Ferragosto rovinato per migliaia di italiani: raffica di preavvisi di fermo da Equitalia
Ferie d’agosto rovinate per migliaia di italiani!
Questa volta, però, il guastafeste non è stato un tour operator truffaldino oppure un’agenzia di viaggi disorganizzata, bensì il principale agente incaricato della riscossione dei tributi:
Equitalia!
Ebbene sì, mentre la maggioranza degli italiani si stava organizzando per staccare dal lavoro e trascorrere un bel ferragosto, gli sportelli di Equitalia imbustavano e spedivano i
preavvisi di fermo amministrativo dell’auto di migliaia di contribuenti morosi.
Come fare per evitare di subire il fermo della propria auto?
Tutti coloro che abbiano ricevuto un preavviso di fermo amministrativo (oppure anche un semplice sollecito di pagamento) da Equitalia, dovrebbero, per prima cosa, analizzare nel dettaglio le cartelle di pagamento e tutte le singole voci addebitate per
verificare se le somme richieste sono effettivamente dovute oppure no.
Una volta effettuata la verifica dei vari addebiti ed individuate eventuali contestazioni da sollevare (es. precedenti provvedimenti di sgravio e/o sentenze di annullamento, multe e/o tributi già pagati, somme prescritte, ecc.), in base alla c.d.
Legge di Stabilità è possibile richiedere ad Equitalia
la sospensione del fermo amministrativo e, comunque, di tutte le procedure esecutive, oltre che
lo sgravio delle cartelle che non sono da pagare.
Naturalmente, le contestazioni e le relative richieste di annullamento e sgravio devono essere
adeguatamente motivate, allegando tutta la documentazione utile a supporto.
Quali sono le tempistiche per contestare le cartelle?
Le contestazioni vanno sollevate entro
90 giorni da quando si è ricevuto il preavviso di fermo amministrativo o qualunque altra notifica da Equitalia.
Per esempio: chi ha ricevuto il preavviso di fermo nel periodo di
ferragosto, avrà tempo fino a
metà novembre!
Una volta inviate le proprie contestazioni e richiesto l’annullamento delle cartelle esattoriali, cosa succede?
L’agente della riscossione ed i vari enti creditori, entro
220 giorni dal ricevimento di ciascuna richiesta, sono tenuti ad effettuare le verifiche del caso ed a fornire a ciascun richiedente una risposta motivata di accoglimento o rigetto delle richieste di sgravio. Altrimenti, si verificherà un vero e proprio
sgravio automatico delle somme contestate.
Vi segnaliamo
questo servizio che offre la possibilità di ottenere una verifica gratuita delle proprie cartelle di pagamento e di richiedere l’assistenza di un legale nella predisposizione delle richieste di annullamento e sgravio delle cartelle esattoriali ed, in generale, nella gestione della propria pratica Equitalia.
Qui trovate anche
un interessante articolo:
“Preavviso di fermo amministrativo: ecco come difendersi”.