Ti riferivi al 2018... allora...
2 Gennaio 2018 Nasdaq 100 6.511,34
31 Dicembre 2018 Nasdaq 100 6.329,96
E in mezzo saliscendi "significativi"... poi vedi tu...
P.s. Per cortesia smettila di dare informazioni sbagliate sui certificati... una correzione del mercato del 20% mette in crisi le quotazioni, in America come in Italia...
assolutamente non voglio dare informazioni sbagliate e spero che nessuno decida di investire in certificati leggendo me.
Ma faccio una domanda premettendo che io mi sono avvicinato ai certificati ritenendoli maggiormente protettivi rispetto ad investire direttamente sui titoli azionari in quanto hanno delle protezioni rispetto alle variazioni del mercato che possono arrivare anche al 50%. La domanda è collegata forse al mio modo personalissimo di usare i certificati, cioè di acquistarli e mantenerli in portafoglio (cassettista) che forse è considerato sbagliato.... Se prendo un certificato che ha sottostante Tesla ed ha una barriera al 50% lo compro proprio in considerazione al fatto che un'oscillazione anche importante del sottostante con il certificato, fino al 50%, sono completamente protetto contrariamente ad avere il titolo in ptf. Che poi il certificato si deprezzi se il sottostante perde il 20% è altrettanto evidente ma, in teoria, il mio certificato mi protegge da questa perdita se, alla scadenza, ha mantenuto questa quotazione ed io quindi non ho perso questo 20%. Se, invece, uso il certificato diversamente, cioè compro e vendo, è evidente che è quasi come se avessi il titolo direttamente.
Comunque per estrema chiarezza, se il mercato o il mio sottostante scende del 20% il valore del mio certificato ne risente di brutto, e nessuno ha mai pensato di negare questa cosa. Nell'operatività concreta, ad esempio,un certificato che ho in ptf praticamente da sempre, ad esempio DE000CZ44Z55 (certificato tutt'altro che difensivo) nonostante quello storno continuano a vivere abbastanza bene e la barriera rimane relativamente lontana.
Insomma se la correzione fosse stata catastrofica, come quella più volte paventata, ora anche questo certificato sarebbe spazzatura, in questo senso dico che lo storno, tutto sommato è stato "accettabile" come può essere accettabile perdere con il Barcellona 1 a 0 fuori casa piuttosto che 7 a 0 (se avevo i titoli in mano), Del resto se avessi avuto i titoli e loro scendono del 50% a quel punto non fa più differenza avere certificati o azioni, mentre se scende del 20 la differenza è enorme.
Altra cosa sul Nasdaq, anche li mi riferivo alla lunga galoppata dello stesso, e non certo a chi sfortunatamente è entrato a settembre 2018. Insomma uno storno del 20% su una crescita continua di oltre il 70%, sbaglierò, ma io la ritengo accettabile, specialmente se poi riprende a salire. Non penso che chi investe possa mai ragionevolmente pensare che un titolo o un indice possa ininterrottamente salire per anni senza mai avere una correzione. Sarebbe fantastico e probabilmente nessuno più lavorerebbe.
I mercati stornano e le barriere, fino ad un certo limite, esercitano l'effetto di proteggerti da questi storni che, se sono "accettabili", riescono nell'intento. Semplicemente questo.
Le mie sono semplici considerazioni e confronti e considerate che sono quasi un osservatore del tutto ignorante in materia. Quindi chiedo di nuovo scusa se sbaglio in considerazioni che possono indurre in errore qualcuno.