Imar, purtroppo non riesco più a trovare il tuo messaggio, quindi dovrai sorbirti la mia sintesi: poco tempo fa scrivesti in merito al premio che la IV tratta sulla HV (almeno nella stragrande maggioranza dei modi in cui siamo abituati a misurarla, siano essi stimatori campionari, autoregressivi ad eteroschedasticità condizionale o altro); anche la letteratura attesta un premio per la stragrande maggioranza del tempo positivo.
In particolare ricordo il tuo racconto, in base al quale un giorno apristi
Dynamic Hedging e arrivò l'illuminazione, ovvero che questo premio
deve necessariamente esserci per assicurare mediamente un equilibrio tra compratore e venditore.
Stavo riflettendo sul perchè, e una spiegazione che mi è venuta in mente riguarda l'enorme incertezza che caratterizza gli eventi estremi e imprevedibili, ovvero quanto può accadere che non trovi sconto già nella RV del sottostante; in pratica la IV tratterebbe con un premio proprio come costo dell'
hedge nei confronti di questi eventi di coda.
In soldoni fino ad un certo livello la IV rappresenta un'aspettativa sul movimento del sottostante, oltre quel livello aggiunge un costo addizionale per l'
hedge di «cigni neri» che la RV del sottostante non incorpora.
Se non vi fosse questo premio, il compratore sistematico nel lungo periodo godrebbe di un vantaggio strutturale: il suo P&L tenderebbe a zero (cui andrebbero sottratti i costi di transazione) per quanto concerne tutto ciò che il mercato sconta in RV = IV, ma, non appena si verificasse uno
shock, avrebbe un
hedge gratuito contro un evento estremo.
Quindi la IV deve necessariamente incorporare un premio sulla HV.
Questo ragionamento è troppo
naïve?
Gioco d'anticipo su GiuliaP:
GiuliaP ha scritto: