La ristrutturazione dello stabilimento di Novara, che attualmente ospita 60 persone dell’unità prodotti biologici, per farne il centro di ricerca e sviluppo di riferimento per tutto il gruppo, secondo voci di mercato, è il nuovo progetto al quale sta lavorando Isagro, società quotata allo Star, specializzata nello studio di nuove molecole e nello sviluppo di principi attivi con basso impatto ambientale. I fondi arrivano dall’aumento di capitale, che a fine primavera ha portato in cassa 29 milioni di euro. La società milanese ha chiuso il primo semestre 2014 con ricavi per 72,9 milioni di euro, con una crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre l’Ebitda è passato da 1,5 a 6,9 milioni di euro. Il gruppo guidato da Giorgio Basile punta ad accelerare in questa seconda parte dell’anno, tanto da aver fissato per l’intero esercizio un obiettivo di 150 milioni sul fronte del fatturato (con l’investimento in ricerca e sviluppo stabile al 9% del giro d’affari) e di 15 milioni di Ebitda. Traguardi raggiungibili secondo Banca Imi, che apprezza soprattutto i benefici derivanti da accordi commerciali con partner internazionali (il licensing si affianca alla ricerca in proprio, che ha limiti oggettivi nella dimensione limitata della società) e fissa il prezzo obiettivo a 2,51 euro, indicando così un potenziale di rivalutazione superiore a un terzo rispetto ai corsi attuali del titolo.
22 settembre 2014