresa economica servono soldi, ma le aziende non li hanno e la banche non prestano, la gente non guadagna e quindi non spende,
un ciclo economico per svilupparsi ha bisogno di tempo, tanto tempo, tre anni sono niente e qui i conti cominciano a non tornare.
Per cui hanno rubato, calpestato, deriso, senza porre le basi per poter rimanere in piedi, è solo questione di tempo e cominceranno a cadere uno dopo l’ altro, meglio che comincino a comprar casa molto lontano dall’ Europa, se vogliono godersi la pensione che si sono procurati con il nostro denaro.
E noi ?
Noi dobbiamo imparare, smettere di fare gli struzzi,
tirare fuori la testa e non solo quella, guardare oltre il proprio naso, come dicevo in un post precedente, si è aperto un nuovo medioevo, un periodo buio dove le regole non esistono, dove ognuno bada a se.
Credo che
tutto quello che è successo con lo swap Grecia possa bastare e avanzare per rendersi conto di che gente guida l’ Europa, quindi niente più fiducia in quello che dicono, ma non solo politici e simili, anche promotori ecc ecc.
Continuare ad investire, non arrendersi e farlo fare ad altri, curerebbero i loro interessi e non i nostri, comprare sempre e solo per difendere i propri interessi,
ora sappiamo come possono essere stravolte le regole dai grandi pensatori, quindi meglio investire su chi certe porcate non può permettersele.
Una volta non si prestavano soldi a chi non era in grado di restituirli, a chi non era in grado di dare garanzie, le banche lo fanno ancora, noi invece siamo stati inghiottiti dalla “globalizzazione” dai grandi progetti, forse è meglio fare un passo indietro.
Meglio puntare su aziende, società, enti che hanno qualcosa da dare in cambio, so che mi ripeto, ma lo swap Grecia non ha fatto altro che portare al minimo storico la fiducia nelle istituzioni.
Dubito che tale fiducia possa risalire, a tutti capita di sbagliare ma qui l’ hanno fatto di proposito e consapevolmente, come pensare che non possano ripetersi ?
Cosa fare dei titoli greci che verranno assegnati ? Non pensateci, tra poco quando si manifesteranno i primi segnali dell’ inutilità di quanto fatto in questi giorni, quei titoli non varranno più nulla, inutile cominciare ad arrovellarsi il cervello.
Per finire un pensiero per chi sta veramente male senza aver fatto nulla, quando si parla di Grecia e di porcate perpetrate, non vi è alcun riferimento al popolo, ai cittadini, ai lavoratori greci.
Questo deve essere ben chiaro, non sarebbe giusto nei loro confronti, come non lo era nei nostri quando venivamo derisi da mezzo mondo per le “goliardate” dei nostri politici.
Gli unici a cui sono dirette le nostre parole, sono i delinquenti in giacca e cravatta, da noi pagati per rovinarci, e qui forse dovremmo cominciare a riflettere un pochino.