Cedolare secca sugli affitti al 19% e al 21%... Novità e tabella a pag. 1 (1 Viewer)

feffo70

www.centrosessuologiaroma
Feffo,,
considera ad esempio un introito per canoni locativi pari a 6.000 euro.
Tassazione:
cedolare secca, probabile 20% sul monte locazioni = 1.200 euro di tasse
fitti liberi: l'imponibile è pari all'85%, cioè 5.100 euro. Da cui la convenienza rispetto alla cedolare secca è in funzione dell'aliquota applicata, ma probabilmente pochi saranno i casi in cui la codolare possa risultare meno conveniente.
fitti concordati: l'imponibile viene ridotta di un ulteriore 30%, allineandosi al 59,5% del totale delle locazioni. Nel caso previsto, l'imponibile sarà pari a 3.750 euro con una conseguente imposta di 964 euro con imponibile 27%; e pertanto molto meno conveniente la cedolare secca.
Tutto insomma in funzione del tipo di contratto e dell'aliquota, da cui le considerazioni di Porchetto, che io condivido in pieno.

Esatto, però a parte il primo scaglione e il fitto concordato poi mi sembra molto conveniente pagare il 20% secco. Come dire, se hai una casa da affittare allora si può fare questo discorso, se hai 4 o 5 immobili, mi sembra non ci siano dubbi.
 

mauro_1946

Nuovo forumer
Feffo,,
considera ad esempio un introito per canoni locativi pari a 6.000 euro.
Tassazione:
cedolare secca, probabile 20% sul monte locazioni = 1.200 euro di tasse
fitti liberi: l'imponibile è pari all'85%, cioè 5.100 euro. Da cui la convenienza rispetto alla cedolare secca è in funzione dell'aliquota applicata, ma probabilmente pochi saranno i casi in cui la codolare possa risultare meno conveniente.
fitti concordati: l'imponibile viene ridotta di un ulteriore 30%, allineandosi al 59,5% del totale delle locazioni. Nel caso previsto, l'imponibile sarà pari a 3.750 euro con una conseguente imposta di 964 euro con imponibile 27%; e pertanto molto meno conveniente la cedolare secca.
Tutto insomma in funzione del tipo di contratto e dell'aliquota, da cui le considerazioni di Porchetto, che io condivido in pieno.


Esatto, però a parte il primo scaglione e il fitto concordato poi mi sembra molto conveniente pagare il 20% secco. Come dire, se hai una casa da affittare allora si può fare questo discorso, se hai 4 o 5 immobili, mi sembra non ci siano dubbi.

Feffo,
se hai 4 o 5 immobili farai in modo da frazionare il reddito locativo tra più soggetti familiari. Non è mica difficile,sai. E' ovvio che se si hanno tanti immobili o se, avendone più di uno, non si sia ricorso a pratiche di risparmio fiscale, la cedolare secca è un'ottima cosa.
 

recycling

ex magoforrest
Feffo,
se hai 4 o 5 immobili farai in modo da frazionare il reddito locativo tra più soggetti familiari. Non è mica difficile,sai. E' ovvio che se si hanno tanti immobili o se, avendone più di uno, non si sia ricorso a pratiche di risparmio fiscale, la cedolare secca è un'ottima cosa.
e come fai a frazionare i canoni di locazione tra i familiari in modo diverso dalle quote di proprietà? Con i contratti di comodato gratuito di quote di immobili tra familiari?
 

mauro_1946

Nuovo forumer
E' sufficiente comperare l'immobile a nome della moglie (se si è in separazione dei beni) o a nome dei figli (chi non si fida dei figli nuda proprietà all'acquirente ed usufrutto ai figli), oppure se la moglie ha reddito inferiore o nessun reddito fai una separazione con assegno alimentare a favore del coniuge (quando i figli sono maggiorenni) ed assegnazione della casa coniugale alla coniuge. Ce ne sono molte di possibilità assolutamente legali, anche se elusive.
Quanto diceva porchetto nei post precedenti è assolutamente corretto.
 

mauro_1946

Nuovo forumer
Il comportamento elusivo è sanzionato....

Meno duramente dell'evasione ovviamente.
Ma resta pur sempre illegittimo e contrario alla norma.

Credo che in tali ipotesi la costituzione di una apposita società ed il conferimento degli immobili alla stessa sia una strada.

Trust familiari.

Bastano 3-4 immobili e la cosa viene considerata.


Quella che tu proponi forse rientra proprio nella fattispecie di cui all'art. 37-bis dpr n.600/73 che regola le norme elusive sanzionabili.
Forse lo è l'intestare un immobile alla moglie od ai figli. Lo è sicuramente ricorrere ad una finta separazione.
Lo è il comodato d'uso, cui fa seguito un contratto di locazione da parte del comodatario.
Prima si ricorreva alla donazione di titoli di Stato (esenti da tassa di donazione) per trasferire capitali a terzi; al conferimento di immobili a società con successiva vendita delle quote/azioni anzichè la vendita diretta dell'immobile,etc etc.....
Credo che né porchetto né io volessimo incentivare o proporre l'aggiramento della legga, ma soltanto sottolineare che le possibilità esistono e che vengono abitualmente usate. C'è chi vi ricorre e chi no.
Credevo però che il tema fosse legato alla cedolare secca, se vogliamo parlare di morale e di moralità fiscale io sono d'accordissimo, anche perchè non evado. E proprio in riferimento alla cedolare secca porchetto faceva presente - ed io ho condiviso in pieno - che la tassazione media sull'immobile non supera il 20% e che probabilmente la cedolare era una forma di aumento della tassazione facendo credere il contrario. Supporre che la tassazione sull'immobile non superi il 20% significa che si ritiene essere pratica comune il ricorrere a forme elusive. Sinceramente quando nel 1996 ho comperato la casa in cui risiedo, l'ho intestata ai figli per non fargli poi pagare la tassa di successione e per limitare la tassa sul trasferimento dell'immobile al 4% - prima casa - anziché al 10%. Anche questa è stata un forma elusiva, ma ,sinceramente, non è che non ci abbia dormito la notte o mi sia sentito moralmente censurabile.
 

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