Certificati di investimento - Cap. 5

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Ed Yardeni, un economista e stratega di mercato molto seguito anche dagli stessi membri della Federal Reserve ha scritto in una nota che il Toro non si farà vedere a Wall Street per parecchio tempo "Ci aspettiamo ancora di vedere un nuovo record nell'S&P 500, ma non prima della fine del prossimo anno”. Yardeni vede in aumento la possibilità di una recessione: "Stiamo aumentando le probabilità che assegniamo a questo scenario, dal 30% al 40%".
 
Buongiorno, se poteste scegliere 1 e 1 solo certificato da sottoscrivere oggi con le seguenti caratteristiche:
CAPITALE PROTETTO (e NON condizionatamente protetto)
POTENZIALITA'DI CRESCITA (orizzonte 3/7 anni)
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(Reuters) - I ministri delle democrazie più ricche del mondo discuteranno di come continuare a rispettare gli obiettivi sul cambiamento climatico nel corso del vertice del G7 di Berlino, su cui incombono l'ombra dell'impennata dei costi dell'energia e i timori per l'approvvigionamento di carburante, innescati dalla guerra in Ucraina.
Durante il vertice, iniziato ieri e che terminerà domani, i ministri dell'Energia, del Clima e dell'Ambiente dei Paesi del G7 vogliono riaffermare l'impegno a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi e a proteggere la biodiversità.
Il gruppo prenderà in considerazione anche l'impegno a eliminare gradualmente la produzione di energia elettrica da carbone entro il 2030, secondo una bozza di comunicato vista da Reuters, anche se le fonti hanno suggerito che l'opposizione di Stati Uniti e Giappone potrebbe far andare in fumo la proposta.
La bozza, che potrebbe cambiare in maniera considerevole entro la conclusione dei colloqui di domani, prevede anche che i Paesi del G7 si impegnino ad avere un "settore elettrico a zero emissioni nette entro il 2035" e a iniziare a rendere pubbliche dal prossimo anno le modalità con cui rispettano l'impegno assunto in passato dal G7 di porre fine ai sussidi "inefficienti" per i combustibili fossili entro il 2025.
 
Ieri sera i mercati sentivano odore di default e il dollaro, che negli ultimi 12 mesi ha perso il 20% sul rublo, saliva del 2,8% a quota 57. Questo perche'' il Dipartimento del Tesoro Usa non rinnovera'' l''esenzione alla Russia che da fine febbraio, quando ha invaso l''Ucraina, al 25 maggio ha permesso a Mosca di pagare i bond emessi in dollari ai creditori. Questo significa, scrive MF, che una volta scaduta la data di stacco cedola o la vita di un''emissione, scattano i 30 giorni di grazia per il debitore, terminati i quali, se gli investitori esteri non ricevono i pagamenti in conto corrente, chi ha emesso l''obbligazione va in default. Sarebbe il terzo default dopo il 1917 (era sul debito estero) e il 1998 (in quel caso sul debito interno). Si tratterebbe forse del primo caso nella storia di un fallimento tecnico di un Paese, visto che grazie a gas e petrolio la Russia ha la liquidita'' necessaria per pagare. Ieri il ministero delle Finanze di Mosca ha risposto che rimborsera'' il debito estero in rubli "con la possibilita'' di convertirli successivamente nella valuta originale tramite il National Settlement Depository che fungera'' da agente-pagatore". Se si va a leggere la nota del Dipartimento del Tesoro Usa, viene specificato che "il disinvestimento, il trasferimento, ogni tipo di facilitazione in questo senso nei confronti di istituzioni finanziarie russe per quanto riguarda il debito e le azioni non e'' ammesso da parte dei cittadini statunitensi". A indicare forse che gli americani non possono accettare il pagamento dei bond russi su cui avevano investito a prescindere dalla valuta.


Pur di far defaultare la Russia, sacrificano i creditori...
 
"Se guardiamo al Pil globale è difficile vedere come possiamo evitare una recessione". È' il messaggio con cui il numero uno della Banca mondiale, David Malpass, ha descritto a toni foschi le prospettive economiche a un gruppo di imprenditori statunitensi durante un incontro che si è svolto ieri, secondo quanto riporta la Bbc. Le ricadute della guerra in Ucraina, con l'aggiunta delle sanzioni contro la Russia possono innescare una recessione globale favorita anche dei rincari di energia, alimentari e fertilizzanti. "L'idea dei prezzi dell'energia che raddoppiano è di per sé già abbastanza per innescare una recessione", ha detto Malpass. E i controversi nuovi lockdown che la Cina sta imponendo da mesi contro il Covid aggiungono pressioni sulla crescita globale. Il capo dell'istituzione di Washington non ha fatto cifre. Il mese scorso la Banca Mondiale aveva rivisto il ribasso le sue previsioni di crescita sull'economia globale al 3,2% quest'anno.
 
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