Certificati di investimento - Cap. 2 (9 lettori)

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Fabrib

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The International Monetary Fund has identified Italy's debt as a major risk to the euro zone economy, together with global trade tensions and a hard Brexit, an EU source told Reuters on Wednesday, anticipating a report the IMF will present next week.
 

oldmouseit

Forumer storico
No problemi finanziamento debito a breve, ma Italia
vulnerabile

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Bruxelles, 05 giu - La
Commissione nelle sue conclusioni indica che l'Italia non ha
rispettato il percorso di aggiustamento raccomandato verso
l'obiettivo di medio termine nel 2018 e consider ache esiste
'un rischio di una deviazione significativa dal requisito
preventivo (di aggiustamento del deficit strutturale - ndr)
nel 2019 e di un deficit/pil nominale superior al 3% nel 2020
sulla base delle stime Ue'. Inoltre si nota che 'il
rallentamento macroeconomico in Italia dalla sconda meta' del
2018 puo' spiegare solo parzialmente l'ampio scarto
dell'Italia relativamente al rispetto del parametro di
riduzione del debito'. Oltre 'ai progressi limitati nel
rispettare le raccomandazioni all'Italia del 2018'. Bruxelles
indica che c'e' stata 'una marcia indietro sulle riforme che
rafforzano la crescita' e che 'mancano dettagli sugli impegni
inclusi nel programma nazionale di riforme del 2019'.
Il documento comunitario smantella l'impianto delle
argomentazioni del governo sulla politica di bilancio di
quest'anno e mette un'ipoteca sulle promesse annunciate di
espansione fiscale senza coperture. Di fatto e' una
bocciatura su tutta la linea delle scelte governative.
Sulla base dei dati notificati a Bruxelles dall'Italia e
delle stime Ue, l'Italia ' non rispetta il parametro del
debito nel 017 ' con uno scarto del 7,5% del pil. Inoltre,
sulla base dei progetti governativi e delle stime europee
l'Italia 'non e' attesa rispettare lo stesso parametro sia
nel 2019, con uno scarto rispettivamente del 5% e del 9% del
pil, o nel 2020, con uno scarto del 4,5% e del 9,25% del pil
rispettivamente '.
L'Italia, e' scritto nel rapporto sul debito, ' ha compiuto
sforzi di bilancio considerevoli tra il 2010 e il 2013,
aumentando il surplus primario a oltre il 2% del pil e
uscendo dalla procedura per deficit eccessivo nel 2013
mantenendo il deficit nominale rispetto al pil entro il 3%
dal 2012 '. Tuttavia ' il profilo della politica di bilancio
e' diventato gradualmente espansivo dal 2014 con un
deterioramento significrtivo del bilancio primario
strutturale '. Nel 2018 il surplus primario (netto
entrate/uscite senza interessi sul debito) si e' stabilizzato
all'1,6% del pil mentre il deficit nominale era al 2,1% del
pil, il livello piu' basso dal 2007. ' Sia il deficit
nominale che il bilancio primario sono previsti deteriortarsi
nel 2019 principalmente a causa del rallentamento
dell'economia e delle misure incluse nel bilancio 2019 prima
di peggiorare ulteriormente nel 2020 a politiche invariate '.
La U estima che il deficit/pil sara' nel 2019 al 2,5%
quest'anno e al 3,5% nel 2020 (a causa del fatto che la
Commissione non include l'aumento dell'Iva ' data la
sistematica revoca avvenuta negli ultimi anni e l'assenza di
dettagli su possibili misure alternative '. Ne consegue che '
attualmente l'Italia rispetta il criterio del deficit anche
se c'e' il rischio che non lo rispetti nel 2020 a politiche
invariate '.
Per quanto riguarda il debito, dopo essere aumentati di 5
punti percentuali di pil all'anno in media durante il periodo
della doppia recessione tra il 2008 e il 2013, tra il 2014 e
il 2017 si e' attestato attorno al 131,5% prima di aumentarte
al 132,2% nel 2018. Il programma di stabilita' indica un
aumento al 132,6% nel 2019 e un calo al 131,3% nel 2020
'sulla base di una crescita nominale alquanto solida, un calo
del deficit grazie all'aumento dell'Iva e entrate ambiziose
da privatizzazioni '. La Commissione invee stima che
aumentara' si anel 2019 che nel 2020 oltre quota 135% del pil
a causa dello 'snowball' effect (effetto valanga, cioe' il
differenziale positivo tra costo medio del debito e crescita
del pil), un declino del surplus primario, una sottostima
delle entrate da privatizzazioni '. E ancora : ' Mentre i
rischi di finanziamento restano limitati a breve termine,
l'alto debito pubblico resta una fonte di vulnerabilita' per
l'economia italiana '.
 

NoWay

It's time to play the game
:mumble:...

Moscovici: valutazione su Italia può cambiare con nuovi dati

BRUXELLES, 5 giugno (Reuters) - La Commissione europea può cambiare la sua posizione sulla possibile procedura di infrazione contro l'Italia qualora emergano nuovi elementi.
Lo ha detto il Commissario agli Affari economici Ue, Pierre Moscovici, dopo la raccomandazione arrivata oggi da Bruxelles contro Roma a causa del suo alto debito.
"Sempre, con tutti gli Stati membri, siamo pronti a esaminare i nuovi dati che possono cambiare questa analisi", ha detto Moscovici in una conferenza stampa subito dopo la raccomandazione.
"La mia porta è sempre aperta", ha aggiunto Moscovici precisando che tocca all'Italia indicare la strada per evitare la procedura.
 
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