deltazero
Forumer storico
sera a tutti .. dopo gli avvenimenti di ieri, che un tipo fuori di testa si diverte a fare il tiro al bersaglio al ns presidente del consiglio e giù via a edizioni straordinarie fiumi di parole servizi carta stampata blog e chi più ne ha più ne metta ... come se qs fosse l'avvenimento del secolo ... è inutile siamo un popolo contaminato dai media ... posso anche capire se il gesto fosse partito da un ebreo o da un musulmano da uno straniero con l'intento di scatenare qualcosa di serio .. ma un malato di mente che è in cura da 10 anni .. si "diverte" a passare il tempo in qs modo e giù tutti a dire e fare commenti da pseudo politici pseudo commentatori pseudo medici e pseudo "pirla" .... intanto per i VERI problemi i REALI problemi ... nada de nada .. PROBLEMI ? Ma ce ne sono ancora problemi ? No i problemi i media hanno detto che sono l'ultimo dei problemi .. ora bisogna osannare martirizzare crocifiggere santificare e così via il Silvio ...
peccato veramente peccato che la nostra Italietta abbia raggiunto livelli di deficit ormai insostenibili ... ma si l'importante è parlare parlare parlare sempre e solo di michia.te oggi di Silvio .. domani magari di Antonio e dopodomani di Rosy etc etc .. per la situazione REALE e chi se ne frega .... inizieremo a parlarne quando ci resteremo in mutande .. se ce le lasciano ....
l'ho preso da qui
IL CIGNO NERO
LUNEDÌ 14 DICEMBRE 2009
POPPA O PRUA NON CAMBIA NULLA
Il Blog è nato per motivi puramente di informazione finanziaria tra amici e conoscenti: sono stato spinto a scrivere da due miei colleghi insegnanti che mi chiedevano di comunicare le mie idee ad un pubblico più ampio. Mi erano molto grati poiché avevo loro consigliato di disfarsi delle obbligazioni Lehman Brothers qualche settimana prima dello sfacelo. Naturalmente ero stato ampiamente compensato della previsione corretta: profonda gratitudine, affetto, una bottiglia d’olio di produzione propria e tre caffè al bar.
Sto ricevendo decine di e-mail di risparmiatori che mi chiedono consigli d’investimento per i loro sudati e faticati risparmi. A tutti rispondo nella medesima maniera:
1) Non oso dare alcun consiglio poiché non sono un promotore finanziario: sono un semplice fisico (seppur per ora prestato alla Matematica) che cerca di descrivere con un approccio diverso i problemi esistenti.
2) Non ha probabilmente senso dare alcun consiglio e chi ne da è un ingenuo (o forse in cattiva fede).
Cerchiamo di spiegare l’ultimo punto. Mi auguro che in qualche modo il crollo possa essere evitato (sinceramente non vedo come, ma il problema è sicuramente della mia scarsa fantasia e della mia ignoranza rispetto alla sapienza degli economisti), ma, qualora avvenisse, il crollo sarebbe globale. Il sistema finanziario ha raggiunto un grado di interconnessione totale che qualsiasi crisi locale non potrà che propagarsi rapidamente. In virtù dell’accoppiamento tra sistema valutario e finanziario, nella rete sono ormai pure coinvolti i titoli di Stato. A quel punto nulla cambierebbe se i propri risparmi fossero investiti in titoli di stato italiani o tedeschi, in oro fisico o ETF sulle materie prime, in azioni o obbligazioni societarie.
In una crisi sistemica perde di qualsivoglia senso discutere di diversificazione del portafoglio, postulato privo di ogni evidenza empirica.
Immaginatevi di essere sul Titanic: non avrebbe fatto alcuna differenza essere sulla poppa o sulla prua del transatlantico nel momento dell’urto con l’iceberg.
Dopo la crisi culminata con la sfiorata apocalisse del Settembre 2008 vi erano due possibili alternative: una dolorosa (anzi tremenda) ristrutturazione del sistema finanziario ed un’altra strada, apparentemente meno drammatica, che consisteva nel tappare le falle nella maniera più approssimativa possibile onde tirare avanti come se nulla fosse accaduto. E’ chiaro a tutti quale via è stata intrapresa.
Socializzando i debiti del sistema finanziario aumentando a dismisura i debiti pubblici si è tamponato la crisi ma si è sperperata una immensità di denaro pubblico che avrebbe consentito di rendere meno drammatico il cammino sulla strada di una riorganizzazione fallimentare del sistema finanziario.
Diamo un’occhiata ad alcuni dati emblematici considerando la crescita del rapporto debito/PIL dal 2007 al 2010 (previsioni non particolarmente pessimistiche): gli USA dal 60% al 100%, la Gran Bretagna dal 43% al 105%. (solo in piccola parte l’aumento del rapporto è causato dalla diminuzione del denominatore, ossia dalla decrescita del PIL).
Allorchè il sistema rientrerà in fibrillazione (a prescindere dalla causa scatenante, finanziaria o valutaria), arrivati a questo punto non vedo su quali risorse gli Stati potranno contare onde contrastare il rapido impoverimento generale.
ma si continuiamo a farci prendere per il chiul .. alla fine è più semplice così ...
io non capisco
come in fisica nulla si crea e nulla si distrugge
a 1 debito corrisponde 1 credito
se è chiaro che i debiti sono aumentati,i crediti da qualche parte saranno