Certificati di investimento - Cap. 5

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
ieri il nostro fornitore a lanciato un missile su un centro commerciale affollato di donne e bambini in ora di punta in una città lontanissima dal famigerato Donbass che il fornitore sta salvando dai nazisti........ Chiaramente il fornitore ne ha tutto il diritto ed è anche evidente come sia giustificato a bombardare un pericoloso centro commerciale di una città di un'altro stato per il giusto raggiungimento delle sue legittime idee politiche.
Fosse solo un missile, dici "errore di calcolo", "ha schiacciato il pulsante sbagliato", ma sono 4 mesi ininterrotti che vanno avanti i massacri perpetrati sulla popolazione civile da parte di quell'infame fornitore.
 
Per la serie: ricorrenti problemi sulla attribuzione delle cedole vendute a ridosso della data di pagamento, trasmetto per conoscenza mia lettera odierna di reclamo a Directa.

Gentile Resp. Servizio Clienti


Le faccio presente che proprio oggi è insorto un poco simpatico problema relativo ad una cedola del certificato XS2405005666 pagata dall'emittente Citigroup in data 23 giugno scorso che il Call Center del Servizio CLienti (interlocutore telefonico Sig. XXX) mi ha comunicato pochi minuti fa di non dovermi attibuire.


IL certificato ha verificato le condizioni in data 15 giugno e ha correttamente pagato la cedola in data 23 giugno, da cui la sua record date (data determinante per designare il percipiente cedola) risulta essere il 22 giugno.


Il sottoscritto, che aveva in portafoglio N.XX pezzi, ha venduto il certificato in data 20 giugno e, date le regole bancarie vigenti, ne mantiene il possesso convenzionale per 2 giorni (data valuta) ai fini dell'attribuzione cedola. Questa regola dei 2 giorni vige da anni per i certificati e non mi risulta che siano intervenuti cambiamenti in questi giorni.


Riporto di seguito copia della scrittura contabile sul conto.


La prego pertanto di verificare la mia posizione in oggetto, dandomi cortesemente risposta scritta.
 
Ultima modifica:
ieri il nostro fornitore a lanciato un missile su un centro commerciale affollato di donne e bambini in ora di punta in una città lontanissima dal famigerato Donbass che il fornitore sta salvando dai nazisti........ Chiaramente il fornitore ne ha tutto il diritto ed è anche evidente come sia giustificato a bombardare un pericoloso centro commerciale di una città di un'altro stato per il giusto raggiungimento delle sue legittime idee politiche.

Se dobbiamo agire in base alla morale, nasce spontanea una domanda. Perché in questi mesi abbiamo stretto accordi con Paesi in cui da decenni i massacri sono all'ordine del giorno?
 
OT

1656412406658.png
 
Fosse solo un missile, dici "errore di calcolo", "ha schiacciato il pulsante sbagliato", ma sono 4 mesi ininterrotti che vanno avanti i massacri perpetrati sulla popolazione civile da parte di quell'infame fornitore.

Il problema è che la risposta dell'Occidente (sanzioni economiche) non appare sufficiente a contrastare l'attacco russo vista l'evidente disparità di armamenti e il fatto che i russi sono in grado di bombardare a distanza le postazioni Ucraine (inclusi bersagli civili) senza che l'Ucraina possa replicare in modo paritario.
Occorre pertanto una iniziativa concreta, a mio avviso di tipo militare, per far capire alla Russia che non può continuare questa azione di massacro della popolazione Ucraina senza pagarne le conseguenze.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto