Dall'Ing Migliorino sito Borsari :
10 Maggio ore 8.00: ... quando è diventato un problema il debito pubblico italiano..
Mi scrive A.S. riferendosi al report dell'8 Maggio:
Ho fatto dei semplici calcoli in excel e ho visto che il bilancio dello stato senza interessi passivi è quasi sempre in attivo. Certo ci sarebbe tanto da lavorare per razionalizzare le spese delle amministrazioni pubbliche, però i numeri dicono che lo stato è sempre in attivo al netto degli interessi. Da qui il discorso sulla sovranità monetaria: perché dobbiamo pagare interessi per farci prestare una moneta emessa da privati? Perché lo stato non può emettere la moneta senza interessi? Posso anche capire che lasciare il mano alla politica la leva monetaria pone dei problemi. Altra soluzione fattibile col sistema attuale: l'art. 123 comma 2 del Trattato di Lisbona prevede la possibilità di istituire una banca pubblica che DEVE avere le stesse condizioni riconosciute alle banche private internazionali ammesse alle aste primarie dei titoli di stato. Attualmente queste banche ricevono il denaro allo 0,5% e supponiamo che acquistino il debito pubblico italiano allo 0,6% = circa 12 mld di interessi a fronte degli attuali 82 mld. L’Italia nel 2012 ha avuto un saldo primario di 32 mld e quindi saremmo in attivo netto di 20 mld; ovvio che questo presuppone una scelta politica perché così facendo chi ci rimette sono le banche private. La politica deve fare gli interessi del paese o solo quello delle banche private?
Ottima osservazione...
Perché lo Stato deve pagare interessi su una moneta che potrebbe stampare lui stesso... gratis?
Per quale motivo, dunque, dobbiamo (noi italiani) pagare oltre 80 miliardi l'anno di interessi, se potremmo cavarcela con ZERO?
Vedete: negli anni 80' il debito pubblico italiano era totalmente in mano agli italiani stessi, sicché lo Stato (cioè noi) pagava interessi a... se stesso (sempre noi)...
Sarebbe come dire che non c'era alcun debito... giacché, il suo servizio (gli interessi pagati su quel debito) era una partita di giro (dalle casse dello Stato, alle tasche dei cittadini... ovvero ancora lo Stato)...
Mi state seguendo?
Ma per quale motivo lo Stato pagava quegli interessi pur potendo non pagarli (stampando lui stesso il denaro che gli serviva, piuttosto che indebitarsi con i suoi cittadini)?
Pensateci, picciotti, è da riflessioni come questa che le vostre conoscenze di macroeconomia si espandono.
... Andiamo con ordine: lo Stato può pagare gli interessi prelevandoli dalla tasse. Sicché i cittadini da una parte pagano (le tasse) e dall'altra ricevono (gli interessi sul debito pubblico).
Dal punto di vista dei cittadini, le tasse e gli interessi sul debito pubblico sono flussi a somma zero: tanto entra e tanto esce e, quindi, questa situazione è equivalente a quella in cui lo Stato stampa il suo denaro e non ha debiti su cui pagare interessi.
L'altra possibilità è che, invece di prelevarli dalle tasse, lo Stato paghi quegli interessi indebitandosi ulteriormente... ovvero aumentando anno dopo anno il debito pubblico...
Questa fu quanto fece lo Stato italiano in quegli anni 80'... difatti il debito pubblico aumentò dal 60% al 120% in poco più di 10 anni.
E perché lo fece?
Per fare arricchire i cittadini italiani... la cui "ricchezza" aumentava di pari passo con il debito pubblico.
Il debito dello Stato, dunque, diventava la "ricchezza" dei cittadini.
Mi state seguendo... state capendo bene?
Prima del 1981, lo Stato stampava la sua moneta ed il debito pubblico era (ovviamente) basso. Nel 1981, però, Beniamino Andreatta "volle" il divorzio tra il Ministero del tesoro e la Banca d'Italia... sicché lo Stato doveva indebitarsi sul mercato per reperire i soldi che servivano al suo funzionamento...
