CDS e Ratings (Moody's, S&P's, Fitch) CDS, Ratings e variaz.di rating+indici mercato import. es: BDI: Baltic Dry Index etc (1 Viewer)

il Baltic Dry Index è ancora un anticipatore dei corsi azionari mondiali?

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  • Sì ma sembra aver dilatato lo sfasamento

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  • No ma vediamo se i corsi si decidono a seguirlo

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Giontra

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Deutsche Bank

Deutsche Bank: Moody's taglia rating a Aa3
MILANO (MF-DJ)--Moody's ha tagliato il rating di Deutsche Bank di due notch, portandolo ad Aa3 con outlook stabile.
Lo ha dichiarato la stessa agenzia di rating, aggiungendo che il taglio e' stato giustificato dai timori sull'alta volatilita' degli utili e sul ritardo nell'acquisizione di Deutsche Postbank.
Secondo Moody's, la scarsa trasparenza delle attivita' della banca sul mercato dei capitali rendono incerta la sua esposizione al rischio.
In seguito alla decisione il cross euro/usd ha toccato i minimi intraday a 1,3550.
March 04, 2010
 

Giontra

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Bce: Governi Eurozona vogliono darle poteri su rating sovrani :eek::eek::eek::D

MERCOLEDI' 3 MARZO 2010
Per Ministri Finanze necessario rompere egemonia agenzie (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 03 mar - I Governi dell'Eurozona vogliono rompere l'egemonia delle agenzie internazionali di rating, le uniche a tutt'oggi in grado di definire la solvibilita' dei singoli Stati. Secondo quanto riporta il quotidiano tedesco 'Handelsblatt', alla Bce verranno date le competenze per mettere a punto un proprio sistema di rating sovrani per gli Stati dell'Eurozona per non doversi piu' affidare esclusivamente ai voti di Moody's, Standard and Poor's e FitchRatings. "Le agenzie di rating - scrive il quotidiano, citando fonti dell'Ecofin - si sono sbagliate completamente su Lehman. Chi ci dice che non stiano continuando a sbagliare?". Secondo 'Handelsblatt', il progetto sarebbe stato accolto con grande favore dalla Bce che e' sempre piu' irritata, secondo 'Handelsblatt', del fatto che il destino della Grecia dipenda ormai soltanto dalla valutazione di Moody's, l'unica grande agenzia internazionale di rating, che ha mantenuto un giudizio 'A2' sul debito greco, mentre Standard and Poor's e Fitch l'hano gia' abbassato a 'BBB'. La Bce puo', infatti, accettare titoli di Stato come collaterale ai propri finanziamenti, soltanto se il debito ha un giudizio 'A' da almeno una agenzia di rating. Per ora e' ancora in vigore il regime straordinario deciso durante la crisi finanziaria, per cui il rating minimo e' fissato a 'BBB-', ma da fine 2010 tutto tornera' alla normalita'. A quel punto, le banche europee non acquisterebbero piu' titoli di Stato greci perche' non potrebbero poi trasferirli alla Bce come collaterale per i finanziamenti. Secondo esperti citati dal quotidiano, la creazione di un dipartimento di rating internazionale richiederebbe un team di 10-20 dipendenti e la Bce, comunque, dispone gia' di una nutritissima squadra di economisti internazionali. La Bce, cosi' come Moody's, non ha voluto commentare le indiscrezioni. I tempi per questo progetto non sono chiari e non dovrebbero essere troppo veloci perche' un'immediata modifica del sistema farebbe nascere dubbi sulla totale indipendenza della Bce.

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Ma i dubbi sulla totale indipendenza delle agenzie di rating non vengono a nessuno?
 

