Certificati di investimento - Cap. 5

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"Con i mercati che faticano a trovare la propria identità, tra preoccupazioni su nuove pressioni inflazionistiche e rischi di recessione, le speranze - afferma Gabriel Debach, market analyst di eToro - si posano sul possibile rally di Santa Claus. Il rally fa riferimento alle ultime cinque sedute di negoziazione dell'anno e le prime due del successivo, con l'arrivo di Babbo Natale in città ("Santa Comes To Town") fino al suo ritorno al Polo Nord ("Santa Goes Back To North Pole"). Storicamente risulta che questi sette giorni, dati dal 1950 ad oggi, siano piuttosto allegri, offrendo in media un rendimento del +1,33% sull'S&P 500. Osservando la performance negli ultimi 22 anni sul principale indice americano tale periodo ha generato una performance media positiva dello 0,97%, con una chiusura in territorio positivo per ben 18 volte su 22 (l'82%). La performance risulta invece ben più volatile sul principale listino milanese dove la performance media registrata è stata maggiore, pari al 1,15%, ma con solamente 14 volte su 22 (il 64%) in grado di chiudere al rialzo. Al secondo giorno dal Rally di Santa Claus la performance in Italia si assesta al +0,11%, in una situazione apatica ma comunque positiva. Altro aspetto interessante del rally è la sua capacità o meno di anticipare il possibile movimento futuro del mercato. Osservando i dati americani ben 15 volte su 22 (68%) il segno di chiusura del rally è stato uguale a quello di fine anno, mentre in Italia il valore si assesta a 14 volte (64%). Chiusura per il mese di gennaio che in Italia non sembra voler seguire il segno del rally di Santa Claus, con ben 14 volte su 22 con chiusure del primo mese dell''anno di segno opposto, a differenza delle 8 volte americane.


Ok, 3 delle ultime 5 ce le siamo già giocate, ma da domani si decollaaaaa... :d:

Anzi, vedendo il pomeriggio, mi sa che con un po' d'impegno nei prossimi 2 giorni riusciamo anche a migliorare la già ottima performance annuale...
 
A dicembre l'indice manifatturiero della regione di Richmond si e' attestato a 1 punti, dopo i -9 punti della rilevazione di novembre. Gli analisti si attendevano un valore negativo di 10 punti.
Il sondaggio, condotto dalla Fed di Richmond, traccia il sentiment dei produttori dell' omonimo distretto che comprende Virginia, Maryland, Carolina del Nord e del Sud, Distretto di Columbia e gran parte del West Virginia.
 
Direi che se non si crede alla tenuta della barriera si può comunque mantenere, dato che a un ipotetico -85% si perderebbe il 14%, che è quello che moltissimi di noi spererebbero di perdere anche solo da un -40% del sottostante, figuriamoci a fronte di un tracollo simile. Però nel timore di una rottura, meglio starne fuori. La copertura è invece non utile per come l'ho calcolata io, ma se per copertura si intende che oggi mi shorto 100k dollari di Tesla e se fa -10% chiudo, allora si che conviene. Basta che non faccia +10% però...
Pier scusami, ma perchè una put a 50? fino a 17 si è protetti dalla struttura del certificato, non si può prendere una put strike 20 e scadenza dicembre 2023?
 

 
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