la guerra è una brutta roba è la risposta che volevo darti prima alla tua qui sotto
allora usiamo due pesi e due misure per spiegare quello che avviene in guerra?
nessun peso e nessuna misura...
mi limito a ciò che è verificabile dal punto di vista storiografico.
Le testimonianze non supportate da prove materiali non le considero sufficienti.
quando le testimonianze si scontrano con la fisica e la chimica... prevalgono le seconde... non le prime.
Se io sostenessi di aver sciato sulla neve delle dune del deserto del sahara sarei un bugiardo... o un pazzo.
Le testimonianze sulle "gasazioni" - per un tecnico che utilizza l'acido cianidrico - sono semplici fantasie... contro la logica, contro la fisica e contro qualsiasi metodologia operativa sull'uso dei gas.
Leggi questa attendibile testimonianza:
« Altre volte mi hanno chiesto, per esempio, se qualcuno sia mai rimasto vivo nella camera a gas. Era difficilissimo, eppure una volta è rimasta una persona viva. Era un bambino di circa due mesi. All'improvviso, dopo che hanno aperto la porta e messo in funzione i ventilatori per togliere l'odore tremendo del gas e di tutte quelle persone - perché quella morte era molto sofferta - uno di quelli che estraeva i cadaveri ha detto: “Ho sentito un rumore”. Normalmente quando uno muore, dopo un po' finché non si assesta, il corpo ha dentro dell'aria e fa qualche rumore. Abbiamo detto: “Questo poverino, in mezzo a tutti questi morti, comincia a perdere il lume della ragione”. Dopo una decina di minuti ha sentito di nuovo. Abbiamo detto: “Tutti fermi, non vi muovete”, ma non abbiamo sentito niente e abbiamo continuato a lavorare. Quando ha sentito di nuovo, ho detto: “Possibile che senta solo lui? Allora fermiamoci un po' di più e vediamo cosa succede”. Infatti, abbiamo sentito quasi tutti un vagito da lontano. Allora uno di noi sale sui corpi per arrivare laddove veniva il rumore e si ferma dove si sente più forte. Va vicino e, insomma, là c'era la mamma che stava allattando questo bambino. La mamma era morta e il bambino era attaccato al seno della mamma. Finché riusciva a succhiare stava tranquillo. Quando non è arrivato più niente si è messo a piangere - si sa che i bambini piangono quando hanno fame. Il bambino era quindi vivo e noi l'abbiamo preso e portato fuori, ma ormai era condannato. C'era l'SS tutto contento: “Portatelo, portatelo”. Come un cacciatore, era contento di poter prendere il suo fucile ad aria compressa, uno sparo alla bocca e il bambino ha fatto la fine della mamma. Questo è successo una volta in quella camera a gas. Ci sono tanti racconti, ma io non racconto mai cose che hanno visto gli altri e non io. »
(Shlomo Venezia)
Credo che sia ormai entrato nel "pensiero comune" l'idea che "il gas" preveda facilissime metodologie d'impiego.
Si aprono una o due scatole, si fa passare il gas attraverso i tubi delle docce, si versa da qualche buco, si butta in terra nella "camera", ecc... un migliaio di ebrei muoiono, si evacua la "camera a gas", si cremano i cadaveri ed è tutto finito.
Queste (in linea di massima) sono le testimonianze, testimonianze che sfidano la fisica, il buon senso e che sono un insulto per qualsiasi professionista che usa i gas tossici e che... di conseguenza... sono TUTTE risultate inattendibili.
Io ho sostenuto l'esame per l'abilitazione all'uso dei gas tossici per fini di disinfestazione di fronte ad una commissione composta da: un chimico, un rappresentante della camera di commercio, un ingegnere del genio civile, due vigili del fuoco, un responsabile della questura, un medico del lavoro, un responsabile della prefettura.... sono abilitato all'uso dell'idrogeno fosforato, dell'ormai dismesso bromuro di metile e dei gas cianidrici.
70 anni fa era lo stesso visto che, in Italia, il patentino di abilitazione per l'uso di gas tossici è rilasciato in base ad un esame come prescrive un un Decreto Regio che risale al 9 gennaio del 1927 (in Germania le metodiche abilitative all'uso dei gas erano similari).
La difficoltà nell'ottenimento di tale abilitazione è direttamente proporzionale alla difficoltà reale nell'uso dei gas tossici.