Giontra

Forumer storico
.......Secondo 'Handelsblatt', il progetto sarebbe stato accolto con grande favore dalla Bce che e' sempre piu' irritata, secondo 'Handelsblatt', del fatto che il destino della Grecia dipenda ormai soltanto dalla valutazione di Moody's, l'unica grande agenzia internazionale di rating, che ha mantenuto un giudizio 'A2' sul debito greco, mentre Standard and Poor's e Fitch l'hano gia' abbassato a 'BBB'. La Bce puo', infatti, accettare titoli di Stato come collaterale ai propri finanziamenti, soltanto se il debito ha un giudizio 'A' da almeno una agenzia di rating. Per ora e' ancora in vigore il regime straordinario deciso durante la crisi finanziaria, per cui il rating minimo e' fissato a 'BBB-', ma da fine 2010 tutto tornera' alla normalita'. A quel punto, le banche europee non acquisterebbero piu' titoli di Stato greci perche' non potrebbero poi trasferirli alla Bce come collaterale per i finanziamenti........

Relativamente all'esempio greco,
a me pare che questa considerazione non faccia una piega.:sad:
 

Giontra

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Il Weekly Corporate & Financial Monitor di MPS al 8 marzo :)
 

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alvin_angel

K-LOVER
vorrei segnalare che l'Italia e' tornata sotto i 100... gaudiamo... :D

1268065088cds20100305.png


il Baltic...
 
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ilfolignate

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Moody´s e Fitch mettono la Gran Bretagna sotto la lente

Finanzaonline.com - 9.3.10/15:37

La Gran Bretagna finisce sotto la lente di Moody´s e Fitch. Il governo di Londra e le autorità monetarie britanniche si trovano a fronteggiare una decisione cruciale: come e quando ridurre le misure straordinarie di sostegno al sistema bancario. Secondo Moody´s, le misure straordinarie introdotte durante la crisi creditizia devono ora rientrare gradualmente, ma il governo deve muoversi con molta cautela. "Il crescente debito pubblico impedisce al governo di affrontare altri eventuali salvataggi bancari, senza indebolire il proprio profilo creditizio e aumentare le tasse", sottolinea il rapporto dell´agenzia di rating, aggiungendo che "è vitale che allo stesso tempo non venga meno la fiducia nel sistema finanziario".

Tra le misure straordinarie introdotte dalle autorità britanniche figurano il Credit guarantee scheme (schema di garanzia dei crediti che fornisce garanzia statale ai titoli emessi dagli intermediari), lo Special liquidity scheme (schema speciale per la liquidità, che consente lo scambio di attività incagliate con Buoni del tesoro inglese) e l'Asset protection scheme (schema di protezione che fornisce garanzia statale contro le perdite sui titoli tossici). "Il governo deve avere la piena certezza che le grandi banche saranno in grado di sopravvivere autonomamente, prima di decidere che il supporto straordinario può anche essere tolto", sostiene l'agenzia che non prevede prolungamenti oltre i termini per i primi due strumenti.

Ma siccome il governo di Londra si è mostrato molto determinato a non far fallire le banche per problemi di liquidità, lo schema speciale per la liquidità potrebbe, in caso di necessità, essere reintrodotto. Moody's inizierà ora ad eliminare la componente "straordinaria" incorporata, durante la crisi, nei rating di molti debiti senior e depositi che potrebbero subire dei declassamenti, se gli istituti non si saranno adeguatamente rafforzati. Il supporto del governo potrebbe quindi essere tolto più velocemente agli istituti più piccoli e successivamente alle grandi banche.



Sempre oggi Fitch ha messo in guardia la Gran Bretagna, insieme a Francia e Spagna, sui rischi connessi con la gestione dei conti pubblici, chiedendo misure di rientro dei deficit "più credibili", se i tre paesi non vogliono vedere a rischio il rating Aaa (il più elevato) di cui godono al momento. Per il Regno Unito il profilo di credito si è fortemente deteriorato nel corso della crisi finanziaria anche se, a detta di Fitch, resta entro limiti tollerabili per la tripla A.
 

ilfolignate

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«Al bando i Credit default swap
sul debito pubblico degli stati»


di Vittorio Carlini


«Non dobbiamo permettere che la speculazione approfitti delle difficoltà della Grecia. L'uso dei derivati deve essere limitato», commenta il cancelliere tedesco Angela Merkel. «Credo che i derivati sul debito sovrano debbano essere rigidamente regolati, se non addirittura vietati», fa da eco il ministro delle finanze francese Christine Lagarde. Due interventi che, dopo lungo disinteresse, eprimono la voglia dei governi di intervenire su un particolare aspetto della speculazione, quello dei Credit default swap, che in realtà da molto tempo rappresenta un campo minato della finanza.

