Scusa Leon, continuo il tuo discorso sulla valutazione dei certificati in relazione ai dividendi attesi; per comodità continuo con ENI, ma ovviamente potrebbe essere esteso a tutte le azioni e immagino indici (valutando per questi lo storico dividenti pagati…?).
Allora : Certificato emesso ora su ENI , che ipotizziamo a strike 14, con scadenza 31/12/28..dieci anni e con barriera discreta posta a 6,5.
Se ho ben interpretato i dividendi attesi sarebbero, nell’arco dei dieci anni, pari a 8 euro (0,8 x 10 anni). Quindi ad azione costante quella barriera sarebbe destinata a non reggere? Corretto?
No, anche per gli indici si ricorre alle stime, una buona approssimazione è il dividend yield.
Corretto , il tuo esempio sui 10 anni è corretto
Quindi, a questo punto, meglio dirigersi su certificati con azioni sottostanti che non distribuiscono dividendi o su Società a braccino corto?
Ma scusa continuo a non capire; non è proprio l’alto dividendo atteso a invogliare gli acquisti sul titolo?.
Se si guarda ai sottostanti con dividendi bassi o inesistenti ( vedi Telecom), bisogna accettare che questi siano più volatili, diversamente il certificato non sta proprio in piedi. Le opzioni infatti o si finanziano con la strip dei dividendi o con la volatilità, quindi una delle due bisogna accettarla come contropartita della protezione o di qualsiasi altra opportunità che va ad aggiungersi alla replica lineare.
Il dividend yield alto invoglia gli acquisti sul sottostante e infatti come abbiamo detto, alla fine dei conti il flusso dividendi dei 5 anni verrà recuperato in parte o tutto, altrimenti oggi avremmo ENI sotto zero dopo 20 anni di attività e buoni dividendi..
....ma nel confronto con il sottostante bisogna tenere conto di quanto è richiesto al titolo. Stamattina sul primo messaggio su quel certificato si riteneva ENI in rialzo sullo strike e la barriera distante oltre il 20%: se si considerano i dividendi ordinari, in realtà ENI si trova al di sotto della barriera di almeno 1 euro e quindi per non perderci, è necessario che ENI salga. Ma se mi devo legare al rialzo di ENI, allora posso andare anche sul titolo direttamente, visto che protezione non ne ho e che almeno posso guadagnare illimitatamente.
Oppure cerco qualcosa che remuneri adeguatamente la rinuncia ai sottostanti. Uno a caso...CH0355522795....è vero che qua i titoli sono 4 e non 2...e la cosa cambia molto...ma la barriera è al 50%, ossia a 7,525 euro e la durata è di 3 anni, quindi la rinuncia ai dividendi che andranno a impattare sul titolo è di 2,40 euro e non 4 euro. ( specifico che su questo certificato non ho fatto alcuna considerazione sulla convenienza ai prezzi attuali ma solo valutato il posizionamento della barriera in relazione alla durata)