Certificati di investimento - Cap. 2

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Chiusa ad ulteriori risposte.
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di sicuro io non sono felice nell'esprimermi, ma forse io ricorderò male, agli inizi del 2017 si parlava di America e Nasdaq in particolare, sovradimensionati, che era alle porte un brusco e doloroso bagno di sangue, poi il Nasdaq ha fatto quello che ha fatto. Il Composite dall'inizio del 2016 ad oggi è salito ininterrottamente del 68% circa, ciò che si paventava era un'ecatombe se si leggono i commenti di molti addetti ai lavorio di quel periodo. La correzione partita il 14/9 con il Nasdaq a 8.046 si è fermata il 21/12 (poco più di tre mesi del 2018) correggendo il picco assoluto del 21%.
Ora quello che voglio dire che è innegabile che ci sia stata una correzione importante ma ricordo bene che si parlava di rischio tracollo totale. In un indice che ha avuto un andamento simile negli ultimi 5 anni, ritengo, forse sbagliando, che la correzione avvenuta è stata tutto sommato "accettabile", "tollerabile", "gestibile" se confrontato con gli scenari catastrofici paventati. Insomma si diceva speriamo che se ci dovrà essere una correzione (si diceva salutare) sia equilibrata e non scomposta.
Personalmente tutti i miei certificati long su titoli del nasdaq, DJ e quotati in america in generale non hanno avuto grandi problemi contrariamente, purtroppo, a quelli su titoli italiani. Fortunatamente i certificati ben strutturati riescono a gestire con normali barriere movimenti del 20%, di sicuro ci fosse stato il tanto temuto tracollo ora credo parlavamo d'altro.
Tutto qui. Poi il futuro potrà cambiare completamente le attuali considerazioni, in un senso o nell'altro.

Ti riferivi al 2018... allora...
2 Gennaio 2018 Nasdaq 100 6.511,34
31 Dicembre 2018 Nasdaq 100 6.329,96
E in mezzo saliscendi "significativi"... poi vedi tu...

P.s. Per cortesia smettila di dare informazioni sbagliate sui certificati... una correzione del mercato del 20% mette in crisi le quotazioni, in America come in Italia...
 
TRIPADVISOR -7,5% a WallStreet. Utile per azione sotto le stime

TripAdvisor cade in ribasso del 7,5% dopo avere diffuso i risultati dell’ultimo trimestre.
La società che gestisce una piattaforma di scambio di informazioni e recensioni su attività turistiche ha terminato il quarto trimestre 2018 con un utile per azione rettificato pari a 0,27 dollari, cifra inferiore alle stime (0,28 dollari).
I ricavi sono stati pari a 346 milioni di dollari, sopra le stime pari a 343 milioni.
L'Ebitda rettificato si è attestato a 87 milioni di dollari (80,4 milioni le stime).
Bloomberg registra sul titolo 3 Buy, 19 Hold e 5 Sell.
 
TRIPADVISOR -7,5% a WallStreet. Utile per azione sotto le stime

TripAdvisor cade in ribasso del 7,5% dopo avere diffuso i risultati dell’ultimo trimestre.
La società che gestisce una piattaforma di scambio di informazioni e recensioni su attività turistiche ha terminato il quarto trimestre 2018 con un utile per azione rettificato pari a 0,27 dollari, cifra inferiore alle stime (0,28 dollari).
I ricavi sono stati pari a 346 milioni di dollari, sopra le stime pari a 343 milioni.
L'Ebitda rettificato si è attestato a 87 milioni di dollari (80,4 milioni le stime).
Bloomberg registra sul titolo 3 Buy, 19 Hold e 5 Sell.

La verità è che crolla perché ieri ho venduto gran parte del CH0445344739 :confused:
 
Uscito appena in tempo da CH0438949825, ora MM riposizionato dopo il ribasso di oggi di Tesla:

Bid (indicative)
974.89

Ask (indicative)
984.89

17:53 (13.02.2019)

Poi domani è un altro giorno..ovviamente mi rendo conto che è stata tutta un'operazione da fattore K, preferisco non sfidarlo ulteriormente.
 