Già, i Credit default swap (Cds). Ormai anche i sassi hanno ascoltato, da qualche parte, queste tre parole inglesi. Si tratta di un contratto che funziona nel seguente modo:
1) la società A emette un'obbligazione a favore di B
2) B (creditore di A) cede il rischio di insolvenza di A ad un terzo soggetto C. Allo stesso tempo B paga periodicamente un premio a C per l'assunzione del rischio.
3) C, nel caso di fallimento di A, deve dare a B la somma corrispondente al credito e si insinua nel passivo del fallimento di A.

Ebbene questo tipo di contratto non è trattenuto tra le parti interessate, ma viene a sua volta venduto e scambiato come derivato: inizia una vita autonoma con una sua quotazione. Se, per esempio, la "paura" sull'emittente cala anche la quotazione scende (il contratto viene venduto a un prezzo più basso); viceversa, se il rischio di insolvenza aumenta la quotazione (il premio) del Cds a sua volta sale. È quanto accaduto, per esempio, nel caso della Grecia. Si dirà: tutto normale, tutto a posto. Non completamente. I Cds sono scambiati su piattaforme Over the counter, cioè non sottoposte ad un controllo accentrato. Di più: sono piuttosto opache, cioè le manipolazioni dei prezzi non sono così difficili. Ancora: in quanto derivati, chi opera con essi all'inizio si espone solo per un valore minimo del loro valore nominale. Così, gli intermediari finanziari, quando le notizie sul merito di credito di un emittente peggiorano, possono decidere di acquistare il derivato amplificandone il movimento al rialzo per, poi, rivenderlo al momento opportuno, portandosi a casa enormi guadagni. Quando quest'operazione coinvolge una singola azienda nessuno se ne accorge. Quando, invece, riguarda la stabilità finanziaria di uno stato come la Grecia, e in ultima istanza l'impalcatura dell'euro, tutti gridano "al lupo". I governi si svegliano e chiedono a gran voce una regolamentazione.

In quale direzione? Il fronte politico non va oltre a semplici mozioni di sentimento. Anche perché «l' intervento in questo settore - ammette la stessa Merkel- non è semplice».

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La regolamentazione dei Cds
Il presidente del Financial stability forum (nonchè governatore di Bankitalia) Mario Draghi offre un'indicazione un più articolata. «Questi mercati - dice Draghi - non si troveranno nelle stesse condizioni in cui erano prima dell'inizio della crisi». C'è un crescente disagio nei confronti di simili derivati. «Anche perché sono sempre più diffusi i cosiddetti Cds "nacked" (nudi), senza cioè il sottostante», che rappresentano quindi una pura "scommessa" finanziaria. Un'attività che «costituisce un problema sistemico - ha spiegato Draghi- e quindi richiede» l'intervento degli stati. In particolare, il presidente del Fsf ha affermato che «bisogna realizzare» per simili contratti «un'unica controparte centralizzata», piuttosto che trattarli su base bilaterale. Il passaggio ad una "clearing house", tuttavia, non vuol dire impedire la speculazione, bensì garantire il sistema dal fallimento dell'intermediario che ti ha venduto il Cds. Intervenire sulla speculazione, sempre ammesso che sia possibile, richiede misure ben più drastiche. E bisognerà capire se i governi avranno la forza, o la voglia, di spingersi a tanto.
 

samantaao

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mmm si cacano sotto...
basterebbe tassare le plusvalenze sui cds al 100% ecco che li comprerebbe solo chi vuole veramente proteggersi e ad un prezzo consono... sui cds non si può guadagnare
magari ho detto una bella minkiata
 

Giontra

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Il Weekly Corporate & Financial Monitor di MPS al 15 marzo :)
 

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Giontra

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Il Weekly Corporate & Financial Monitor di MPS al 22 marzo :)
 

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