Certificati di investimento - Cap. 4 (22 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

NoWay

It's time to play the game
Al secondo giro, le rassicurazioni della Federal Reserve sul mantenimento delle misure ultra espansive anche in presenza di qualche fiammata inflazionistica hanno funzionato in pieno.
Le obbligazioni continuano a soffrire, vendute in modo massiccio perché il balzo del prezzo delle materie prime, ad un certo punto dell’anno in corso, arriverà a riscaldare anche i prezzi al consumo, ma il rendimento del Treasury Note a dieci anni a 1,40% non spaventa il mercato delle azioni. I bond si stanno frantumando un po’ in tutto il mondo, il ventennale del Giappone, a 0,55% di rendimento, è su livelli mai visti negli ultimi due anni.
I tassi di mercato in risalita soprattutto sulla parte lunga della curva, danno ossigeno a tutto il mondo della finanza. L’economia reale, quella delle piccole e medie imprese degli Stati Uniti, è da qualche settimana la protagonista in borsa: l’indice Russell 2000 guadagna da inizio mese il 10%, contro il +3% del Dow Jones ed il -0,3% del Nasdaq.

Il Kospi di Seul guadagna oltre il 3% perché il governatore della Bank of Korea, Lee Ju-yeol, è intervenuto stanotte nel solco di Jerome Powell, affermando che non è il momento di parlare di un ritorno alla normalità perché la traiettoria della ripresa economica non è chiara, ci sono ancora tante incertezze e motivi di preoccupazione. La banca centrale della terza economia dell’Asia ha confermato i tassi di interesse allo 0,5% e le stime di crescita del Pil 2021 a 3%. Leggermente incrementata la stima sull’inflazione, a +1,3% da +1%. Ju-yeol ha spiegato che per il momento è tutta colpa del rincaro delle materie prime, che il tutto porti ad un ribaltamento dello scenario inflazionistico è ancora tutto da vedere: nel caso ci vorrebbe parecchio tempo.
 

NoWay

It's time to play the game
Dato che è inserito in alcuni certificati di recente emissione...


Standard Ethics ha declassato il corporate rating di Siemens Gamesa a “EE-” dal precedente “EE”. Gli analisti spiegano che il gruppo spagnolo, che opera nel settore delle energie rinnovabili, ha un ruolo attivo nel processo verso la transizione energetica e negli ultimi anni ha raggiunto target ambientali condivisi a livello globale. "Tuttavia, tenuto conto del crescente peso che Siemens Gamesa ha nel contesto internazionale, vista la sua market share e la presenza di un azionista di riferimento con una partecipazione di controllo, sono auspicabili implementazioni nella corporate governance - aggiungono da Standard Ethics -. Implementazioni che potrebbero migliorare anche l’indipendenza del consiglio di amministrazione". Infine, all’interno del board, si nota un significativo indebolimento del principio di parità di genere.
 

skolem

Listino e panino
Al secondo giro, le rassicurazioni della Federal Reserve sul mantenimento delle misure ultra espansive anche in presenza di qualche fiammata inflazionistica hanno funzionato in pieno.
Le obbligazioni continuano a soffrire, vendute in modo massiccio perché il balzo del prezzo delle materie prime, ad un certo punto dell’anno in corso, arriverà a riscaldare anche i prezzi al consumo, ma il rendimento del Treasury Note a dieci anni a 1,40% non spaventa il mercato delle azioni. I bond si stanno frantumando un po’ in tutto il mondo, il ventennale del Giappone, a 0,55% di rendimento, è su livelli mai visti negli ultimi due anni.
I tassi di mercato in risalita soprattutto sulla parte lunga della curva, danno ossigeno a tutto il mondo della finanza. L’economia reale, quella delle piccole e medie imprese degli Stati Uniti, è da qualche settimana la protagonista in borsa: l’indice Russell 2000 guadagna da inizio mese il 10%, contro il +3% del Dow Jones ed il -0,3% del Nasdaq.

Il Kospi di Seul guadagna oltre il 3% perché il governatore della Bank of Korea, Lee Ju-yeol, è intervenuto stanotte nel solco di Jerome Powell, affermando che non è il momento di parlare di un ritorno alla normalità perché la traiettoria della ripresa economica non è chiara, ci sono ancora tante incertezze e motivi di preoccupazione. La banca centrale della terza economia dell’Asia ha confermato i tassi di interesse allo 0,5% e le stime di crescita del Pil 2021 a 3%. Leggermente incrementata la stima sull’inflazione, a +1,3% da +1%. Ju-yeol ha spiegato che per il momento è tutta colpa del rincaro delle materie prime, che il tutto porti ad un ribaltamento dello scenario inflazionistico è ancora tutto da vedere: nel caso ci vorrebbe parecchio tempo.
Le parole accomodanti del presidente della Fed Jerome Powell non hanno rassicurato gli operatori ieri, con il tasso Usa a 10 anni che è tornato sopra l'1,5%, ai massimi da un anno.

Gli investitori volgono ora lo sguardo alla Bce. Il mercato cerca spasmodicamente dettagli sulle prossime mosse della banca centrale che potrebbe decidere di incrementare il ritmo degli acquisti in ambito Pepp dopo aver detto che sta "monitorando attentamente" l'attuale rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato.
 

skolem

Listino e panino
Io non ho studiato economia e non ho le competenze, ma da osservatore noto che mentre prima le banche centrali riuscivano a muovere agevolmente le leve per agevolare la ripartenza dell'economia, adesso mi sembra che non abbiano più questa efficacia.
Tempo fa, di fronte a dichiarazioni così perentorie dei vertici di FED e BCE il mercato si metteva subito "in riga" seguendo i loro dettami, adesso non è più così, e non si tratta di speculazione. Non ci sono speculatori che vanno contro le banche centrali!
Per me, certe dinamiche (prezzi delle materie prime in primis e di conseguenza l'inflazione) non si possono governare con le dichiarazioni forti o con l'iniezione di nuova liquidità.
 
Stato
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