La Borsa di Hong Kong scende sui minimi da inizio anno, in ribasso di quasi il 2%: l’indice Hang Seng, arrivato all’ottava seduta consecutiva di ribasso, paga la sua ampia presenza di aziende high tech cinesi, bersaglio nelle ultime settimane di un intervento repressivo da parte delle autorità di controllo di Pechino. Ma non c’è solo l’alta tecnologia a soffrire, preoccupa sempre di più Evergrande Group, il cui titolo è sui minimi dell’ultimo anno. Secondo indiscrezioni, la società attiva in tanti ambiti della finanza, dei trasporti e dell’immobiliare sta faticando ad ottenere credito di medio o lungo periodo, chi si fida dei suoi bilanci sotto stress si limita a prestiti di corto o cortissimo periodo. In Asia Pacifico, il Nikkei di Tokyo è in calo dello 0,7%. Non c’è ancora il comunicato ufficiale del governo, ma il direttorio che gestisce l’emergenza pandemia ha già deciso: stato di emergenza nella prefettura della capitale del Giappone dal 12 luglio al 22 agosto, periodo che copre i giochi olimpici. La stampa locale scrive che le manifestazioni sportive saranno chiuse al pubblico.
L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen perde lo 0,5%. Stanotte, il Concilio di Stato della Cina, un soggetto assimilabile al governo, ha comunicato che intende intervenire per “migliorare il supporto all’economia reale “ con provvedimenti di politica monetaria che includeranno anche il taglio delle riserve obbligatorie delle banche. Soggetti privilegiati della misura, saranno le piccole e medie imprese, quelle che forniscono il contributo più ampio alla crescita del Pil. L’annuncio di stanotte dovrebbe anticipare l’arrivo, nelle prossime settimane, di dati macroeconomici fiacchi: il consensus di Bloomberg si aspetta per il secondo trimestre una crescita dell’8%, dal +18% del primo.
Edit. Pensavo. + 8% e si parla di dati macroeconomici fiacchi... rob de mat...
