Certificati di investimento - Cap. 5 (28 lettori)

Stato
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CarloConti

Forumer storico
Questa è la fotocopia del bombardamento mediatico, un bombardamento che fa più morti, intellettualmente parlando, di quelli veri in Ucraina. Campagna NATO-USA a tutto spiano e nel mentre, ripeto: afgani e siriani a congelarsi il culo nelle tendopoli, in Africa continuano a morire di fame, qui a lavorare in baraccopoli che ogni tanto vanno a fuoco (a volte perché gli danno fuoco).
Solo un servizio al TG in due mesi in cui si diceva che nel mondo non esiste solo l'Ucraina.

Quando in Bosnia (ancora più vicina a noi) iniziarono a buttare gente nelle fosse comuni, la NATO intervenne 3 anni dopo e nessuno sapeva manco cosa stesse accadendo, perché in quei posti non c'è né petrolio né gas.

La guerra del Golfo, invece, ce la siamo sentita tutta alla radio al liceo.

L'asimmetria è palese. La solidarietà, la democrazia, la libertà, non sono corni che si tirano fuori all'occorrenza.
Sicuramente. Ma allora ammettiamo tutti di essere degli animali, egoisti e disinteressati a tutto fintanto che a casa mia non entra la polvere e siamo tutti d'accordo. Però non facciamo mai i buonisti in qualsiasi circostanza, i solidali con chi soffre a chiacchiere, gli aperti verso gli altri, la cortesia sul bus, ecc ecc....... perchè sono tutte prese per il culo e apparenze, in effetti sotto sotto siamo tutti egoisti, che pensiamo a noi stessi e tutto sommato un bel dittatorello che dicesse chiaramente queste cose non ci dispiacerebbe.
 

CarloConti

Forumer storico
e purtroppo il venerdì sta andando perfettamente nella direzione prevista ieri sera. Prendiamoci quest'ennesima settimana di passione e speriamo nel futuro. Chi di speranza vive.......
Al momento circostanze per una reale inversione di tendenza non ce ne sono, i certificati devono lavorare loro ora, con le loro strutture, le barriere e le scadenze medio/lunghe. Più di una speranza invece è il fatto che anche questa fase prima poi o cambierà e il tempo (che deve esserci in base alle scadenze) gioca a favore dei certificati.
 

NoWay

It's time to play the game
(Reuters) - I governi europei dovrebbero affrontare le conseguenze economiche della guerra in Ucraina tramite le politiche di bilancio, per consentire una normalizzazione della politica monetaria e far così fronte a un'inflazione elevata.
E' quanto ha detto il Fondo Monetario Internazionale.
Nel suo quadro sull'economia europea, l'Fmi ha detto che una guerra prolungata in Ucraina aumenterebbe il numero di rifugiati che fuggono in Europa, aggraverebbe i colli di bottiglia delle catene di fornitura, aggiungerebbe ulteriori pressioni sull'inflazione e aggraverebbe la situazione in termini di produzione.
Il rischio maggiore, ha detto il Fondo, è che la Russia smetta improvvisamente di fornire petrolio e gas all'Europa, portando a significative perdite di produzione soprattutto nell'Europa centrale e orientale.
Secondo il rapporto, per l'intera Unione Europea il blocco totale delle importazioni di petrolio e gas russo potrebbe significare una perdita del 3% del Pil nel 2023, con un impatto diverso a seconda del grado di dipendenza dalle importazioni russe.
"La politica fiscale è più adatta della politica monetaria per affrontare i nuovi shock", si legge nel rapporto dell'Fmi.
L'inflazione nei 19 Paesi che condividono l'euro ha raggiunto il livello record del 7,4% su base annua a marzo soprattutto a causa dell'impennata dei prezzi del petrolio e del gas. Il target della Banca centrale europea per i prezzi al consumo è del 2% e Francoforte ha segnalato di essere orientata a irrigidire la politica monetaria a luglio.
"Con l'inflazione decisamente al di sopra del target, la politica monetaria dovrebbe mantenere la rotta verso la normalizzazione", ha detto l'Fmi.
"Il ritmo del ritiro dello stimolo monetario dovrebbe variare a seconda delle circostanze economiche. È importante che i responsabili delle politiche monetarie prevengano spirali nei salari e nei prezzi", ha detto l'Fmi.
 

Wallygo

Forumer storico
(Reuters) - Un consigliere senior della Casa Bianca si è detto fiducioso in merito alla determinazione dell'Europa a porre fine alle esportazioni di petrolio e gas dalla Russia, mentre prosegue la guerra di Mosca in Ucraina.
"Sono fiducioso sul fatto che l'Europa stia recependo il messaggio e sia determinata a bloccare quest'ultima fonte di ricavi dalle esportazioni", ha detto Daleep Singh, vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, in un'intervista alla Cnn.

Commento disinteressato... :d:
...mi vengono solo imprecazioni contro questo farabutto ...tanto la guerra non finisce per le sanzioni ...ennesima prova del fatto che gli USA vogliano combattere la RUSSIA sul suolo ucrainio senza morti USA e scaricando il fardello delle sanzioni sulle spalle degli europei :evil:
 

CarloConti

Forumer storico
per me questa fase è diretta dalle banche centrali e dalla consapevolezza della stretta monetaria e aumento dei tassi oltre che dall'inflazione. Della guerra i mercati, al di la dello scossone iniziale, non se ne stanno curando. La cosa non è positiva perchè mentre la guerra è un fattore esogeno ed estemporaneo, tipo covid, il resto sono fattori economici e finanziari di lunga durata che determineranno per parecchio la direzione dei mercati.
 

skolem

Listino e panino
...mi vengono solo imprecazioni contro questo farabutto ...tanto la guerra non finisce per le sanzioni ...ennesima prova del fatto che gli USA vogliano combattere la RUSSIA sul suolo ucrainio senza morti USA e scaricando il fardello delle sanzioni sulle spalle degli europei :evil:
E gli europei sono così STUPIDI che ci cascano? Ah no, è il nuovo 5G made in USA che pilota i governi europei, tutti tranne ORBAN che è il più furbo perchè si è vaccinato con Sputnik!
 
Stato
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