Ti riferivi al 2018... allora...
2 Gennaio 2018 Nasdaq 100 6.511,34
31 Dicembre 2018 Nasdaq 100 6.329,96
E in mezzo saliscendi "significativi"... poi vedi tu...

P.s. Per cortesia smettila di dare informazioni sbagliate sui certificati... una correzione del mercato del 20% mette in crisi le quotazioni, in America come in Italia...
assolutamente non voglio dare informazioni sbagliate e spero che nessuno decida di investire in certificati leggendo me.
Ma faccio una domanda premettendo che io mi sono avvicinato ai certificati ritenendoli maggiormente protettivi rispetto ad investire direttamente sui titoli azionari in quanto hanno delle protezioni rispetto alle variazioni del mercato che possono arrivare anche al 50%. La domanda è collegata forse al mio modo personalissimo di usare i certificati, cioè di acquistarli e mantenerli in portafoglio (cassettista) che forse è considerato sbagliato.... Se prendo un certificato che ha sottostante Tesla ed ha una barriera al 50% lo compro proprio in considerazione al fatto che un'oscillazione anche importante del sottostante con il certificato, fino al 50%, sono completamente protetto contrariamente ad avere il titolo in ptf. Che poi il certificato si deprezzi se il sottostante perde il 20% è altrettanto evidente ma, in teoria, il mio certificato mi protegge da questa perdita se, alla scadenza, ha mantenuto questa quotazione ed io quindi non ho perso questo 20%. Se, invece, uso il certificato diversamente, cioè compro e vendo, è evidente che è quasi come se avessi il titolo direttamente.
Comunque per estrema chiarezza, se il mercato o il mio sottostante scende del 20% il valore del mio certificato ne risente di brutto, e nessuno ha mai pensato di negare questa cosa. Nell'operatività concreta, ad esempio,un certificato che ho in ptf praticamente da sempre, ad esempio DE000CZ44Z55 (certificato tutt'altro che difensivo) nonostante quello storno continuano a vivere abbastanza bene e la barriera rimane relativamente lontana.
Insomma se la correzione fosse stata catastrofica, come quella più volte paventata, ora anche questo certificato sarebbe spazzatura, in questo senso dico che lo storno, tutto sommato è stato "accettabile" come può essere accettabile perdere con il Barcellona 1 a 0 fuori casa piuttosto che 7 a 0 (se avevo i titoli in mano), Del resto se avessi avuto i titoli e loro scendono del 50% a quel punto non fa più differenza avere certificati o azioni, mentre se scende del 20 la differenza è enorme.
Altra cosa sul Nasdaq, anche li mi riferivo alla lunga galoppata dello stesso, e non certo a chi sfortunatamente è entrato a settembre 2018. Insomma uno storno del 20% su una crescita continua di oltre il 70%, sbaglierò, ma io la ritengo accettabile, specialmente se poi riprende a salire. Non penso che chi investe possa mai ragionevolmente pensare che un titolo o un indice possa ininterrottamente salire per anni senza mai avere una correzione. Sarebbe fantastico e probabilmente nessuno più lavorerebbe.
I mercati stornano e le barriere, fino ad un certo limite, esercitano l'effetto di proteggerti da questi storni che, se sono "accettabili", riescono nell'intento. Semplicemente questo.
Le mie sono semplici considerazioni e confronti e considerate che sono quasi un osservatore del tutto ignorante in materia. Quindi chiedo di nuovo scusa se sbaglio in considerazioni che possono indurre in errore qualcuno.
 
