Certificati di investimento - Cap. 2

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Dopo aver annunciato la più grande ristrutturazione della sua storia, che prevede un taglio di 18.000 dipendenti e l'uscita dal business dell'Equity Sales and Trading, nell'ambito di un piano di riduzione delle operazioni di investment banking, Deutsche Bank punta alla creazione di una bad bank. Le indiscrezioni sono state riportate dal Sole 24 Ore, che precisa che l'obiettivo di questa mossa è quello di liberare 5 miliardi di capitale entro il 2022, attraverso la vendita di asset per un valore di 74 miliardi di euro. "Un piano ambizioso - scrive il quotidiano di Confindustria - Che non sarebbe stato possibile senza un'aiuto della Vigilanza della Bce". In via temporanea, si legge, la banca centrale permetterà infatti al colosso del credito tedesco di operare con un livello di Cet1 scontato dello 0,5%. Intanto, se il mercato ha subito parlato di una bad bank, Deutsche Bank ha smentito che di questo si tratti, preferendo definire la mossa alla stregua di una creazione di una unità diversa. (CRU sta per capital release unit, unità concepita per l'appunto per liberare capitali) "Il numero chiave della CRU è la riduzione della leverage exposure che riflette principalmente l'uscita dal brokeraggio e porta a un miglioramento permanente del basso leverage ratio di DB - ha detto a Il Sole 24 Ore Giles Edwards, senior director per le istituzioni finanziarie di S&P -. In quanto al rischio operativo, gli attivi ponderati per i rischi sono più difficili da rimuovere perchè sono soggetti all'approvazione dei supervisori. DB sta uscendo dal trading e sales dell'equity ma non sta uscendo completamente da altre aree di business correlate, quindi una porzione del capitale non sarà liberata». Sempre il Sole 24 Ore, in un altro articolo, parla dello sconto accordato alla banca dalla Vigilanza della Bce, pari allo 0,5% sul Cet1, che ha permesso a DB di sventare una operazione di aumento di capitale.


Come succede da anni non tutti devono rispettare le stesse regole...
 
Europa, vendita auto nel mese di giugno in calo del 7,9%. Maggior calo da dicembre (Bloomberg)
Registrations fell to 1.49 million cars last month from 1.62 million a year earlier across the European Union and EFTA countries, the Brussels-based Association of European Carmakers said in a statement. Calendar effects resulted in two fewer sales days in most markets, accentuating the decline.
Registrations for the first half closed 3.1% lower, ACEA said. For European carmakers, weakening demand at home compounds the pressure from a sharper contraction in China and emerging markets that may yet bring more profit warnings.
Nissan’s aging model lineup contributed to a 26.6% June sales slump while Volvo Cars, owned by China’s Geely, saw deliveries tumble 21.7%.
Registrations also fell 13.5% last month at FCA, 10.1% at BMW (BMWG.DE), 9.6% at Volkswagen Group (VOWG_p.DE) and 8.2% for both Mercedes parent Daimler (DAIGn.DE) and France’s PSA Group (PEUP.PA). The Peugeot maker’s domestic rival Renault (RENA.PA) suffered less, posting a 3.9% decline.
 
A raffreddare nuovamente i mercati le ultime parole sulla questione commerciale del presidente Usa, Donald Trump, che ha dichiarato che manca ancora molto per raggiungere un accordo con la Cina. Non solo, ha anche minacciato altri dazi.


Dopo le sparate a tema razziale, era prevedibile che spostasse l'attenzione su altro... e visto che di argomenti costruttivi non ne ha... :confused:
 
A raffreddare nuovamente i mercati le ultime parole sulla questione commerciale del presidente Usa, Donald Trump, che ha dichiarato che manca ancora molto per raggiungere un accordo con la Cina. Non solo, ha anche minacciato altri dazi.


Dopo le sparate a tema razziale, era prevedibile che spostasse l'attenzione su altro... e visto che di argomenti costruttivi non ne ha... :confused:
Concordo, Secondo me un buon driver per salire o scendere sarà l'esito su tassi e quant'altro nella riunione Fed di Venerdi' prossimo.
 
A raffreddare nuovamente i mercati le ultime parole sulla questione commerciale del presidente Usa, Donald Trump, che ha dichiarato che manca ancora molto per raggiungere un accordo con la Cina. Non solo, ha anche minacciato altri dazi.


Dopo le sparate a tema razziale, era prevedibile che spostasse l'attenzione su altro... e visto che di argomenti costruttivi non ne ha...
  • The Trump administration is blasting a WTO decision that could let China levy sanctions on the U.S. if the latter doesn't recalculate its anti-subsidy tariffs dating to 2007.
  • The surprise is that the case dates back to the Obama-era and is unrelated to the current levies slapped on $250B in Chinese goods.
  • The U.S. had slapped anti-subsidy tariffs on Chinese exports including solar panels, wind towers, steel cylinders and aluminum extrusions - exports that it valued at $7.3B at the time.
 
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