saluti a tutti
sono un amico di Minolussi, ed estimatore di biomirko (... o meglio Waa)

faccio considerazioni molto brevi, necessarie però sia per presentare me e il mio pensiero a riguardo, che per entrare poi nella discussione ed eventualmente approfondire.
1. vero che la mancanza dell'ordine di sterminio non significa che uno sterminio non ci sia stato, ma i gerarchi tedeschi furono comunque processati e condannati per aver impartito o eseguito questo inesistente (ed al processo di norimberga comunque non c'era!!!) ordine
2. l'assenza di camere a gas non vuol dire che nessun ebreo ebreo/gay/comunista/zingaro fu mai ucciso o morì nei campi tedeschi, ma le testimonianze (come abbiamo visto ridicole) su queste presunte armi di distruzione di massa sono alla base delle accuse di norimberga, che portarono a condannare a morte ufficiali tedeschi.
3. diminuire il numero di vittime ebree dei campi tedeschi, da 6 milioni a diverse centinaia di migliaia, non è cosa da poco: a questo punto non si può più parlare di genocidio, di shoa od olocausto.
cosa cambia? semplice:
in mancanza di questi tre presupposti viene a mancare l'unicità delle sofferenze patite dagli ebrei, e il loro dolore non è più superiore a quello di altri popoli.
eppure nessun tribunale ha mai giudicato i fautori del genocidio (quello lo fu realmente) dei nativi americani, o dei bianchi in sudafrica, o dei palestinesi, oppure dei bombardamenti di dresda a guerra finita, o di nagasaki e hiroshima...
contrariamente alle credenze popolari, l'internamento degli ebrei nei campi non fu dovuto ad una supposta inferiorità della razza(!) in questione. erano prigionieri di guerra al pari di altri in quanto dichiararono guerra alla germania molto prima dell'inizio del conflitto:
quindi potenzialmente pericolosi per lo stato tedesco quanto lo erano per gli americani i giapponesi residenti negli usa, a cui tocco la stessa sorte.
però attenzione:
chiunque sostenga questo o propaghi e diffonda tesi volte a ridimensionare le sofferenze degli ebrei durante la IIGM è passibile di arresto in 12 paesi della democratica e libera europa, con pene che prevedono diversi anni di carcere.
esempi? eccone alcuni:
Ernst Zundel, immigrato tedesco residente a Toronto-Canada, pubblicò opuscoli in contrasto con la versione ufficiale dell’olocausto, tra cui il noto ‘Did six millions really die?’
Trasferitosi in Usa, con regolare permesso di soggiorno, nel 2003 venne deportato in Canada con l’accusa infondata di non essersi presentato ad un’udienza dell’ufficio immigrazione.
Dopo
2 anni di isolamento, per una condanna per negazione di crimini contro l’umanità, in
un processo in cui la prova della colpevolezza fu dichiarata segreta e non accessibile alla difesa, sotto richiesta delle associazioni ebraiche venne deportato in Germania (a spregio delle leggi canadesi sull’estradizione), dove nel 2007 venne condannato a
ulteriori 5 anni di carcere per negazione dell’olocausto, in un processo dove gli fu dichiaratamente impedito di presentare prove a sua discolpa. Fu scarcerato nel 2010, e al contrario di ciò che avviene con i criminali normali, non venne iscritto al sistema sanitario nazionale tedesco, rimanendo senza copertura sanitaria.
Va specificato che il Canada ha abrogato perché dichiarate incostituzionali le leggi che hanno portato all’arresto e alla deportazione in germania di Zundel dopo la sua condanna.
Sylvia Stolz, avvocatessa tedesca, assunse la difesa nel processo al revisionista ernst zundel. Per aver voluto dimostrare la buonafede del suo cliente esponendo l’esattezza delle tesi revisioniste per le quali era accusato l’imputato, e per aver contestato la costituzionalità della legge che vieta la negazione della shoah, venne condannata a 3 anni e mezzo di carcere e 5 anni di interdizione dall’attività di avvocato.
Praticamente incarcerata per aver fatto il proprio lavoro!
Horst Mahler, avvocato tedesco ex sostenitore della Rote Armee Fraktion , un gruppo tedesco di estrema sinistra, fervente sostenitore della versione popolare dell’olocausto. Nonostante la sua posizione politica nel 2001 assunse la difesa in tribunale del cantante revisionista Rennicke. Questo incarico lo costrinse a informarsi sui fatti della shoah ed a prendere atto che a sostegno dell’accusa non vi erano che le testimonianze inattendibili dei presunti sopravvissuti, rese al processo di Norimberga.
