Certificati di investimento - Cap. 4

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Chiusa ad ulteriori risposte.
Pensa che io me lo immaginavo come qualcosa che riduce la produzione di petrolio con conseguente rialzo speculativo dei prezzi... :eek:
Purtroppo no, anzi potrebbe far crollare l'intero sistema, perchè le transioni bitcoin vanno confermate da più peer, e senza conferme hai "carta straccia" in mano.
Una transazione Bitcoin richiede generalmente 6 conferme, ed ogni blocco circa 10 minuti per essere minato, quindi una transazione impiega un'ora per essere confermata.

Tuttavia in casi di congestione si è arrivati anche ad oltre 10 ore, con un picco di oltre 30 ore.
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Pensa che io me lo immaginavo come qualcosa che riduce la produzione di petrolio con conseguente rialzo speculativo dei prezzi... :eek:
E' successo anche a me , nonostante mi interessi del settore dal 2016 ci sono ancora aspetti che conosco poco...

I minesrs nel settore cripto non hanno niente a che vedere con il petrolio e non vanno nelle gallerie a scavare con pala e piccone ma sono persone che , in cambio di una commissione permettono il corretto funzionamento delle varie transazioni su rete blockchain, Minare una criptovaluta è sicuramente un sistema che ha bisogno di Miner esperti e server enormi dedicati ;

Tecnicamente, il mining di bitcoin è un’operazione di brute forcing (è un algoritmo di risoluzione di un problema dato che consiste nel verificare tutte le soluzioni teoricamente possibili fino a che si trova quella effettivamente corretta – Fonte Wikipedia) in cui lo scopo è trovare il numero da inserire in un insieme di dati (l’header del blocco) tale per cui il doppio hash SHA-256 (acronimo di Secure Hash Algoritm) di tali dati sia un numero inferiore ad un certo target (obiettivo), target che viene calcolato sulla base del coefficiente di difficoltà: maggiore è la difficoltà, minore è il target e maggiori saranno i tentativi necessari per trovare il suddetto numero.
In pratica, il computer che sta facendo girare il programma di mining riceve l’header del blocco che si sta cercando di chiudere da un client opportunamente configurato (solo mining) o tramite internet da un server apposito (pool mining). All’interno di questa header viene aggiunto un numero, “nonce”, e viene calcolato l’hash doppio del tutto. se tale hash è numericamente minore del target, l’header viene mandato al server per l’approvazione, altrimenti la nonce viene incrementata di uno e il controllo si ripete. Questa operazione viene effettuata diversi milioni di volte al secondo, tanti quanti sono i MHash/sec riportati dal programma di mining.
 
I minesrs nel settore cripto non hanno niente a che vedere con il petrolio e non vanno nelle gallerie a scavare con pala e piccone ma sono persone che , in cambio di una commissione permettono il corretto funzionamento delle varie transazioni su rete blockchain

Sì, fin lì c'ero. :d:
Tirando in ballo il petrolio, volevo solo fare un esempio.
Comunque argomento molto interessante e pure complicato...
 
E' successo anche a me , nonostante mi interessi del settore dal 2016 ci sono ancora aspetti che conosco poco...

I minesrs nel settore cripto non hanno niente a che vedere con il petrolio e non vanno nelle gallerie a scavare con pala e piccone ma sono persone che , in cambio di una commissione permettono il corretto funzionamento delle varie transazioni su rete blockchain, Minare una criptovaluta è sicuramente un sistema che ha bisogno di Miner esperti e server enormi dedicati ;

Tecnicamente, il mining di bitcoin è un’operazione di brute forcing (è un algoritmo di risoluzione di un problema dato che consiste nel verificare tutte le soluzioni teoricamente possibili fino a che si trova quella effettivamente corretta – Fonte Wikipedia) in cui lo scopo è trovare il numero da inserire in un insieme di dati (l’header del blocco) tale per cui il doppio hash SHA-256 (acronimo di Secure Hash Algoritm) di tali dati sia un numero inferiore ad un certo target (obiettivo), target che viene calcolato sulla base del coefficiente di difficoltà: maggiore è la difficoltà, minore è il target e maggiori saranno i tentativi necessari per trovare il suddetto numero.
In pratica, il computer che sta facendo girare il programma di mining riceve l’header del blocco che si sta cercando di chiudere da un client opportunamente configurato (solo mining) o tramite internet da un server apposito (pool mining). All’interno di questa header viene aggiunto un numero, “nonce”, e viene calcolato l’hash doppio del tutto. se tale hash è numericamente minore del target, l’header viene mandato al server per l’approvazione, altrimenti la nonce viene incrementata di uno e il controllo si ripete. Questa operazione viene effettuata diversi milioni di volte al secondo, tanti quanti sono i MHash/sec riportati dal programma di mining.
Non è proprio così, sono collegati eccome. Infatti la notizia è che è collassata una miniera di carbone e si sono incriccati i server di mining :eek:
Questo articolo potrebbe essere esplicativo:
Per me siamo proprio fuori strada... e poi si parla tanto di sostenibilità anche a livello europeo...
 