Da gasatore posso tranquillamente affermare che è ridicolo pensare all'uso dell'acido cianidrico in un campo di concentramento come in una catena di montaggio dello sterminio, beh.. più che ridicolo è assurdo, chi lo sostiene mente sapendo di mentire.
Riguardo alla favoletta del "bambino attaccato al seno materno" che resiste all'acido cianidrico... beh... siamo al ridicolo, al grottesco... ma "serve" per supportare le testimonianze di Shlomo Venezia in cui si parla di addetti alla camera a gas che operavano senza l'ausilio di maschere antigas e senza morire, entravano in un ambiente saturo di acido cianidrico e manipolavano cadaveri di cianidrizzati... se questo fosse accaduto, Shlomo Venezia - sopravvivendo a tutto ciò - non è un essere umano, cito l'ebreo Venezia:
"Alcuni sostengono che le SS portassero maschere antigas, ma io non ho mai visto tedeschi portarne, né per versare il gas né per aprire la porta".
assurdo...
Inoltre gli "aspiratori" di cui parla nel passo da me riportato non sono mai esistiti... nessuno li ha mai trovati... il Venzia non ha mai parlato di fiale colorimetriche o altri sistemi usati (anche allora) per il rilevamento dei residui di HCN (sistemi necessari e obbligatori per accedere ad un locale precedentemente trattato).
riporto alcune testimonianze sui sistemi di interoduzione dello Zyklon B nella camera a gas.
copio da fonte (C. Mattogno)
Erano dei semplici tubi vuoti di lamiera a sezione quadrata con fori su ogni faccia, come dice M. Nyiszli?
Avevano al loro interno «una spirale» per distribuire uniformemente lo Zyklon B, coma afferma F. Müller?
Oppure non erano di lamiera, ma di rete metallica, e avevano una sezione quadrata di 70 cm di lato, come testimonia M. Kula (il sedicente costruttore dei congegni), o di 35 cm, come sostiene J. Sackar, o di 25 cm, come dichiara K. Schultze?
E se erano di rete metallica, al loro interno avevano un corto «cono di diffusione» e di recupero dello Zyklon B che si inseriva nella parte alta del dispositivo, come asserisce Kula, o un «cestello» che si tirava su «con l'aiuto di un filo di ferro», come riferisce H. Tauber?
Oppure, come raccontò S. Chasan, si trattavava di tubi metallici rotondi, pieni di fori, che però non arrivavano fino a terra, ma avevano in basso uno spazio libero per recuperare i granuli di Zyklon B?
O, come narra J. Weiss, «erano colonne per i ventilatori, attraverso cui veniva immesso il gas»? Oppure, secondo la descrizione di J. Erber, i dispositivi avevano insieme tutte queste caratteristiche: erano tubi di ferro (Eisenrohre) ma, nello stesso tempo, «erano circondati da una rete d’acciaio» e avevano al loro interno un «contenitore di lamiera» (Blechbehälter) che si poteva tirare su con una corda?
Al riguardo Venezia non dice assolutamente nulla: dalla sua testimonianza oculare non si apprende come erano fatti i presunti dispositivi per introdurre lo Zyklon B, quanti erano, come erano dislocati, neppure se esistevano realmente! E a giudicare dal fatto che, a suo dire, lo Zyklon B veniva semplicemente «buttato a terra» nella camera a gas...
fine citazione
...il Venezia in varie testimonianze parla anche parla di "granuli" di Zyklon-B fatti cadere dal soffitto: il problema (per lui e i suoi simili) è che sul soffitto dei leikenkellern non c'era nessun foro. Solo chiacchiere di "sopravvissuti".
Quindi come veniva introdotto lo Zyklon?
Ultime due considerazioni:
1 - durante il processo di Norimberga (e successivi) nessun addetto alla disinfestazione venne fatto testimoniare, gli UNICI in possesso dei requisiti per l'uso del gas tossico acido cianidrico non vennero MAI ascoltati da alcuna commissione giudicante.................... troppo pericoloso far parlare i tecnici, molto meglio i visionari come Shlomo Venezia.
2 - l'HCN è altamente infiammabile e potenzialmente esplosivo.... la "camera a gas" di cui vaneggia il Venezia è posizionata a pochi metri da un forno crematorio.... quale malato di mente posizionerebbe un agente combustibile (l'HCN) vicino ad un innesco (il forno crematorio)???
Bisognerebbe ricordarlo ai testimoni...
Ma per la Shoah è il contrario.... qualsiasi fantasia... qualsiasi numero sono accettati.
....e buonanotte anche a te...
oggi mi avete fatto sudare...