A causa della sua posizione per il diritto di stabilire la verità sul processo di Norimberga, di cui segnala come unico beneficiario il sionismo internazionale accusandolo di schiavizzare il popolo tedesco, e nel difendere il revisionismo come arma per liberare la germania da questo fardello, nel 2009 venne
condannato a 12 anni di carcere per aver espresso delle opinioni negazioniste e antisemite.
Uscirà di galera all’età di 85 anni.
Germar Rudolf chimico Tedesco, autore del “Rapporto Rudolf sulle camere a gas di Aushwitz Birkenau” in cui ne dimostra l’impossibilità tecnica. Tale pubblicazione gli costò una condanna a 14 mesi di carcere. Rifiutata la richiesta di asilo politico dagli stati uniti, nonostante il matrimonio con una cittadina statunitense, è stato deportato nel 2005 in germania, dove sconta una pena aggiuntiva di 2 anni e 6 mesi per la pubblicazione nel 2004 del resoconto del processo contro il curatore di Dissecting the Holocaust.
Pedro Varela editore spagnolo, condannato a 5 anni e 4 mesi con l’accusa di aver giustificato il presunto genocidio degli ebrei.
In realtà, in qualità di editore, si è limitato a pubblicare libri non ortodossi.
Roger Garaudy, scrittore e filosofo francese. Fin da giovane esponente del partito comunista,
nel 1941 fu membro della lotta di liberazione contro il nazifascismo, fu arrestato e deportato nel campo di concentramento di Djelfa.
Nel 95 pubblicò The Founding Myths of modern Israel”. rivelando che la morte degli ebrei dei campi di concentramento era per di più dovuta ad epidemie di tifo. Per queste rivelazioni subì 5 procedimenti penali, fu condannato a 6 mesi di carcere e numerose ammende.
Gerald Toben, cittadino australiano, arrestato in germania per aver svolto indagini e rilevamenti sul campo di concentramento di aushwitz, condannato a 10 mesi di carcere.
e questi sono solamenti alcuni, ma sufficienti per intuire l'accanimento nei confronti del revisionismo.
sono disponibilissimo a fornire altri esempi
SPERO CHE ANCHE IL PIù ALLINEATO ALLE TESI STORICHE ORTODOSSE RIMANGA UN PO' TURBATO DA COTANTO ACCANIMENTO! E magari si chieda il motivo...
semplice,
perchè è "grazie" all'olocausto ed ai crimini tedeschi che lo stato di israele è stato fondato proprio come "risarcimento", è con questa scusa che i sionisti possono deportare e ammazzare i palestinesi davanti a tutti fregandosene dei trattati internazionali.
e non tralasciamo i soldi:
Secondo i giornalisti Roger Cohen del New York Times e J. Kummer del Welt am Sonntag, fino al 1999 le somma versata dallo stato tedesco a titolo di risarcimento per l'olocausto equivaleva circa 150 mila miliardi di lire italiane.
Il denaro, inizialmente destinato alle vittime, venne rigirato allo stato di israele, ai rabbini e ad “importanti esponenti ebraici. Una parte non infima del denaro della colpa sborsato dai contribuenti tedeschi è apparentemente finito nelle tasche del notorio Israel Singer, l’ex capo del Congresso Ebraico Mondiale, quello stesso che fu colto da una telecamera accidentalmente accesa a dare ordini a Prodi, allora capo della Commissione UE.
Lo ha scoperto nel maggio scorso la rivista «The Jewish Week»
VIENNA, 23 Febbraio 2010 (AFP) – L’Austria sblocca 6 milioni di euro per restaurare il campo di Auschwitz
Il governo austriaco ha sbloccato martedì un finanziamento di 6 milioni di euro per restaurare il campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau (Polonia)
Belgio risarcirà vittime Olocausto
Concessi danni per 110 mln di euro
La "Commissione per il risarcimento della comunità ebraica" del Belgio, organismo misto composto da governo e banche, ha deciso di concedere risarcimenti per 110,6 milioni ai sopravvissuti dell'Olocausto, alle famiglie delle vittime e alla comunità ebraica per i danni subiti durante la seconda guerra mondiale. Di questa cifra, 35,2 milioni andranno alle famiglie, mentre 75 milioni saranno versati alla Fondazione del Giudaismo in Belgio.
(Fonte: Libero dell’8 dicembre 2010)
tutto questo a spese dei contribuenti su cui pende il debito pubblico
in un periodo di crisi economica devastante gli stati trovano centinaia di milioni di euro da versare ad israele...
QUESTA VUOLE ANCHE ESSERE UNA RISPOSTA A CHI, QUALCHE MESSAGGIO FA, DICEVA CHE IL PASSATO è PASSATO E BISOGNA PENSARE AL PRESENTE E AL FUTURO E COSA SI HA INTENZIONE DI FARE.
Shalom