Wallygo
Forumer storico
Credo proprio che non esista un sito dedicato eclusivamente ai target price... si deve fare un lavoro di ricerca tra le varie notizie economiche...
eccolo :
INTESA SANPAOLO (ISP)
Credo proprio che non esista un sito dedicato eclusivamente ai target price... si deve fare un lavoro di ricerca tra le varie notizie economiche...
Mi dite dove sbaglio per piacere.
https://investimenti.bnpparibas.it/pdf/notice/ce160oy notice to holders v2.pdf
Strike ENI= 14,338 Barriera 40% secondo i miei calcoli= 5,7352 Barriera indicata sul sito= 5,3768
Strie Enel= 6,21 Barriera 40% secondo i miei calcoli= 2,484 Barriera indicata sul sito= 2,3288
ah ok, perchè pensavo di essere matto. Ho trovato anche un'altra discrepanza:Non sbagli tu... c'è qualcosa che non torna nella notice...
Bisognerebbe sentire BNP...
Mi spiace ma purtroppo io li leggo qui e li. Non conosco un sito dove vengano menzionati gli analisti che danno una raccomandazione. Su BNP Paribas, fineco, dano la media delle raccomandazioni ed il numero di analisti. Alle volte puoi vedere pure dove si posizionano i singoli analisti ma restano sempre anonimi nei grafici, quindi se non so chi raccomanda e se hanno interessi (la maggior parte delle volte si), seguo poco i TG price (ti faccio un esempio: circa un anno e mezzo fa Amplifon era data cara a circa 12 euro: gli stessi analisti hanno alzato numerose volte il tg price che rimane tuttavia ancora sotto il valore di mercato e parliamo di circa 23 €)grazie per il tuo avvertimento sui target price, comunque ero alla ricerca di qualche sito dove pubblicavano i TP dei vari titoli, per avere comunque qualche info in più: ad esempio cercando su google vedo questo articolo
Raccomandazioni, UBS riduce il target price su IntesaSP e UBI Banca | SoldiOnline.it
vedo che circa un mese fa UBS ha portato il TP su Intesa a 2,05 euro. Non ci sono siti che mostrano se negli ultimi tempi altre case d'investimento hanno variato il TP su intesa o altri titoli? Saluti
Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 22 ago - Patrick
Harker, presidente della Federal Reserve di Philadelphia, e'
convinto che al momento non servano ulteriori stimoli a
sostegno dell'economia americana dopo il taglio dei tassi
annunciato il 31 luglio scorso. Intervistato da Cnbc, Harker,
che non e' un membro votante del Federal Open Market
Committee, ha implicitamente respinto l'accusa del presidente
Usa secondo cui i tassi in Usa sono troppo alti rispetto a
quelli di altri Paesi. "Siamo dove dovremmo essere", ha detto
aggiungendo: "Dovremmo stare dove siamo per un po'". Harker
ha citato un mercato del lavoro "forte" e un'inflazione che
si "muove lentamente al rialzo". Lui ha riconosciuto che "ci
sono venti contrari all'economia" ma ha sottolineato che "non
e' il costo del capitale a frenare le aziende ma le
incertezze commerciali" provocate dalla politica Usa. Secondo
Harker, rimuovere quelle incertezze darebbe una spinta
all'economia. I "Treasury sono visti come un asset sicuro",
ha concluso.