La Federal Reserve, come ampiamente previsto, ha detto che a breve (entro la fine del mese) inizierà a comprare meno obbligazioni del Tesoro e meno bond collegati ai mutui sulla casa: il taglio è da 15 miliardi di dollari. La portata iniziale del tapering è ritenuta in questo momento "appropriata ogni mese", ma la Fed si dice pronta "ad adeguare il ritmo degli acquisti se giustificato dai cambiamenti nelle prospettive economiche”.
Immaginando di procedere a questo passo, a luglio, si arriva a zero stimoli, come da previsioni. La banca centrale non ha dato indicazioni precise su quel che succederà dopo, ma ha precisato che l’annuncio non è un’anticipazione di un prossimo rialzo dei tassi: il mercato, che fino a poche settimane anticipava tra due e tre aumenti del costo del denaro entro la fine del 2022, si era già adeguato, riducendo a uno, forse due, rialzi. Nel comunicato, la banca centrale ammette che l’aumento dei prezzi al consumo è stato fulminante e molto più rapido della previsione, ma i membri del direttorio hanno voluto ribadire il loro pensiero sull’andamento di lungo periodo, mantenendo la parola “transitoria”, accanto a inflazione: la maggior parte degli osservatori si aspettava fosse rimossa. Powell ha anche precisato che quando l’inflazione comincerà a raffreddarsi, circa a metà 2022, la crescita dell’economia continuerà ad essere vivace.