(Bloomberg) -- Ant Group denied a report that the Chinese finance-technology company is exploring ways for founder Jack Ma to sell his stake and give up control as a means to ease pressure from the country’s regulators.
Reuters reported earlier that officials from the People’s Bank of China and the China Banking and Insurance Regulatory Commission held talks with Ma and Ant separately between January and March, where the possibility of Ma’s exit was discussed. The report cited people familiar with the matter.
The company hoped that Ma’s stake would be sold to existing shareholders in Ant or its e-commerce partner Alibaba Group Holding Ltd., Reuters said.
Ant issued a statement to the news agency that said the divestment of Ma’s stake wasn’t considered. The company reiterated the denial in a tweet following the report, saying the “divestment of Mr. Ma’s stake in Ant Group has never been the subject of discussions with anyone.”
 
Sul punto 1 mi riferisco alle "inefficienze" del sistema, come ad esempio il mancato aggiornamento dei prezzi del MM quando i sottostanti hanno fatto movimenti repentini o ci sono alte variazioni in premarket.
Si tratta comunque di operazioni mordi e fuggi.

Ho capito. Forse nell'approccio qui sopra conta più l'esperienza che il calcolo.
Cioè, io non sono in grado di dire, per un cert multisottostante e quando un sottostante "precipita" o "decolla" e gli altri no, perché il prezzo del cert non venga aggiornato, cioè se effettivamente non vada aggiornato o se sia un errore del MM. Dipende anche dall'equivalente in azioni del certificato (credo). Cioè, se uno dei sottostanti è sottopesato o sovrapesato...quindi se influisce più o meno.

P.es. XS2121094101

Equivalente azioni ENI 114, Technip + 0,2 Technip energies 122, Linde 5.

Per il resto convengo con le tue risposte.
Proprio per questo, ritengo che la strategia migliore per me sia quella di avere sempre certificati ampiamente "in the money" cioè con sottostanti sopra strike e giocarsi il rendimento sulla variazione di volatilità e sul tempo che passa (theta). Se voglio più rendimento cerco un sottostante altamente volatile o con tempo di autocall più lontano, ma in ogni caso sempre sottostanti sopra strike. In questo modo una parte delle variabili (appunto incalcolabili e imponderabili) cerco di escluderla a costo di perdere un pò di rendimento. Viceversa, avere un certificato che ha sottostanti sotto strike subisce molte più fluttuazioni che magari portano più gain, ma che sono più incontrollabili, per me troppo. Piuttosto se penso che un'azione debba salire mi compro l'azione stessa e non il certificato.

Forse è limitato ai certificati cash collect di cui vado a caccia io, ma nel 99% dei casi quando sono ITM quotano cappati e al lordo di tot mesi di cedole, un po' meno quando il sottostante è volatile, quindi - tranne uno che fu postato da @Guni e un altro non mi ricordo da chi - raramente si trovano un 40/50€ sotto la pari (e salvo saldi dell'emittente mai preventivamente annunciati non capisco perché i saldi), quindi sfruttare il theta mi sembra un po' difficile e comunque roba BIG (senza contare che la scadenza può essere molto lontana, altrimenti si riconverge al prezzo a rimborso).

Poiché parli di tempo alla scadenza e strike, si parla di superficie di volatilità (implicita) e qui proprio con un multisottostante mi ritiro in buon ordine (anche se avessi i componenti in mano).

L'unico momento in cui i cert per me diventano prevedibili (leggibili) è quando crolla il mercato, come si è visto, cioè nei casi in cui ogni giorno tutti i sottostanti improvvisamente vanno giù e l'aggiornamento della IV fa si che i prezzi vengano giù all'unisono, ovviamente in leva per la IV.
 
Ultima modifica:
comunque io giovedì ero entrato per la prima volta in un etc sul bitcoin. Esigo un applauso!! Guru della finanza si diventa, non si nasce!! Se volete consigli su come investire sono a disposizione....
Per fortuna entrato davvero con un mini cip... anzi mining cip.... bho forse miner cip...
 
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