assolutamente non voglio dare informazioni sbagliate e spero che nessuno decida di investire in certificati leggendo me.
Ma faccio una domanda premettendo che io mi sono avvicinato ai certificati ritenendoli maggiormente protettivi rispetto ad investire direttamente sui titoli azionari in quanto hanno delle protezioni rispetto alle variazioni del mercato che possono arrivare anche al 50%. La domanda è collegata forse al mio modo personalissimo di usare i certificati, cioè di acquistarli e mantenerli in portafoglio (cassettista) che forse è considerato sbagliato.... Se prendo un certificato che ha sottostante Tesla ed ha una barriera al 50% lo compro proprio in considerazione al fatto che un'oscillazione anche importante del sottostante con il certificato, fino al 50%, sono completamente protetto contrariamente ad avere il titolo in ptf. Che poi il certificato si deprezzi se il sottostante perde il 20% è altrettanto evidente ma, in teoria, il mio certificato mi protegge da questa perdita se, alla scadenza, ha mantenuto questa quotazione ed io quindi non ho perso questo 20%. Se, invece, uso il certificato diversamente, cioè compro e vendo, è evidente che è quasi come se avessi il titolo direttamente.
Comunque per estrema chiarezza, se il mercato o il mio sottostante scende del 20% il valore del mio certificato ne risente di brutto, e nessuno ha mai pensato di negare questa cosa. Nell'operatività concreta, ad esempio,un certificato che ho in ptf praticamente da sempre, ad esempio DE000CZ44Z55 (certificato tutt'altro che difensivo) nonostante quello storno continuano a vivere abbastanza bene e la barriera rimane relativamente lontana.
Insomma se la correzione fosse stata catastrofica, come quella più volte paventata, ora anche questo certificato sarebbe spazzatura, in questo senso dico che lo storno, tutto sommato è stato "accettabile" come può essere accettabile perdere con il Barcellona 1 a 0 fuori casa piuttosto che 7 a 0 (se avevo i titoli in mano), Del resto se avessi avuto i titoli e loro scendono del 50% a quel punto non fa più differenza avere certificati o azioni, mentre se scende del 20 la differenza è enorme.
Altra cosa sul Nasdaq, anche li mi riferivo alla lunga galoppata dello stesso, e non certo a chi sfortunatamente è entrato a settembre 2018. Insomma uno storno del 20% su una crescita continua di oltre il 70%, sbaglierò, ma io la ritengo accettabile, specialmente se poi riprende a salire. Non penso che chi investe possa mai ragionevolmente pensare che un titolo o un indice possa ininterrottamente salire per anni senza mai avere una correzione. Sarebbe fantastico e probabilmente nessuno più lavorerebbe.
I mercati stornano e le barriere, fino ad un certo limite, esercitano l'effetto di proteggerti da questi storni che, se sono "accettabili", riescono nell'intento. Semplicemente questo.
Le mie sono semplici considerazioni e confronti e considerate che sono quasi un osservatore del tutto ignorante in materia. Quindi chiedo di nuovo scusa se sbaglio in considerazioni che possono indurre in errore qualcuno.

All'inizio ritenevi difensivi i Commerz con barriere altissime e, scusa se te lo dico, sbagliavi... oggi ritieni protettivo un certificato su Tesla (esempio) con barriera al 50% e, scusa se te lo dico di nuovo, fai un errore speculare a quello iniziale...
I certificati sono strumenti derivati particolarmente rischiosi e mantenere un approccio troppo passivo ("tanto la barriera mi protegge") espone alla concreta possibilità di prendere cetriolate.... e non lo sostengo per illuminazione divina, ma perché ci sono passato piu volte...
Sul resto... ovvio che non si possa sempre crescere... il problema è quando arriva uno storno pesante (e a fine dicembre non mi sembra che fossero in molti a scommettere un centesimo su un rimbalzo)...
 
All'inizio ritenevi difensivi i Commerz con barriere altissime e, scusa se te lo dico, sbagliavi... oggi ritieni protettivo un certificato su Tesla (esempio) con barriera al 50% e, scusa se te lo dico di nuovo, fai un errore speculare a quello iniziale...
I certificati sono strumenti derivati particolarmente rischiosi e mantenere un approccio troppo passivo ("tanto la barriera mi protegge") espone alla concreta possibilità di prendere cetriolate.... e non lo sostengo per illuminazione divina, ma perché ci sono passato piu volte...
Sul resto... ovvio che non si possa sempre crescere... il problema è quando arriva uno storno pesante (e a fine dicembre non mi sembra che fossero in molti a scommettere un centesimo su un rimbalzo)...
Ma gli indici AMERICANI e in particolare il NASDAQ quanto valeva il 30 novembre 2018 e quanto vale oggi?........
 
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