Certificati di investimento - Cap. 2

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ecco Bper
Bper: no impatti significativi da raccomandazioni Bce su npl (RCO)



(RADIOCOR) 15-01-19 16:29:26 (0477) 0 NNNN

Pensare che tutto questo pseudo-casino è stato messo in piedi dalla BCE è allucinante...
Devi fare dei rilievi? Falli con nomi e cognomi e possibilmente senza strombazzarlo ai 4 venti...
 
Bocciato accordo su BREXIT e gli indici AMERICANI sono indifferenti...... della serie quando la politica non conta niente nei prezzi delle borse......
 
Penso che qualora le date di chiusura del FTSE MIB siano 19900 il 08/08/2022 20000 il 09/08/2022 20100 il 10/08/2022 allora la media finale sia 20000 punti e quindi diritto a cedola e rimborso.....

Giusto, anche se basta che la media sia maggiore di 12.738,858... se invece fosse minore, si riceverà un importo commisurato alla performance del Ftse rispetto al valore iniziale...
 
UNICREDIT - Ampia copertura del livello di crediti deteriorati

Allineandosi alle altre banche, Unicredit ha emesso un comunicato in merito alle recenti notizie sulla raccomandazione della BCE in merito alla copertura dello stock di crediti deteriorati (NPL).
Il comunicato spiega quanto segue:
A partire dal terzo trimestre 2016, UniCredit ha ridotto il suo portafoglio di crediti deteriorati di oltre 36 miliardi (dato aggiornato al terzo trimestre 2018). Conseguentemente, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti per il “Group Core” si è attestato a 4,3% nel terzo trimestre del 2018, in linea con la media del campione EBA.
UniCredit è impegnata ad azzerare il suo portafoglio Non-Core entro il 2021.
Inoltre la banca ha un indice di copertura del 62% dello stock di crediti deteriorati, che si è dimostrato il più alto in Europa negli ultimi stress test condotti dall’EBA in scenari avversi.
UniCredit considera quindi il suo indice di copertura pienamente adeguato.
Grazie alle azioni decisive intraprese e tenendo conto delle dinamiche del portafoglio di crediti deteriorati, UniCredit ritiene che il dialogo normativo con la BCE possa portare a un impatto basso, a una sola cifra in termini di punti base, sul suo CET1 in riferimento alla copertura aggiuntiva del suo stock di crediti deteriorati, per ogni anno fino al 2024, data indicata dalla BCE nella sua comunicazione.



Quindi... o tutte le banche italiane stanno falsificando i dati o proprio non si capisce l'ennesima reprimenda della BCE...
 
UNICREDIT - Ampia copertura del livello di crediti deteriorati

Allineandosi alle altre banche, Unicredit ha emesso un comunicato in merito alle recenti notizie sulla raccomandazione della BCE in merito alla copertura dello stock di crediti deteriorati (NPL).
Il comunicato spiega quanto segue:
A partire dal terzo trimestre 2016, UniCredit ha ridotto il suo portafoglio di crediti deteriorati di oltre 36 miliardi (dato aggiornato al terzo trimestre 2018). Conseguentemente, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti per il “Group Core” si è attestato a 4,3% nel terzo trimestre del 2018, in linea con la media del campione EBA.
UniCredit è impegnata ad azzerare il suo portafoglio Non-Core entro il 2021.
Inoltre la banca ha un indice di copertura del 62% dello stock di crediti deteriorati, che si è dimostrato il più alto in Europa negli ultimi stress test condotti dall’EBA in scenari avversi.
UniCredit considera quindi il suo indice di copertura pienamente adeguato.
Grazie alle azioni decisive intraprese e tenendo conto delle dinamiche del portafoglio di crediti deteriorati, UniCredit ritiene che il dialogo normativo con la BCE possa portare a un impatto basso, a una sola cifra in termini di punti base, sul suo CET1 in riferimento alla copertura aggiuntiva del suo stock di crediti deteriorati, per ogni anno fino al 2024, data indicata dalla BCE nella sua comunicazione.



Quindi... o tutte le banche italiane stanno falsificando i dati o proprio non si capisce l'ennesima reprimenda della BCE...
Comunque malgrado BCE , SHUTDOWN, BREXIT, i mercati fino a questo momento stanno reagendo bene.....
 
UNICREDIT - Ampia copertura del livello di crediti deteriorati

Quindi... o tutte le banche italiane stanno falsificando i dati o proprio non si capisce l'ennesima reprimenda della BCE...

È stata l’anticipazione da parte di Mps delle indicazioni della Bce, ancora non definitive, per il 2019 (l’esame «Srep») ad aver spinto a -10% il titolo, coinvolgendo Bper (-3,8%), Banco Bpm (-2,4%), Ubi (-2,3%), Unicredit (-2%). Ad esso sono sommate le parole del sottosegretario Giancarlo Giorgetti: «Auspico che Mps abbia risolto tutti i propri problemi. Se non sarà così, il governo dovrà farsene carico responsabilmente. Entro due o tre mesi saremo chiamati a fare delle scelte» sull’uscita da Mps, di cui lo Stato ha il 68%.


Strano, non si parla nè di Draghi nè di Bce come responsabili
 
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