Sulla scia di Charlie Hebdo, un altro omicidio a Parigi. Un professore che voleva discutere con gli studenti interessati delle vignette su Maometto apparse a suo tempo sulla rivista e recentemente ripubblicate (in occasione del processo contro gli stragisti) è stato decapitato. Da un musulmano fanatico. Posto che fatico a comprendere la distinzione tra musulmani fanatici o meno, e che i secondi, per quanto ne so, sono semplicemente ignavi ed incoerenti con quanto afferma la loro intollerante religione, credo che dobbiamo considerarci in guerra.
A mio avviso l'Islam dovrebbe essere reso illegale in Italia, in quanto in molti punti in contrasto insormontabile con la nostra Costituzione. Di conseguenza dovrebbero fioccare le espulsioni, sempre considerando che siamo in guerra. La dilettantesca tolleranza del buonismo, quello che abbracciava i cinesi e dava dell'intollerante a chi ammoniva sul virus, ci sta portando alla rovina.
Io sono certo che i nostri governi abbiano barattato la porta aperta verso l'immigrazione clandestina con una ampia tolleranza verso i nostri disastrati conti economici. So già che non ci sarà una Norimberga per loro, ed è un peccato. Ma la Storia farà chiarezza. Una percentuale enorme dell'immigrazione clandestina è di religione musulmana. Ergo, stiamo autoaffondandoci.
L'imam
Yahya Pallavicini, presidente della Comunità religiosa islamica italiana (Coreis), ha dichiarato all'
Adkronos che la mossa di
Charlie Hebdo è
"una conferma della loro insensibilità e della loro gretta ricerca di notorietà basata sulle provocazione e su una satira senza intelligenza". L'imam ha inoltre aggiunto:"Vogliono farsi tanto notare per essere poco intelligenti e poco sensibili. La loro è una ricerca di clamore mediatico dissacrante basata sulla provocazione, ma tutto questo non giustifica mai alcuna reazione violenta e tanto meno attentati".
Sulla vicenda si è espresso anche l'imam di Firenze ed ex presidente dell'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia (Ucoii),
Ezzedin Elzir:"Purtroppo per l'ennesima volta
si confonde la libertà di espressione con l'offesa dell'altro. Charlie Hebdo ha offeso miliardi di musulmani, questa non è satira, di cui invece c'è bisogno nella società". E ancora: Se un mio confratello mi dice 'questo mi offende devo rispettarlo, ma se non gli presto ascolto allora significa che qualcosa nella comunicazione non ha funzionato".
Ad alzare la voce contro la decisione di
Charlie Hebdo c'è anche l'università islamica di
Al-Azhar:" L'Osservatorio di Al Azhar esprime il proprio rifiuto categorico e la denuncia della ripubblicazione di vignette offensive. L'insistenza nel
crimine di ripubblicare le vignette rafforza l'odio e si caratterizza come un muro contro la creazione di un ambiente salutare in cui ognuno vive nel rispetto di differenti fedi e credi e come
un'ingiustificata provocazione dei sentimenti di quasi due miliardi di musulmani in tutto il mondo".
Queste persone andrebbero denunciate per istigazione all'odio. Punto.