Losco&Lasco
È l'unico gioco in cittá.
I primi ad alzare bandiera bianca nel nome dell'interesse e degli utili sono i vertici della Apple, azienda simbolo della tecnologia statunitense nel mondo. Preoccupati di dover rinviare il lancio dell'iPhone 14 in seguito alle difficoltà frapposte da Pechino all'importazione da Taiwan dei microchip indispensabili per l'assemblaggio del telefonino negli stabilimenti cinesi i capi della Apple hanno già calato le braghe. Una circolare inoltrata a tutti i fornitori di microchip taiwanesi impone di menzionare con la scritta «made in Taiwan, China» o «made in Taipei, China» la provenienza dalla «Cina» di qualsiasi chip o componente destinato alla produzione di telefonini o altri prodotti Apple. Fonti della testata giapponese Nikkei Asia rivelano che la richiesta è partita venerdì 5 agosto nel rispetto della legge di Pechino che vieta l'ingresso di prodotti etichettati come «made in Taiwan» o «made in Republic of China», nome ufficiale del governo non riconosciuto di Taipei.