La tabella di RICPAST costituisce un ottimo quadro sinottico della situazione, limitatamente però agli affitti liberi. Per quelli concordati invece si ha una maggiore tassazione anche con aliquota al 27%, mentre marginale è il risparmio fiscale con aliquota al 38%. Ritengo altresì che sia molto realistica la presunzione che con l'introduzione della cedolare secca la tassazione sarà piena e non ridotta all'85%.
PORCHETTO
sono perfettamente d'accordo con quello che dici. Le possibilità di ridurre il peso fiscale per chi abbia aliquote elevate ci sono e sono diverse.
Sono anche d'accordo che la tassazione sugli immobili non superi di media il 20% per i piccoli proprietari (almeno per coloro che abbiano utilizzato le forme di risparmio fiscale, cui ti riferivi).
Sono meno d'accordo nel ritenere meno conveniente il ricorso al canone concordato rispetto a quello libero, utilizzando al massimo le facoltà previste dai patti territoriali (aumento della superficie del 5%, canone maggiorato del 15% per immobile semiarredato,etc etc). Comunque credo che ognuno di noi abbia fatto le sue simulazioni per vedere la convenienza dell'uno o l'altro tipo di contratto ed abbia scelto di conseguenza.
Comunque un dubbio mi resta - ed in ciò sono totalmente d'accordo con te -, e cioè che alla fine dei giochi, la cedolare secca possa dar luogo ad un aumento della tassazione facendo credere il contrario. Anzi, più che dubbio, ne ho un certo, mi auguro non fondato, sospetto.................