A novembre flette per il secondo mese consecutivo la fiducia dei consumatori italiani mentre resta sostanzialmente stabile quella delle imprese, con l'indice della manifattura che migliora invece a sorpresa toccando il livello più alto da luglio 2000.
Secondo i dati diffusi da Istat questa mattina, nel mese in esame l'indice di fiducia relativo alla manifattura sale a 116 da 115,1 (rivisto da 114,9) di ottobre, sopra il consensus Reuters a quota 114.
Il composito del clima di fiducia delle imprese - che oltre al manifatturiero comprende commercio, costruzioni e servizi - si attesta a 115,1 da 115,0 del mese precedente.
La fiducia dei consumatori si porta a 117,5 da 118,4 di ottobre, contro stime pari a 117.
"L'indice di fiducia dei consumatori registra una diminuzione, rimanendo comunque su livelli storicamente elevati", spiega Istat, e aggiunge che "tra le nove serie componenti, peggiorano le aspettative sulla situazione economica del paese, quelle sulla situazione economica della famiglia e le opinioni sulle possibilità future di risparmiare".
Pesano i timori per la recrudescenza della pandemia, con molti Paesi europei, tra cui anche l'Italia, che hanno varato nuove misure restrittive volte a contenere i contagi.
Guardando alle imprese, si stima un miglioramento nel commercio al dettaglio oltre che nella manifattura, mentre si registra un calo nei servizi di mercato e nelle costruzioni.
Nella manifattura, segnala l'istituto di statistica, "tutte le variabili sono in miglioramento ad eccezione dei giudizi sulle scorte".