Tuttavia, furono posti dei vincoli di acquisto (dei titoli di Stato) alle Banche ordinarie e, in generale, si proibì l'esportazione di capitale all'estero... in maniera che il debito pubblico italiano, restasse... italiano (cioè in mano agli italiani che, non potendo portare i loro soldi all'estero, dovevano impiegarli in Italia... comprando Bot, Btp... etc..).
Gli interessi che lo Stato pagava, dunque, erano "ricchezza" ceduta ai suoi cittadini... grazie alla quale, in quegli anni 80', l'Italia cresceva più della media europea e, scavalcando la Gran Bretagna, diventò la quinta potenza economica del pianeta... ad un soffio dalla quarta (la Francia)...
La Borsa "esplose" con due rialzi poderosi (nel 1981 e nel 1986) con cui l'indice Comit passò da 50 a 900 (18 volte) in 6 anni... tipica situazione da "bolla" alimentata dalla "carta"... L'aumento del debito dello Stato, cioè, era, l'equivalente della "produzione di nuova massa monetaria" che, messa in circolo, si riversava sulla Borsa di Milano. Riflettete bene su questo punto (per produrre nuova massa monetaria, non è necessario "stampare soldi"... perché aumentare il debito conduce allo stesso effetto).
Erano i tempi della guerra fredda... il PCI era il più forte partito comunista europeo, e c'era la concreta possibilità che vincesse le elezioni politiche (e andasse al governo)...
Così i governanti di allora (Spadolini, Craxi e Andreotti soprattutto), per togliere di mezzo qualsiasi tentazione di svolta comunista, decisero di "far stare" gli italiani così bene come mai erano stati prima, e lo fecero gonfiando il debito pubblico che, serve ripeterlo, se un Paese stampa la moneta in cui è denominato, non è assolutamente un problema (vedere il 250% del debito giapponese).
Quando è diventato un problema il debito pubblico italiano?
Quando i nostri governanti hanno deciso di rinunciare alla sovranità monetaria e, quindi, denominandolo in euro, trasformarono quel debito in un cappio al collo dell'Italia perché, ormai non c'è più scelta, quel debito deve essere "servito" prelevando oltre 80 miliardi l'anno dalle tasche degli italiani (per pagarne gli interessi)...
I governi della prima Repubblica cedevano ricchezza agli italiani... mentre quelli della seconda prelevano ricchezza dagli italiani.
Mi state seguendo?
Capite perché sostengo che bisogna istituire un Tribunale speciale che giudichi i governanti che hanno ceduto la nostra sovranità monetaria, secondo l'accusa di "alto tradimento".
E non è un'opinione... ma ancora una volta, numeri e fatti.
Capite, miei cari picciotti, perché insisto così tanto su questi argomenti?
Se gli italiani avessero capito cosa stava realmente succedendo e cosa c'era in gioco, non avrebbero certamente accettato quell'azione infame (cedere la nostra sovranità monetaria alla Bce ed alla Germania) ed oggi non saremmo in questa terribile situazione che, giorno dopo giorno, ci impoverisce sempre più...
Quei nostri governanti hanno approfittato dell'ignoranza diffusa tra gli italiani e, quindi, hanno agito con l'assoluta certezza che nessuno li avrebbe contestati o, peggio, incriminati...
Ma i tempi stanno cambiando e, grazie anche a gente come me (non vuole essere una "bausciata" di loffio gusto, ma la descrizione del cambiamento che la rete ha reso possibile), molti italiani cominciano a capire e non si accontentano più degli slogan o delle spiegazioni ad minchiam...
Per questo sono fiducioso sul futuro di questo Paese: vedo la "coscienza e la conoscenza" degli italiani non più bloccate dai Berlusconi, D'Alema, Monti... etc...
Anzi, per dire la verità, ormai vedo quei politici come arnesi inutili di un passato triste e buio, che il tempo si sta occupando di consegnare alla spazzatura della Storia.
La "nuova Italia" potrà anche usarli... ma non si farà certamente più usare.
